Non appena abbiamo saputo la data della canonizzazione del nostro Fondatore, il nostro Superiore Regionale, padre Clement Gachoka, è andato visitando i vescovi delle tre diocesi della Corea del Sud in cui operiamo come Missionari della Consolata, per dare la bella notizia e anche per accordare in ogni diocesi una data per poter celebrare degnamente una messa solenne di ringraziamento.

Il vescovo della diocesi di Daejeon ha scelto per la celebrazione la data dell’8 dicembre, Solennità dell’Immacolata, e così proprio ieri, abbiamo avuto il nostro grande evento.

Il luogo prescelto per la celebrazione è stata la parrocchia di Jon-min-dong, il cui attuale parroco, padre Byeon Yun Chui Damiano, è stato missionario in Mongolia per vari anni, e conosce bene i nostri missionari di quel Paese. Lui si è subito detto entusiasta dell’iniziativa e davvero ha fatto tutto quanto in suo potere per accogliere questo evento nella sua parrocchia e facilitarci al massimo le cose.

20241209Corea4

Il Superiore della Regione Asia, padre Clement Gachoka, si rivolge all'assemblea durante la Messa

Una volta stabiliti data e luogo della celebrazione abbiamo cominciato a pensare alla preparazione. E qui sono venute alla luce le caratteristiche dei coreani quando c’è da fare qualcosa insieme: organizzazione, suddivisione delle responsabilità, serietà nell’attuazione delle stesse.

I membri del nostro Gruppo Amici IMC non sono certo stati un’eccezione, e ci ha fatto bene al cuore vedere con quanta passione, senso di partecipazione, e gioia si siano dedicati a preparare la festa, fin nei minimi dettagli: dalla tradizionale offerta di un mazzo di fiori al vescovo, al momento del suo arrivo in parrocchia per la celebrazione… fino al momento della benedizione finale alla fine del pranzo per gli invitati. Passando per la meticolosa attenzione a come disporre davanti all’altare il quadro grande di San Giuseppe Allamano, fino agli striscioni da appendere all’ingresso della parrocchia e nel grande salone dove si sarebbe tenuto il pranzo. E senza tralasciare il modo migliore di consegnare ad ogni persona che sarebbe venuta alla messa il libretto sulla vita dell’Allamano, con il santino-ricordo, e, all’uscita, il regalino-ricordo che avevamo preparato.

Insomma, ognuno aveva qualcosa da fare, e tutti hanno svolto il proprio compito, piccolo o grande che fosse, con attenzione ed amore. Siamo davvero fieri del nostro Gruppo di Amici!

20241209Corea3

Un altro dato che ci ha riscaldato il cuore è stato vedere la partecipazione delle più diverse realtà della diocesi e della Corea in generale. Mentre la partecipazione dei sacerdoti diocesani è stata molto ridotta (ma si sapeva già, essendo domenica…), i religiosi/e hanno invece risposto molto bene.

C’erano suore di varie comunità, religiosi dei Salesiani, dei Francescani Missionari (un Istituto radicato qui a Daejeon); i Focolarini consacrati; diversi rappresentanti dei Neo catecumenali… e non mancava neppure un nutrito gruppo di Migranti, appartenenti alla locale comunità cattolica dei Migranti “Moyse”, i quali non sanno il coreano, ma hanno partecipato bene lo stesso, fino alla fine. Tutta questa partecipazione ci ha dato la piacevole e grata sensazione di essere ben “radicati” nel tessuto ecclesiale locale!

20241209Corea2

Il vescovo, Mons. Kim Jong-su Agostino (foto), ha fatto una bella omelia, ripercorrendo le varie tappe della vita di San Giuseppe Allamano, e mettendo in risalto i vari aspetti della sua santità: dall’obbedienza ai suoi vescovi, alla costante ricerca della volontà di Dio, fino alla grande passione missionaria. La gente ascoltava con grande attenzione, e poteva avere la riprova di quanto il vescovo andava dicendo, nel libretto sull’Allamano che avevano ricevuto all’entrare in chiesa.

Alla fine, tutti abbiamo visto un breve video, sempre sulla vita di San Giuseppe Allamano, e abbiamo ascoltato il coro della parrocchia cantare “O Consolata”, in coreano, con grande solennità!

Anche il pranzo si è svolto bene, con grande gioia. Avevamo previsto un centinaio di partecipanti, ma alla fine sono stati abbastanza di più. Poco male, perché l’impresa di catering alla quale ci eravamo affidati aveva fatto le cose con parecchia abbondanza, e non è mancato niente a nessuno.

20241209Corea0

Alla fine i saluti, gli abbracci, gli arrivederci… e il gran lavoro delle nostre signore per rimettere a posto ogni cosa. Sono davvero ammirabili!

E così abbiamo ringraziato con gioia il Signore per la santità del nostro Fondatore. Ci rimane nel cuore la certezza che adesso lui è un po’ più conosciuto ed amato anche nella nostra diocesi di Daejeon. Come non rendere grazie al Signore anche per questo?

* Padre Diego Cazzolato, IMC, missionario in Corea del Sud.

20241209Corea8

È stata significativa la partecipazione di molti laici e laiche, amici della famiglia Consolata provenienti da tutto il mondo, agli eventi per la canonizzazione di Giuseppe Allamano a Roma e a Torino. Condividiamo la testimonianza di Lenir Rodrigues, una insegnante che faceva parte della delegazione di Roraima.

“Sono una pellegrina di Roraima, dove è avvenuto il miracolo attribuito al nostro Padre Fondatore Giuseppe Allamano. Ho vissuto la mia infanzia nel comune di Mucajaí, dove è morto annegato padre Ricardo Silvestre, uno dei primi missionari della Consolata (arrivati a Roraima) e fondatore della chiesa di Nostra Signora di Fatima”, ricorda la signora Rodrigues. “I missionari della Consolata sono arrivati a Roraima il 14 giugno 1948, nell'allora Territorio (prima che diventasse uno Stato del Brasile). Tutta la nostra formazione adolescenziale e giovanile è stata fatta dai Missionari e delle Missionarie della Consolata, che hanno lasciato grandi contributi al nostro Stato”, dice con gratitudine e ricorda alcuni nomi importanti.

“Suor Maria Evelia, suor Maria Costa, padre Luis Palumbo, padre José Galantino, monsignor Aldo Mongiano, padre Lírio Girardi e tutti gli altri, hanno dato un grande contributo ai giovani di Roraima. Oggi sono una insegnante e difensora pubblica (avvocato d'ufficio) e sono grata di partecipare a questa canonizzazione del nostro Padre e Fondatore qui a Roma”.

* Padre Jaime C. Patias, IMC, Ufficio per la Comunicazione, Roma.

Non appena è stata annunciata la notizia della canonizzazione di Giuseppe Allamano, una luce ha cominciato a brillare negli occhi di tutti coloro che lo conoscevano o ne avevano sentito parlare. Un'energia contagiosa ha cominciato a permeare i continenti, e tutti gli angoli della terra dove c'erano missionari, missionarie, laici e amici della famiglia Consolata.

Così è stato nella piccola comunità ecclesiale il cui Patrono è San Giuseppe Allamano, situata tra le case ed edifici in São Miguel Paulista, San Paolo, in Brasile. La piccola cappella può passare inosservata per i passanti che percorrono la via Espírito Santo do Dourado - Vila Clara, ma non per i devoti di San Giuseppe Allamano.

Quando sono entrata per la prima volta nella piccola cappella, sono stata colpita innanzitutto dalla luce del tabernacolo al centro e dalle immagini della Consolata e dell'Allamano in alto. Come non commuovermi? Come non vibrare? Come non ricordare le parole dell'Allamano? Piccola chiesa, umile, semplice, ma molto curata, non manca dell'essenziale per celebrare degnamente i misteri della salvezza; rispecchia lo stile di San Giuseppe Allamano, che dava grande valore alla liturgia e alla cura dell'altare, “al bene fatto senza rumore”.

20241202MC1

Venuti a conoscenza di un evento così grande (la canonizzazione), i leaders della comunità hanno iniziato a riflettere e a pianificare la preparazione della giornata. Tutto è stato molto semplice, ma fatto con impegno, immensa gioia ed entusiasmo.

Fin dagli inizi, questa comunità ha avuto la presenza delle Missionarie della Consolata che hanno piantato radici di fede e di amore per la Madonna Consolata e per l'Allamano, alcune di loro già nell'eternità, altre molto fragili, ma molto amate da chi le ha conosciute.

Quando scelsero l'Allamano come patrono, erano sicure che un giorno sarebbe stato canonizzato, e quindi avrebbero poi potuto invocarlo con il titolo di San Giuseppe Allamano, spiega qualcuno della comunità. Essendo anche il mese missionario, si è ripreso la recita del Rosario in famiglia, con le suore che si alternavano per partecipare, incoraggiate da ciò che stava per accadere.

I preparativi più stretti riguardavano la liturgia del giorno: prove di canti appropriati, scelta di simboli per la celebrazione e dinamiche per pubblicizzare il grande evento, coinvolgendo così la gente nella preparazione.

Sono state confezionate magliette per l’occasione con le parole del nuovo santo: “Coraggio, ti benedico”, con la certezza che lui era e sarà sempre presente.

20241202MC5

Il parroco, Fra Ailton Araújo (trinitario), ha invitato il vescovo diocesano, monsignor Algacir Munhak (missionario scalabriniano), a presiedere la celebrazione di ringraziamento. La risposta, per la gioia di tutti, è stata affermativa. Mons. Algacir ha fatto il possibile per essere presente, sebbene lo stesso giorno avesse la celebrazione della Cresima in un'altra parrocchia.

Finalmente è arrivato il grande giorno. Un gruppo di suore della Consolata, dopo aver assistito alla canonizzazione attraverso la TV (20 ottobre), si è recato alla comunità “Allamano” per la solenne celebrazione. La pioggia benedetta non ha impedito la partecipazione della gente che traboccava di gioia, insieme a noi Missionarie.

Anche la presenza dei Laici Missionari della Consolata (LMC) di São Miguel Paulista è stata caratterizzata da gioia ed entusiasmo. La cappella che già era piccola, è diventata ancora più piccola per ospitare così tante persone provenienti da altre comunità.

20241202MC

Era impossibile non commuoversi quando è stata intronizzata l'immagine di San Giuseppe Allamano nella processione d'ingresso e collocata nel luogo preparato con grande cura, così come la sua Reliquia, accompagnata dalla canzone: “Allamano le tue benedizioni si riversano...”.

Il vescovo, pieno di ardore missionario e di gioia per la canonizzazione, ha contagiato il popolo con un saggio messaggio. Esprimendo la sua ammirazione per San Giuseppe Allamano, ha detto che l'anno prossimo tornerà in questa comunità per celebrare solennemente la Messa con la liturgia del nuovo Santo e consacrare l'altare e la cappella, se non ancora consacrati. Questa promessa del vescovo impegna la comunità a rimanere salda nel cammino.

Dopo la Messa, è stata benedetta la targa al cancello d'ingresso, tra gli applausi della comunità.

Come è consuetudine dopo la Messa, è stata servita la colazione, condividendo ciò che la gente aveva portato con generosità, così come la deliziosa torta con la foto dell'Allamano! E la gente non aveva fretta di andarsene, perché questo giorno era molto speciale e resterà memorabile.

20241202MC3

Già prima della canonizzazione, partecipando alle Messe della comunità, ho avuto modo di ascoltare alcune storie di persone che sono state benedette per intercessione del Beato Giuseppe Allamano. Tutto senza “rumore”.

“Guardate questo santo semplice, gentile e paterno nella Chiesa. E Gesù Cristo gli ha dato l'amore per le cose celesti”.

Per questo siamo immensamente grati a Dio per le meraviglie che opera nei suoi santi e in special modo nella persona di San Giuseppe Allamano!

* Suor Dinalva Moratelli, MC, São Miguel Paulista (San Paolo) in Brasile.

I Missionari della Consolata della Delegazione Sudafrica/eSwatini hanno celebrato una messa di ringraziamento per la canonizzazione di Giuseppe Allamano. L'Eucaristia è stata presieduta dal vescovo della diocesi di Manzini (eSwatini), monsignor José Luís Ponce de León, IMC, il 19 novembre 2024, presso il seminario teologico di Pietermaritzburg, Sudafrica.

Alla Messa hanno partecipato i seminaristi del seminario teologico di Merrivale e i nostri Missionari riuniti per l'Assemblea della Delegazione che si è svolta dal 18 al 20 novembre 2024. Nell'omelia il vescovo ci ha incoraggiati a continuare a testimoniare il Vangelo attraverso l'ispirazione di San Giuseppe Allamano, fondatore dei Missionari e delle Missionarie della Consolata.

20241130SA3

Inoltre, anche nelle nostre varie parrocchie sono state celebrate delle Messe di ringraziamento. Poiché la Delegazione IMC è molto vasta, abbiamo pensato di celebrare questo ringraziamento insieme ai parrocchiani nelle nostre presenze. Così la parrocchia di San Martin de Porres, a Woodlands, ha celebrato l’evento il 10 novembre 2024.

Altre parrocchie non hanno ancora stabilita la data della celebrazione, forse programmata per il prossimo anno. I religiosi e le religiose di Manzini, di diverse congregazioni che operano in eSwatini, celebreranno una Messa di ringraziamento insieme ai nostri confratelli in data da stabilire.

20241130SA

In generale, la popolazione del Sudafrica/eSwatini è unita ai missionari della Consolata poiché apprezza il contributo di San Giuseppe Allamano dato alla Chiesa locale attraverso la presenza dei suoi missionari che arrivarono per iniziare la loro prima missione nell'attuale Diocesi di Dundee nel mese di marzo del 1971. Guardiamo quindi a questo evento della canonizzazione come parte integrante della Chiesa sudafricana.

* Padre Nathaniel Kagwima Mwangi, IMC, Superiore delegato per il Sudafrica/eSwatini.

Il 20 ottobre 2024, giorno della Canonizzazione di San Giuseppe Allamano a Roma, due membri della parrocchia e Santuario della Consolata di Nairobi, Kenya, sono partiti per salire sulla vetta più alta dell’Africa, il monte Kilimanjaro (mt. 5.895) raggiungendola il giorno seguente il 21 ottobre, portandovi una bandiera con l’immagine di San Giuseppe Allamano affinché a quelle altezze potesse sventolare e mostrare la santità di colui che per l’Africa ha dato tutto di sé.

Questi due laici, Richard e Franklin, hanno voluto incontrare la Direzione Generale a Nairobi il 27 novembre per raccontare questa loro bella iniziativa ed esperienza e consegnare la bandiera portata sulla vetta del Kilimanjaro e un quadro con la foto di questo momento memorabile.

20241128Kili

Queste le loro parole:

Stimati Membri della Direzione Generale dei Missionari della Consolata

È con grande onore e orgoglio che oggi siamo qui  per consegnarvi la bandiera di San Giuseppe Allamano. Questa bandiera, che abbiamo issato nella vetta più alta dell'Africa, l'Uhuru Peak (Monte Kilimanjaro mt. 5.895), simboleggia il nostro impegno condiviso per i valori e la missione del nostro fondatore, San Giuseppe Allamano.

Quando sventoliamo questa bandiera, ci vengono ricordate le vette che possiamo raggiungere quando lavoriamo insieme con fede e dedizione. Serve come faro di speranza, unità e perseveranza, riflettendo la nostra aspirazione a portare avanti l'eredità dei missionari della Consolata nel nostro continuo viaggio.

Possa questa bandiera ispirare tutti voi a rimanere saldi nella vostra missione, guidando gli altri con compassione, servizio e amore. Mentre prendete questa bandiera sotto la vostra cura, possa essa sventolare in alto, non solo come simbolo del nostro passato, ma come fonte di motivazione per il futuro. Grazie.

Richard Katambane e Franklin Mwango. Nairobi, 27 novembre 2024

20241128Kili2

Gli ultimi articoli

Corea: Il ringraziamento per la santità di Giuseppe Allamano

10-12-2024 I missionari dicono

Corea: Il ringraziamento per la santità di Giuseppe Allamano

Non appena abbiamo saputo la data della canonizzazione del nostro Fondatore, il nostro Superiore Regionale, padre Clement Gachoka, è andato...

«La vita è appesa a un filo». Campagna solidale in America Latina e Caraibe

09-12-2024 Missione Oggi

«La vita è appesa a un filo». Campagna solidale in America Latina e Caraibe

È stata presentata nella Sala Stampa della Santa Sede questo lunedì, 09 dicembre, la campagna di solidarietà dal titolo "La...

Essere Fratello: una vocazione appagante

09-12-2024 I missionari dicono

Essere Fratello: una vocazione appagante

Infiammato dal suo zelo apostolico e avendo compreso la missione della Chiesa, San Giuseppe Allamano si interessò al mondo intero...

Il Papa: in un tempo di guerre e seduzioni digitali, affidiamo a Dio ogni speranza

09-12-2024 Notizie

Il Papa: in un tempo di guerre e seduzioni digitali, affidiamo a Dio ogni speranza

All'Angelus dell'Immacolata Concezione, il Papa si sofferma sullo sforzo diffuso di possedere e dominare, sulla fame di denaro, sul desiderio...

Formatori e formazione: Seminario di Merrivale, padre Simon Mbala

04-12-2024 I missionari dicono

Formatori e formazione: Seminario di Merrivale, padre Simon Mbala

Il padre Simon Mbala Mizingu, missionario della Consolata originario della Repubblica Democratica del Congo, è formatore nel Seminario teologico di...

Professoressa Lenir Rodrigues: gratitudine e gioia per la canonizzazione

04-12-2024 Allamano Santo

Professoressa Lenir Rodrigues: gratitudine e gioia per la canonizzazione

È stata significativa la partecipazione di molti laici e laiche, amici della famiglia Consolata provenienti da tutto il mondo, agli...

Sei giovani missionari della Consolata pronti a servire Dio e l’umanità

04-12-2024 I missionari dicono

Sei giovani missionari della Consolata pronti a servire Dio e l’umanità

Un sì per sempre. Sei giovani missionari della Consolata, provenienti dal Kenya, Uganda e Colombia, si apprestano a vivere due...

Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria - Solennità

04-12-2024 Domenica Missionaria

Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria - Solennità

Gen 3,9-15.20; Sal 97; Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,26-38 La festa dell’Immacolata Concezione ci fa contemplare il grande mistero dell’Incarnazione del Verbo...

L'Ufficio Storico: Apprezziamo e condividiamo la nostra storia

04-12-2024 I missionari dicono

L'Ufficio Storico: Apprezziamo e condividiamo la nostra storia

In un mondo che oggi guarda troppo al futuro, molte persone non vedono il valore della storia. La preoccupazione per...

onlus

onlus