Il primo missionario della Consolata arrivato in Brasile nel 1937 è stato il padre Giovanni Batista Bisio.  Attualmente lavorano nel Paese, 85 missionari tra cui 59 sacerdoti, 4 fratelli, 2 vescovi, 2 novizi e 18 giovani professi che studiano teologi.

I missionari della Consolata sono presenti in 22 comunità che evangelizzano attraverso specifiche scelte  e servizi missionari negli stati di Amazonas, Bahia, Paraná, Rio de Janeiro, Roraima, São Paulo e nel Distretto Federale.

Lo scopo di questa Conferenza che si svolge tra il 6 e il 10 maggio 2024, presso la casa Regionale di San Paolo è esaminare la situazione della Regione, stabilire un programma di vita e di lavoro basato sulle opzioni e sui servizi missionari nel Continente America.

"Benvenuti alla nostra prima Conferenza regionale della Regione Brasile. Dichiaro ufficialmente aperta questa Conferenza", ha esordito il Superiore Regionale, padre Paulo Mzé, durante la sessione di apertura nel salone della casa.

Si tratta della prima Conferenza della "Regione Brasile", che riunisce i missionari delle ex regioni dell’Amazzonia e del Brasile, unificate nel 2019. Vale la pena ricordare che la Regione Amazzonica dal 1948 aveva già tenuto in precedenza nove Conferenze mentre la Regione Brasile aveva tenuto dodici Conferenze regionali da quando era stata eretta nel 1960 e dedicata alla S.S. Vergine Aparecida.

20240507Brasile4

Padre Pauolo Mzé, Superiore della Regione Brasile e padre Juan Pablo de los Ríos, Consigliere Generale per l'America

Alla Conferenza partecipano in totale 54 missionari tra padri e fratelli  che rappresentano le 22 comunità IMC e servizi particolari quali: Animazione missionaria e Vocazionale, Pastorale Afro, Pastorale indigena e amazzonica, Pastorale urbana, Periferie esistenziali, Migranti, Formazione di base e continua, Comunicazione ed Economia di comunione.

La presenza dei padri James Lengarin e Juan Pablo de los Ríos, rispettivamente Superiore e Consigliere Generale, è degna di nota come espressione dell'unità di intenti con gli altri missionari di America, Africa, Asia ed Europa.

Conferenza Regionale

"La Conferenza si riunisce in forma ordinaria ogni sei anni, circa un anno dopo il Capitolo Generale", afferma il nostro Direttorio (Dir. IMC, n. 142.1). Il XIV Capitolo Generale si è tenuto nei mesi di maggio e giugno 2023 a Roma, indicando negli "Atti Capitolari" diverse linee di azione, motivazione e riflessione per i progetti particolari in ogni continente e circoscrizione.

Nel novembre 2023, i delegati delle cinque circoscrizioni del Continente America si sono riuniti nell'Assemblea Continentale per rinnovare le linee di azione del Progetto Missionario Continentale (PMC) alla luce degli Atti Capitolari, che hanno indicato le strade da percorrere e hanno avanzato nuove proposte per alleggerire e qualificare la gestione e l'organizzazione missionaria nel Continente.

20240507Brasile3

È in questo contesto che si svolge questa Conferenza dei missionari in Brasile, della durata di cinque giorni. L’incontro, come si è detto, ha lo scopo di "esaminare la situazione della Regione, per stabilire un programma di vita e di lavoro, in accordo con i propri fini e con le direttive del Capitolo e della Direzione Generale, come si legge nelle Costituzioni dell’IMC (n. 142).

Disponibilità e coraggio

Aprendo i lavori il Superiore regionale, padre Paulo Mzé, ha ringraziato i missionari della Regione per la loro presenza e disponibilità al servizio delle missioni e li ha invitati a "vivere attivamente questo momento di grazia che è la nostra prima assemblea unificata della Regione Brasile".

Padre Juan Pablo de los Ríos, Consigliere generale per l'America, ha ricordato che " questa prima Conferenza unificata del Brasile è un kairos” e dunque  per vivere questo tempo di grazia, abbiamo bisogno di "molta disponibilità e tempo, ma anche del coraggio di lasciare alcune cose e assumerne altre, mantenendo il cammino di unità e identità per rispondere alle grandi sfide che il Continente deve affrontare in ogni momento".

20240507Brasile2

Padre Paulo Mzé e il Superiore Generale, padre James Lengarin

Il Superiore Generale, padre James Lengarin, ha ricordato che "viviamo in una mentalità e in un tempo di cambiamenti, in cui dobbiamo sempre mantenere la qualità e la fedeltà alla vita religiosa e al cristiana e cercare di rispondere efficacemente alle nuove sfide della missione". Presentando la realtà attuale dell'Istituto nel mondo "che è cambiata dalla sua fondazione, ma sempre rinnovata", ci invita a "migliorare il nostro servizio missionario nel mondo attraverso la continentalità, sempre in comunione con tutti coloro che sono nel mondo intero".

Durante questa prima giornata sono state organizzate le commissioni, presentate le relazioni della Direzione generale e i messaggi del Superiore e del Consigliere generale. I lavori della giornata si sono conclusi con la celebrazione eucaristica, presieduta dal padre Paulo Mzé. La riunione durerà fino a venerdì 10 maggio, con la presentazione e la definizione delle linee di azione per i prossimi sei anni in Brasile.

* Padre Julio Caldeira, IMC, è missionario nell'Amazzonia brasiliana.

20240507Brasile5

Ascensione e Missione

“Gli Undici (discepoli) devono raggiungere la certezza della risurrezione, devono passare dalla perplessità alla fede nel risorto, dalle tenebre alla luce per poter essere testimoni della risurrezione”. Con questa affermazione, il biblista e professore, padre Antonio Magnante, IMC, ha iniziato la sua riflessione sull'Ascensione e la Missione nel ritiro predicato alla comunità della Casa Generalizia IMC questo sabato, 04 maggio a Roma.

“Il fondamento di tutto è fare un'esperienza personale di Cristo, come ha fatto l'Apostolo Paolo sulla via di Damasco", ha sottolineato.

“Nella finale del Vangelo di Luca si legge una versione dell’episodio dell’ascensione al cielo di Gesù (Lc 24,50-53). All’essere trasportato in cielo di Gesù corrisponde una prima reazione degli Undici: 'si prostrarono davanti a lui', riconoscendolo come il Kyrios glorificato (Atti 2,36). Un atto che è un implicito atto di fede nella divinità di Gesù.

La seconda reazione è di gioia: 'tornarono a Gerusalemme con grande gioia'. Questa loro gioia richiama quella annunciata dall’angelo ai pastori alla nascita del Salvatore (l’angelo: ecco vi annuncio una grande gioia Lc 2,10)”, spiega il biblista con anni di esperienza di insegnamento nelle facoltà teologiche di Londra e Nairobi.

Come di consueto, il ritiro si è concluso con la Messa nella cappella della Casa Generalizia. Condividiamo nel video l'omelia di padre Antonio Magnante. (Realizzazione: Fr. Adolphe Mulengezi)

Di seguito, pubblichiamo il testo integrale della meditazione di padre Antonio Magnante che ringraziamo per averla messa a disposizione di tutti.

 

Il Consigliere generale per l'America presenta il documento “effathá” che aiuterà a orientare la missione nel Continente e invita i missionari e le comunità a utilizzarlo nei loro progetti e programmi.

Aprirsi allo spirito del Continente

“Aprendoci allo spirito della continentalità, per mezzo dell'ascolto reciproco, impariamo a discernere e progettare insieme i processi che ci permettono di continuare a camminare come una sola famiglia in missione”. Questo è stato il lavoro svolto durante l'Assemblea continentale post-capitolare che si è tenuta a San Paolo (Brasile) nel mese di novembre 2023.

Ce lo ha spiegato padre Juan Pablo De los Rios, Consigliere generale per l'America, presentando il documento finale dell'incontro: “questo documento che abbiamo chiamato effathá non intende annullare il Progetto Missionario Continentale (2017), e nemmeno invalidare il grande lavoro di coordinamento che hanno svolto le commissioni continentali che sono state al servizio del Consiglio Continentale. Al contrario, il lavoro svolto è servito a rivedere e perfezionare i progetti, le attività e i processi in corso per poi –insieme e alla luce del XIV Capitolo Generale– introdurre miglioramenti che ci permetteranno di raggiungere una maggiore efficienza ed efficacia nella missione", afferma padre Juan Pablo.

Nel video che segue, il Consigliere Generale evidenzia i temi principali del documento, invitando tutti i missionari e le circoscrizioni presenti nel continente a leggerlo e a metterlo in pratica: “le riflessioni e le proposte sono utili per illuminare il lavoro delle commissioni che animano le opzioni e i servizi del IMC, così come per preparare le conferenze regionali in modo che siano in sintonia con la vita missionaria del continente americano”.

Vedi il video con il messaggio del padre Juan Pablo de los Rios

Nell'evidenziare alcune opzioni dell'Istituto nel continente, padre Juan Pablo ha ricordato che le commissioni per l'Amazzonia, la Pastorale indigena e la Pastorale afro hanno già alcune iniziative in corso per promuovere la riflessione, la ricerca, la qualificazione e l'organizzazione delle diverse esperienze. La sfida è quella di lavorare insieme “per generare legami e azioni insieme e non camminare in modo isolato”. Inoltre, “dobbiamo riconoscere gli altri attori che lavorano nello stesso territorio” con i quali dobbiamo unire le forze per essere più efficaci. “Nella Pastorale Afro - ha ricordato padre Juan Pablo - continua il discernimento per aprire una nuova presenza in America Centrale”.

Nelle periferie urbane delle grandi città, dove vivono molti migranti, abbiamo delle parrocchie e a questo proposito “il documento ci invita a creare uno strumento, qualcosa di simile a un direttorio, per guidare la missione nelle parrocchie delle città secondo le linee che sono nostre e proprie dell'Istituto”.

20240430JuanPablo4

Assemblea continentale post-capitolare che si è tenuta a San Paolo (Brasile) nel mese di novembre 2023. Foto: Julio Carldeira

Struttura del documento

Nelle sue 30 pagine, il documento effathá propone, in un primo momento, una narrazione storica per collocarci nel contesto del cammino percorso finora dai Missionari della Consolata nel continente. In secondo luogo mette in evidenza gli aspetti con i quali il XIV Capitolo generale illumina il continente americano e che aiutano a rivedere e dare nuovo significato al nostro impegno missionario. In terzo luogo, dà voce ai membri della Famiglia della Consolata, esterni all'Assemblea, che hanno assunto nella loro vita la ricchezza del carisma lasciatoci dal Beato Allamano.

Alla fine presenta il “piano strategico per l'attuazione e il miglioramento continuo della missione, come risultato di un grande sforzo per organizzare piani d'azione comuni, che ci permettono di vivere la missione nello spirito della continentalità”, .

L'obiettivo è indicare nuove strade e fare nuove proposte, per alleggerire e qualificare i servizi della gestione e dell'organizzazione missionaria nel continente. Effatha mostra “il grande desiderio di camminare insieme, di lavorare in sinodalità e di celebrare la missione in uno spirito di famiglia, tutti uniti per il bene del Vangelo”.

* Jaime C. Patias e Fr. Adolphe Mulengezi, IMC, Segreteria per la Comunicazione.

20240430JuanPablo6

Partecipanti all'Assemblea continentale post-capitolare presso il Santuario di Aparecida, San Paolo (Brasile). Foto: Jaime C. Patias

“Il missionario nella comunità, la nostra missione ad gentes, l’organizzazione e l’economia per la missione”, sono questi i temi più importanti per continuare il percorso di evangelizzazione fatto dai missionari della Consolata in Africa”, spiega il padre Erasto Colnel Mgalama nel  presentare il Documento finale dell’Assemblea continentale tenuta in Tanzania dopo il XIV Capitolo Generale.

Nel video che pubblichiamo di seguito, il Consigliere generale per l'Africa sottolinea che il cuore dei temi che guideranno la missione dell’istituto nel sessennio è “il missionario nella comunità”. Questo è anche, “il cuore del XIV Capitolo generale che ci invita a una profezia radicale. Siamo consacrati per la missione vivendo come una famiglia in comunità”. In questo senso, secondo padre Erasto, una domanda fondamentale è: “il nostro stile di formazione aiuta a formare missionari che possono vivere nella comunità?”

Dunque il tema centrale contiene tre movimenti:

L’identità: questo “aspetto sarà sottolineato in modo diverso in ogni cultura nelle circoscrizioni in cui lavoriamo.

La formazione: la nostra consacrazione “richiede un costante rinnovamento spirituale e un impegno personale attraverso una profonda vita di preghiera, al fine di vivere veramente per Dio e solo per Dio”.

Il carisma: “Siamo inviati a servire per fare risplendere l'amore di Dio nel mondo, e in particolare nella vita dei poveri e di coloro che vivono ai margini della società a causa delle disuguaglianze e delle ingiustizie”. In questo senso, è importante incoraggiare la non violenza come stile e mezzo  per riprendere l’impegno per la Giustizia, la pace e l’integrità del Creato - GPIC).

Vedi qui il video con il messaggio di padre Erasto Mgalama (Realizzazione: SGC)

Il nostre ad gentes

Nel continente africano abbiamo già presenze tradizionali che durano nel tempo e in queste missioni dobbiamo avere una “presenza qualificata e qualificante”. Ciò significa che, oltre il lavoro nelle parrocchie “dobbiamo spronare la Chiesa locale ad abbracciare la dimensione ancora più profonda, l’impegno per la missione,  altrimenti, perderemmo la nostra identità missionaria”.

La prima parte del Documento finale dall'assemblea tenutasi in Tanzania nel dicembre 2023, presenta “la nostra presenza storica nel continente africano. La seconda parte, a sua volta, presenta la storia e la realtà del continente. La terza parte parla del lavoro svolto dalle commissioni continentali e dalle circoscrizioni che hanno evidenziato le priorità, frutto della riflessione di tutti i missionari”.

Questi e tanti altri aspetti del cammino che l'Istituto dovrà fare nel sessennio si trovano nel Documento che dovrebbe essere conosciuto da tutti i missionari che operano nei diversi paesi dell’Africa.

20240428Erasto2

Partecipanti alla XII Conferenza regionale IMC in Tanzania. Foto: Paulino Madeje

A nome della Direzione Generale, il padre Erasto Mgalama invita tutti i missionari studiare il Documento nelle Conferenze di Circoscrizione e nelle comunità locali. “Il nostro impegno è quello di contestualizzare le decisioni del XIV Capitolo generale nella realtà del Continente”.

* Padre Jaime C. Patias e Fratel Adolphe Mulengezi, IMC, Segretariato per la Comunicazione.

“In Brasile, la Pastorale afro ha mosso i primi passi nel 1988, ma ha ancora bisogno di essere strutturata in tutte le diocesi come parte dell'azione evangelizzatrice della Chiesa”, dice padre Ibrahim Musyoka, IMC, coordinatore della Pastorale afro dell'arcidiocesi di Feira de Santana (Bahia).

E’ questa un pastorale che cerca di porre attenzione ai gruppi di afrodiscendenti presenti nella società brasiliana. “Un Sinodo dei vescovi sulla Pastorale afro, come è stato fatto per l'Amazzonia, aiuterebbe molto in questo difficile lavoro”, afferma il missionario.

Quest'anno si conclude il Decennio internazionale per le persone di origine africana (2015-2024), proclamato dalle Nazioni Unite per incoraggiare gli Stati membri a promuovere attività con il fine di riconoscere, rendere giustizia e facilitare lo sviluppo dei milioni di persone di origine africana nel mondo che ancora soffrono dello stigma del razzismo, della discriminazione e dell'inferiorità che ha accompagnato le loro vite da quando i loro antenati sono stati sradicati dall'Africa e portati in altri Paesi in condizioni di schiavitù.

20240424Afro7

Padre Ibrahim Muinde Musyoka, missionario della Consolata kenyota in Brasile. Foto: Ed Santos/Acorda Cidade

La Pastorale afro, che la Chiesa in Brasile (e in altri Paesi) ha creato, ha forse accolto questa iniziativa dell'ONU per dare nuova linfa al lodevole sforzo di inclusione, valorizzazione e dialogo interreligioso che dal 1988 si sta realizzando per le persone di origine africana? “A quanto pare, no”. Padre Ibrahim, missionario della Consolata del Kenya, in Brasile dal 2016, dove ha studiato teologia ed attualmente vicario della parrocchia di São Roque da Matinha, la prima parrocchia quilombola in Brasile (eretta nel 2021) – spiega che questa iniziativa dell'ONU non ha avuto alcuna ripercussione nella Chiesa, perché essa “non mostra ancora molto piacere nel parlare della questione”.

Nell’intervista, il padre Ibrahim ha parlato della Pastorale afro che porta avanti nella parrocchia di Matinha, di come è strutturata, nonché dello sforzo di aiutare la popolazione, tutta di origine africana, a superare  steccati e barriere, anche se in generale più abituata a pensare di non avere nulla da dare e nulla da pretendere. Così, nell'illustrare le numerose attività svolte (in campo educativo, culturale, religioso e storico), il missionario sottolinea che esse sono orientate ad accrescere l'autostima degli afrobrasiliani e la visione generale dell'Africa, che viene sempre mostrata a partire da una prospettiva negativa. La Pastorale afro “cerca di presentare l'altra faccia dell'Africa e della popolazione afrobrasiliana”, ribadisce.

20240424Afro4

Un momento culturale della Pastorale afro nella parrocchia di São Roque da Matinha, Bahia. Foto: Jaime C. Patias

La Pastorale afro in Brasile è iniziata in modo strutturato nel 1988, proprio con la Campagna della Fraternità promossa dalla Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) durante la Quaresima di quell’anno che aveva come tema “Fraternità e il popolo nero” e come motto “Ascolta il grido del mio popolo”. Purtroppo, “a molti membri della Chiesa manca ancora” - secondo il nostro intervistato – “un atteggiamento e un'educazione che li porti a considerare e ad abbracciare la Pastorale afro come parte integrante dell'azione evangelizzatrice della Chiesa e non solo come carisma particolare di pochi. È necessario ascoltare davvero il grido di questo popolo”. Dobbiamo ricordare che “la Pastorale afro non è una fantasia, ma uno sguardo sincero e onesto sulla vita reale della gente” - sottolinea padre Ibrahim.

Alla domanda sul contributo che il Sinodo dei vescovi per l'Amazzonia potrebbe dare anche per la Pastorale afro e sulla necessità di un Sinodo dei vescovi sul tema degli afrodiscendenti, il vicario della parrocchia di São Roque di Matinha risponde che “Tale sinodo è necessario e urgente” e ipotizza la sua tenuta a livello continentale o in paesi dove l’esperienza della pastorale afro sembra già assodata come Brasile, Colombia, Caraibi...

20240424Afro6

Francisca das Virgens Fonseca, membro dell'équipe di formazione Pastorale afro dell'Arcidiocesi di Feira de Santana. Foto: Ed Santos /Acorda Cidade

Nell’intervista si citano anche argomenti espressi su questo tema nei documenti della chiesa come l'incoraggiamento del Concilio Vaticano II per l'inculturazione e l'inclusione dei popoli; le conferenze continentali latinoamericane come Puebla, Medellin, Santo Domingos e altre, che hanno in qualche modo creato un clima favorevole alla Pastorale afro. Nella sua valutazione il padre Ibrahim Muinde dice “mancano le risorse umane e materiali, così come una maggiore volontà di vitalizzare questa Pastorale”.

La questione della necessità di un maggiore dialogo interreligioso tra il cristianesimo e le religioni di origine africana, un tempo considerate “primitive”, e il tema della teologia africana non sono assenti da questa ampia conversazione. Si tratta di temi che vengono presi in considerazione anche negli incontri di Pastorale afro a livello nazionale e continentale e risultano molto utili per uno scambio generale sui vari aspetti del lavoro che la Chiesa deve fare per riconoscere pienamente l'importanza e il contributo dei discendenti dell'Africa al Brasile.

20240424Afro5

Incontro continentale di Pastorale afro nel 2022 in Messico. Foto: archivio personale di p. Ibrahim Musyoka

In realtà, il prossimo incontro continentale si terrà nel 2025 e potrebbe svolgersi in Argentina, un Paese la cui patrona, la Madonna di Lujan, è legata alla figura di un afrodiscendente schiavizzato, tuttavia l’Argentina è uno di quei Paesi in cui la presenza storica dei afrodiscendenti è stata, in gran parte, negata, rifiutata.

Trovi qui l'audio integrale dell'intervista a padre Ibrahim Muinde Musyoka (Radio Vaticana)

Fonte: Pubblicato originalmente in www.vaticannews.va

20240424Afro2

IV Festival della Fede e della Cultura nell'Arcidiocesi di Cali, Colombia. Foto: Jaime C. Patias

20240424Afro3

Incontro di Pastorale Afro dei missionari della Consolata presso il Centro di Pastorale e Spiritualità Afro di Cali, Colombia (dal 26 settembre al 2 ottobre 2022). Foto: Jaime C. Patias.

 

Gli ultimi articoli

Ricordo di padre Oscar Goapper: Curare con il cuore

11-05-2024 I Nostri Missionari Dicono

Ricordo di padre Oscar Goapper: Curare con il cuore

Nella Missione di Neisu a una trentina di chilometri da Isiro nel nord est della Repubblica Democratica del Congo (RDC)...

Preghiera al Beato Giuseppe Allamano

10-05-2024 Preghiera missionaria

Preghiera al Beato Giuseppe Allamano

Nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo. Amen. Dio nostro Padre, ti ringraziamo per aver annoverato Giuseppe Allamano...

Annunciare il Vangelo fino alla fine

10-05-2024 I Nostri Missionari Dicono

Annunciare il Vangelo fino alla fine

Durante il rinnovo dei voti (24 aprile 2023) nella casa di formazione di Abidjan, Costa d’Avorio, padre Matteo Pettinari aveva...

L'insegnamento del Beato Allamano sullo spirito di preghiera

10-05-2024 I Nostri Missionari Dicono

L'insegnamento del Beato Allamano sullo spirito di preghiera

L'anno 2024 è stato dichiarato dal Santo Padre, Papa Francesco, come l'Anno della Preghiera. La preghiera è un pilastro fondamentale...

Solennità dell'Ascensione del Signore / B - “Il signore fu elevato in cielo …”

09-05-2024 I Nostri Missionari Dicono

Solennità dell'Ascensione del Signore / B - “Il signore fu elevato in cielo …”

At 1,1-11; Sal 46; Ef 4,1-13; Mc 16,15-20 La solennità dell'Ascensione di Gesù, che oggi celebriamo, ci ricorda che al termine...

Messaggio del Papa per la 58ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali

08-05-2024 Notizie

Messaggio del Papa per la 58ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali

“Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana” è il tema scelto da Papa Francesco per la...

Brasile. Un indigeno in meno

08-05-2024 Notizie

Brasile. Un indigeno in meno

Lula e l’avanzata del fronte anti indigeno A fine aprile, in Brasile c'è stato l'ennesimo assassinio di un indigeno. La condizione...

Prima Conferenza della Regione Brasile unificata nel 2019

07-05-2024 I Nostri Missionari Dicono

Prima Conferenza della Regione Brasile unificata nel 2019

Il primo missionario della Consolata arrivato in Brasile nel 1937 è stato il padre Giovanni Batista Bisio.  Attualmente lavorano nel...

Costa d’Avorio: “Una missione bella, con tante sfide, ma formativa”

07-05-2024 I Nostri Missionari Dicono

Costa d’Avorio: “Una missione bella, con tante sfide, ma formativa”

Visita a San Pedro, Grand Zattry e Abidjan. Pubblichiamo la seconda puntata della cronaca della visita della Direzione Generale in Costa...

onlus

onlus