Nel giorno dell'Epifania, il 6 gennaio 2025, due novizi colombiani hanno iniziato il loro anno di formazione nel Noviziato Continentale Sant'Oscar Arnolfo Romero dei Missionari della Consolata, nel cuore dell'Amazzonia brasiliana.

Il maestro, padre José Martín Serna, IMC, accompagnerà i due giovani, Jhon Anderson Guerrero Useche e Sergio Andrés Warnes Alcazar.

L'inizio ufficiale è avvenuto con una celebrazione Eucaristica presso la sede del Noviziato, situata nella zona nord di Manaus e presieduta da padre Julio Caldeira, IMC, consigliere Regionale in Brasile, e concelebrata dai missionari che lavorano a Manaus, i padri Gabriel Oloo, Martin Serna, Manoel Monteiro (Neo) e Antony Murigi.

In questa tappa del Noviziato, secondo le Costituzioni dell’Istituto (nn. 96-98), “il novizio approfondisce le ragioni della sua vocazione di missionario della Consolata e intensifica il processo di maturazione attraverso una speciale esperienza di unione con Dio, fino a donarsi totalmente a Lui per la missione, con la Professione Religiosa”.

Novizi

Sergio Andrés Warnes Alcázar, 24 anni, nato a Cartagena de Indias (nei Caraibi colombiani), ha iniziato il suo percorso vocazionale presso il seminario diocesano di San Carlo Borromeo, dove ha scoperto la sua passione per il servizio e la missione e ha deciso di dedicarsi alla missione ad gentes, entrando nell'Istituto Missioni Consolata (IMC).

Il suo desiderio è quello di “seguire le orme di Gesù e portare il Vangelo a chi ne ha più bisogno, con determinazione e amore per la missione”. A tal fine, “in questa nuova tappa, porto nell'anima la fiamma e la ferma determinazione di essere un missionario della Consolata; per dirla con San Giuseppe Allamano, la fiamma arde, e in questo Noviziato mi impegno a farla bruciare con amore”, conclude Sergio.

20250107Novizi3

Anderson e Sergio, novizi dell'IMC 2025 a Manaus in Brasile

Jhon Anderson Guerrero Useche ha 26 anni ed è nato a San Vicente del Caguán (Caquetá), nell'Amazzonia colombiana. Ha studiato presso il Collegio dei Fratelli di La Salle, dove ha sviluppato una grande passione per Gesù e la missione. Dopo aver studiato filosofia, ha iniziato il suo percorso formativo con i Missionari della Consolata.

Jhon Anderson esprime grande gioia perché “mi sento legato alle radici del Fondatore, San Giuseppe Allamano e alla sua proposta di missione e consolazione”. Il giovane Anderson dice di voler “vivere questo anno di Noviziato a Manaus, con grande gioia e speranza camminando con i missionari della Consolata”.

Noviziato Continentale

Dal 2021 il Noviziato Continentale si trova nel cuore dell'Amazzonia a Manaus e ha come protettore sant'Oscar Arnulfo Romero, profeta dei poveri e martire per la giustizia e la pace. I novizi sono accompagnati anche dall'équipe missionaria IMC del Gruppo di Manaus che lavorano nell’Area Missionaria Famiglia di Nazareth e nella Parrocchia di Santa Luzia.

Nel passato, questo Noviziato ha già funzionato nella città di Bucaramanga, Colombia (1981 - 1994) e a Martin Coronado, Argentina (1995-2019).

Chiediamo a Maria Consolata, nostra cara Madre, e a San Giuseppe Allamano, nostro Padre e Fondatore, di aiutare e sostenere i due novizi in questo importante anno di grazie e benedizioni, nell'ambito del Giubileo 2025, “pellegrini di speranza”.

* Padre Júlio Caldeira, IMC, missionario a Manaus (AM).

20250107Novizi

L'arcivescovo di Cali in Colombia, monsignor Luis Fernando Rodríguez Velásquez, ha registrato un messaggio ai missionari della Consolata in occasione della Messa di ringraziamento per la canonizzazione di Giuseppe Allamano celebrata nella cattedrale di San Pedro Apóstol il 17 novembre scorso.

La Messa è stata presieduta dal Superiore Regionale della Colombia, padre Venanzio Mwangi e concelebrata dal delegato per la Pastorale Afro, padre Elias Dominick Libando, IMC, e dal parroco della parrocchia Cristo Maestro, padre Gabriel Armando, IMC.

Video realizzato dalla Pastorale Afro dell'arcidiocesi di Cali

“Desidero inviare il mio saluto gioioso e riconoscente a Dio e a voi per la canonizzazione del padre Giuseppe Allamano, vostro Fondatore. Per motivi di salute non ho potuto presiedere personalmente l'Eucaristia prevista per questo giorno, ma sono stato unito a tutti e vorrei esprimere il mio ringraziamento a Dio per il grande dono che padre Giuseppe Allamano ci ha fatto affinché prendiamo coscienza della missione ineludibile che abbiamo di essere discepoli missionari, testimoni del Signore, ieri, oggi e sempre.

20241127Afro4

Messa di ringraziamento per la canonizzazione di Giuseppe Allamano nella cattedrale di San Pedro Apóstol di Cali, Colombia. Foto: Pastorale Afro

Che la comunità dei Missionari della Consolata continui a consolidarsi e a crescere e, che per intercessione di San Giuseppe Allamano, si arricchisca di tante buone e sante vocazioni e la sua presenza nei tanti Paesi del mondo sia anche fonte di speranza, di amore e di Vangelo. Vi benedico tutti e mi unisco alla grande festa implorando grazie e benedizioni sui i Missionari della Consolata e la mia gratitudine per il servizio che da tanti anni svolgono nella nostra cara arcidiocesi. Il Signore li benedica e San Giuseppe Allamano interceda per tutti”.

* Ufficio per la Comunicazione, Roma.

Alcune foto della Messa di ringraziamento nella cattedrale di Cali (Foto: Pastorale Afro)

 20241127Afro5

20241127Afro6

Padre Elias Dominick Libando, padre Venanzio Mwangi e padre Gabriel Armando

20241127Afro7

Più di 600 amici dei Missionari e delle Missionarie della Consolata si sono riuniti nel Collegio Giuseppe Allamano di Bogotà, il 16 novembre 2024, per esprimere pubblicamente la loro gratitudine al Dio della Missione, fonte di ogni consolazione, per tanti doni ricevuti.

In primo luogo, ringraziamo Dio per il dono di suo Figlio, missionario inviato e incarnato, ucciso e risorto, vera consolazione da condividere con tutti i popoli della terra, specialmente quelli che camminano nelle tenebre della morte e cercano la pace.

In secondo luogo, ringraziamo per Giuseppe Allamano, per la sua vita, vissuta in ordinaria semplicità, ma in modo straordinario. Riconosciuta dalla Chiesa cattolica come una vita in santità e proposta alla Chiesa e a tutta l'umanità come spirito, stile e metodo per diventare santi.

20241121Bogota1

Nunzio Apostolico, Presidente della Conferenza Episcopale, Superiore Regionale IMC Colombia, tutti al ritmo afro.

Allo stesso tempo, ci ringraziamo a vicenda, incontrandoci di nuovo, nel Collegio Giuseppe Allamano, guardandoci negli occhi, abbracciandoci, ricordando i tempi passati e vivendo il momento presente, come memoriale di amicizia e gratitudine.

Tutta questa gratitudine è stata celebrata alla mensa dell’Eucaristica, presieduta dal Nunzio Apostolico in Colombia, mons. Paolo Rudelli, dal Presidente della Conferenza Episcopale Colombiana, mons. Francisco Múnera, dal Superiore Regionale IMC, dal Vicario Apostolico della zona ecclesiastica e condivisa con molti altri, ministri ordinati, religiosi e laici, tutti impregnati nella missione con spirito “allamaniano”,  e sccessivamente seduti a tavola per il  brindisi e per la cena condivisa.

Trasmissione in diretta della messa il 16 novembre 2024

Album fotografico (Foto: Comunicazione IMC Bogotá)

Un momento di unione comune

Tutto il Creato e, con esso, tutti i popoli con le loro culture e spiritualità messi insieme per la celebrazione: la “madre terra” con le sue piante verdi e i suoi bei fiori, con il pane e il vino dell'Eucaristia, la torta e il vino per il brindisi, la cena ricca e semplice con i suoi dolci e le sue bevande. Una festa di varia e integrale abbondanza, servita con un sorriso condiviso tra i ministri ordinati e i servitori della festa, con gli ospiti gioiosi e riconoscenti di ogni età, categoria, cultura e colore, espressione del legame vitale, della “comunità di vita” e della “fratellanza universale”. Tutti e tutte serviti tra reciproci gesti di “ringraziamento” per la canonizzazione di San Giuseppe Allamano, patrono e protettore del luogo.

20241121Bogota4

Memoriale inclusivo

Durante il memoriale principale, l'Eucaristia, abbiamo ricordato il Fratello maggiore, Gesù, i fratelli e le sorelle in successione, gli antenati in cielo, loro già in uno stato di piena consolazione. Il vescovo Francisco Javier Múnera, IMC, li ha chiamati alla celebrazione con le parole di Cecilia Castro, giunta per l'occasione dagli Stati Uniti:

“Carissima Famiglia Missionaria della Consolata

è con grande gioia e gratitudine che invio le mie più sentite congratulazioni a questa grande famiglia in occasione della canonizzazione di Giuseppe Allamano, ora San Giuseppe Allamano. La Chiesa, nella sua saggezza, ha riconosciuto le sue virtù esemplari e la sua immensa opera di formatore di santi missionari. “Prima santi, poi missionari”, era solito dire. Così, ora che il Padre e Maestro dei missionari è arrivato agli altari, è bene seguire l'esempio delle sue virtù. Prendendo spunto dalla biografia intitolata Padre y Maestro de Misioneros, scritta da monsignor Luis Augusto Castro Quiroga,IMC, (edizione Missioni Consolata, Torino, 1986), la prima biografia di Giuseppe Allamano in lingua spagnola.

20241121Bogota5

Innanzitutto, è importante sottolineare le virtù di San Giuseppe Allamano. La sua bontà, la sua dolcezza e la sua prudenza spiccano in tutto ciò che fece. “La bontà di cuore era alla base della sua fondazione missionaria” (185). Così diceva ai suoi missionari: “Desidero il meglio per tutti voi, per i quali solo vivo in questo mondo” (206).

Per lui il primato della pedagogia missionaria è “l'amore, lo spirito di universalità e la qualità del lavoro. La qualità non è la quantità”. Ricordando sempre che “il bene deve essere fatto bene”. Questo significa con una forte motivazione, con una mistica, con una passione evangelica, in una parola, con spirito”. (210).

“Voglio che crescano con uno spirito di lavoro. Faremo le vacanze in Paradiso” (211).

Il suo obiettivo è la santità, formare missionari santi: “Il missionario è chiamato a crescere globalmente fino a raggiungere la statura stessa di Cristo” (209).

20241121Bogota10

“Aumentare il numero dei missionari, sì, ma soprattutto aumentare la virtù. Solo la virtù sostiene la comunità” (217).

I miei più fervidi auguri per un'evangelizzazione alla maniera del nostro San Giuseppe Allamano. Non posso non ricordare monsignor Luis Augusto, il nostro caro fratello che amiamo e che fu missionario sull'esempio del suo Padre e Maestro, Giuseppe Allamano” (Cecilia Castro Lee).

Conclusione

20241121Bogota7

La participazione della Pastorale Afro

Rinnoviamo così la nostra alleanza con Dio e tra di noi, impegnandoci a continuare a servire la sua Missione ispirati dal Santo Fondatore e chiedendo al “Signore della messe” di inviare nuovi operai per continuare a seminare il Suo Regno nei sei continenti, compreso quello digitale.

* Padre Salvador Medina, IMC, Comunicazione Regione Colombia.

 20241121Bogota13

Il Nunzio Apostolico in Colombia, sua Ecc.za mons. Paolo Rudelli

20241121Bogota12

 Il Presidente della Conferenza Episcopale Colombiana, mons. Francisco Múnera, IMC, arcivescovo di Cartagena

20241121Bogota8

Con una solenne Eucaristia, presieduta da monsignor Joaquín Humberto Pinzón Güiza, vescovo della Consolata, è iniziata lunedì 11 novembre 2024, la XII Assemblea del Vicariato Apostolico di Puerto Leguizamo - Solano in Colombia. L'Assemblea si è conclusa il 14 novembre.

Durante la programmazione, padre Armando Olaya, IMC, ha individuato e condiviso, per la reciproca consolazione, alcuni segni di speranza, ispirati dal Giubileo della Speranza, indetto da Papa Francesco per il 2025.

Primo segno: i missionari

Sono tanti quelli che lavorano a tempo pieno nei diversi settori pastorali, quelli che offrono una parte del loro tempo alle comunità e quelli che testimoniano con la loro vita quotidiana la bontà del Signore Dio.

Per l’Assemblea 56 missionari si sono riuniti a Puerto Leguizamo: laici, suore, religiosi, sacerdoti con il vescovo per celebrare gli eventi del Signore tra la gente che cammina in questo territorio amazzonico. Ogni giorno si sono sentiti canti, preghiere e segni di lode.

20241119Porto

 La XII Assemblea del Vicariato Apostolico di Puerto Leguizamo - Solano in Colombia.

Segni di speranza, di progresso, di difficoltà, di sfide e di proposte i missionari hanno costituito la base del tessuto multicolore di questa chiesa amazzonica in cammino.

Secondo segno: le popolazioni che vivono nel territorio

Gli indigeni delle varie etnie, i contadini delle diverse regioni della Colombia, gli afro-colombiani che si aprono a nuovi orizzonti territoriali e lavorativi. Insieme, sono coloro che danno vita affondando le proprie radici  nelle culture ancestrali dei popoli originari di questo territorio. Sono questi diversi gruppi umani che hanno dato vita nel Vicariato a uno stile di evangelizzazione che riconosce in loro i semi della Parola nella ricchezza della loro spiritualità e delle loro espressioni culturali.

Portare avanti una pastorale differenziata secondo questi quattro grandi volti o opzioni non è separare, ma accogliere ciascuno con affetto e rispetto e allo stesso tempo costruire l'unità da questa diversità: la dinamica dell'interculturalità sta diventando parte della prassi degli evangelizzatori.

Queste popolazioni hanno sofferto e continuano a soffrire per anni di abbandono da parte delle istituzioni governative; inoltre, l'assenza dello Stato ha portato alla presenza di gruppi che esercitano un'autorità reale ma non legale. La presenza della Chiesa è di grande importanza in queste realtà. I tanti piccoli segni, ordinari e permanenti, stanno generando nei bambini, nei giovani, spazi di incontro e di fiducia con la certezza che insieme possiamo costruire una società fraterna, giusta e pacifica.

20241119Porto9

Terzo segno: il territorio amazzonico

In questo estenso territorio si osservano le popolazioni sparse nei piccoli villaggi sulle rive dei fiumi e  nella giungla che sta gradualmente scomparendo a causa dell'abuso della deforestazione, delle coltivazioni illegali, dell'allevamento di bestiame e delle attività minerarie. Queste sono le voci dissonanti che si alzano da questo territorio che dovrebbe essere una casa comune, sotto la cura di tutti.

Il nostro Vicariato ha ascoltato il grido dell'Amazzonia e fin dall'inizio ha cercato di rispondere curando, promuovendo e sensibilizzando la popolazione su questa fonte di vita per tutta l'umanità. A tal fine, ci siamo affidati al magistero della Chiesa e più specificamente al magistero di Papa Francesco. I vari “minga” (incontri) amazzonici, la creazione del Centro Amazzonico di Pensiero Interculturale (CAPI), i numerosi incontri formativi con diversi gruppi umani, soprattutto con i giovani, sono espressioni di questa ricerca. È un compito di evangelizzazione che ha espressioni spirituali, fisiche, economiche, sociali e politiche.

Quarto segno: il Vangelo incarnato

Raggiungere ogni persona. Visitare i diversi gruppi umani nei villaggi e nelle campagne, accogliere le diverse situazioni umane, promuovere alternative di produzione agricola in accordo con il territorio, tutto questo ha un'ispirazione evangelica e una conferma del discernimento della nostra Chiesa. Infatti, questa Assemblea si conclude aprendosi alle conclusioni del Sinodo sulla sodalità, di fatto, il piano del Vicariato sarà aggiornato alla luce delle tre grandi proposte: Essere una Chiesa di comunione, di partecipazione e di missione.

D'altra parte, accogliendo tutti i segni di speranza che sono nati nella valutazione di questa XII Assemblea del Vicariato, si vuole che questi segni diventino realtà in un programma di vita, personale, comunitario e del Vicariato.

Quinto segno: La santità missionaria di José Allamano

20241119Porto4

Messa di ringraziamento per la canonizzazione di Giuseppe Allamano

La nostra XII Assemblea è iniziata con una bella celebrazione di ringraziamento per il riconoscimento pubblico di José Allamano come Santo Missionario. Durante i tre giorni, le preghiere mattutine dell’Assemblea sono state intrise di spiritualità “allamaniana”.

San José Allamano è, insieme a Santa Laura Montoya, uno dei due grandi ideatori di questo Vicariato. Con loro abbiamo iniziato l'Assemblea e ora la continuiamo mettendoci in cammino come Pellegrini della speranza verso “la terra libera dal male”.

* Ufficio stampa del Vicariato di Puerto Leguizamo - Solano, Colombia.

Proseguendo la serie di testimonianze dei formatori, in questo video, il padre José Lorenzo Gómez Sánchez, IMC, presenta la Comunità Apostolica Formativa (CAF) di Bogotá, Colombia, parla dell'importanza del corso realizzato a Roma dal 2 al 17 settembre 2024 quando ha pure lasciato un messaggio in occasione della canonizzazione di San Giuseppe Allamano.

La CAF Bogotá si trova presso la parrocchia della Consolata nel quartiere Vergel ed ha sei studenti professi di teologia. Il parroco è il padre Naftaly Mung’athia Matogi. La regione Colombia ha anche una seconda CAF a Medellin con sette studenti professi. 

La CAF Bogotá

“La caratteristica principale della Comunità Apostolica di Formazione (CAF) di Bogotà è che si trova in un ambiente parrocchiale in cui i seminaristi studiano, ma sono anche coinvolti in tutte le attività parrocchiali. La comunità è composta da sei studenti africani, il parroco è Keniano, padre Naftaly Matogi, e anch'io vi lavoro come viceparroco. È una comunità molto attiva, che si trova in una zona dove vivono diverse persone anziane, e con altre sfide di pastorale parrocchiale che necessitano di collaborazione. La parrocchia si chiama Nostra Signora della Consolata. L'obiettivo è di fare di questa una parrocchia missionaria, nel contesto cittadino in cui si trova.

20241114Lorenzo2

Padre Mathews Odhiambo, Consigliere Generale responsabile per la Formazione visita la CAF Bogotá. Foto: CAF Bogotá

Formazione permanente

Recentemente, abbiamo partecipato a Roma ad un corso per formatori IMC provenienti da tutto il mondo. Il corso (dal 2 al 17 settembre 2024) ha affrontato diversi temi molto importanti dal punto di vista del formatore, e ci ha anche fornito alcuni strumenti per migliorare il nostro ruolo di formatori. Tra le dinamiche presentate durante il corso, quella che mi ha colpito maggiormente è stata quella dell'intelligenza emotiva. Il prendere atto di tale realtà aiuta a gestire meglio le nostre emozioni, ed aiutare anche altri a gestire, equilibrare e integrare meglio questo aspetto nella loro vita.

San Giuseppe Allamano

È un periodo in cui stiamo celebrando la canonizzazione del nostro Fondatore (Giuseppe Allamano). È un evento molto importante per tutti i missionari e le missionarie della Consolata, che ci da l’opportunità di approfondire il nostro carisma, l'aspetto missionario, la nostra spiritualità, ma soprattutto riconoscere che il miracolo della canonizzazione è avvenuto in un contesto di missione tra un popolo indigeno, quello Yanomami, e che per noi è una ulteriore conferma della benedizione di Dio sulla nostra missione. Quindi, ringraziamo Dio per la canonizzazione del nostro Fondatore, che ci da l'opportunità di approfondire il nostro carisma e di continuare ad annunciare il Regno di Dio, presente in mezzo a noi, con lo stile voluto dal nostro santo Fondatore: “prima santi e poi missionari”.

20241114Lorenzoessa

I formatori partecipanti del corso di formazione continua nella Casa Generalizia a Roma

Statistica

L'Istituto Missioni Consolata ha attualmente 355 seminaristi, di cui 133 studenti professi di teologia, 30 novizi, 150 seminaristi di filosofia e 42 nel propedeutico.

* Padre Jaime C. Patias, IMC, Ufficio comunicazione a Roma.

Gli ultimi articoli

Giubileo dedicato al Mondo della Comunicazione

22-01-2025 Missione Oggi

Giubileo dedicato al Mondo della Comunicazione

«La speranza non delude» è il tema del Giubileo 2025 inaugurato dal Papa Francesco il 24 dicembre 2024, con l'apertura...

Nuovo allestimento della Casa natale di San Giuseppe Allamano

22-01-2025 Notizie

Nuovo allestimento della Casa natale di San Giuseppe Allamano

Nella mattinata di martedì 21 gennaio 2025 a Castelnuovo don Bosco alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni e di altre...

Le reliquie

21-01-2025 I missionari dicono

Le reliquie

Il corso sulla causa dei santi mi ha introdotto in un mondo a cui non avevo mai pensato profondamente: le...

“Facciamo Pace”. Corso di Formazione Missionaria

21-01-2025 Missione Oggi

“Facciamo Pace”. Corso di Formazione Missionaria

“Facciamo pace. Umanità in cammino verso la fratellanza”. Questo è il tema centrale del corso di formazione organizzato dal Centro...

Visita Canonica alla Regione Congo

20-01-2025 I missionari dicono

Visita Canonica alla Regione Congo

Dopo ormai dieci giorni dal nostro arrivo nella Repubblica Democratica del Congo facciamo un po' di condivisione e aggiornamento su...

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2025

18-01-2025 Missione Oggi

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2025

Dal 18 al 25 gennaio 2025 si vive la "Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani" ispirata quest’anno al versetto...

Padre Jackson Murugara, IMC, nominato vescovo Coadiutore di Meru

16-01-2025 Notizie

Padre Jackson Murugara, IMC, nominato vescovo Coadiutore di Meru

Il Santo Padre ha nominato oggi, 16 gennaio, Vescovo Coadiutore di Meru (Kenya) il Rev.do padre Jackson Murugara, Missionario della...

II Domenica del TO / C - “Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora”

16-01-2025 Domenica Missionaria

II Domenica del TO / C - “Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora”

Is 62,1-5;  Sal 95; 1Cor 12,4-11; Gv 2,1-11 La liturgia della Parola, nel parlare del disegno dell’alleanza tra Dio ed il suo...

Formatori e Formazione: Abidjan, padre John Baptist Odunga

15-01-2025 I missionari dicono

Formatori e Formazione: Abidjan, padre John Baptist Odunga

Il servizio della formazione è parte integrante della missione. I missionari della Consolata arrivarono in Costa d’Avorio nel 1996 e...

onlus

onlus