L'altro giorno, una coppia della comunità nella quale lavoro mi ha raccontato la storia di Doña Joaquina Orozco. Una donna che è morta nella sua vecchiaia a San Antonio Juanacaxtle circa 22 anni fa.
A quei tempi, le casette erano molto più piccole di adesso, fatte con paglia e fango, e si approvvigionavano di acqua dal fiume Santiago (che oggi è uno dei fiumi più inquinati d'America).
Questa donna, ormai anziana e animata da una profonda fede, si dedicava a chiedere aiuti per le missioni e per i suoi “negritos” a tutta la gente del villaggio. Portava con se anche una piccola rivista chiamata la “La Esquila misional” (rivista missionaria fondata nel 1953 dei Missionari Comboniani in Messico) e anche se non ne aveva abbastanza per tutti quelli che in un modo o nell’altro collaboravamo, alla fine consegnava tutte quelle che aveva perché non voleva solo chiedere senza dare nulla in contraccambio.
Questi amici mi hanno poi raccontato che un giorno Doña Joaquina, intenta come sempre a chiese aiuto per le missioni e per i suoi piccoli figli neri, da un uomo a cui stava chiedendo ricevette uno sputo nel palmo della mano. Lei fissò lo sputo e, mettendosi la mano vicino al cuore, disse: "questo lo terrò per me" ma poi, allungando l'altra mano, insistette con la persona che le aveva sputato nella mano... “ma adesso datemi qualcosa per le missioni e i miei negritos”.
Doña Joaquina non sarà mai proclamata santa, ma sono rimasto impressionato dalla sua testimonianza di umiltà, amore e fede missionaria.
Non solo, disse alle sue nipoti che se un giorno ci fossero stati dei missionari a San Antonio Juanacaxtle, avrebbe voluto dare loro una casa che aveva a Guadalajara.
Doña Joaquina morì, e circa 30 anni dopo, nel 2008, i missionari della Consolata arrivarono in Messico e si stabilirono a San Antonio Juanacaxtle.
La coppia mi ha raccontato l’emozione che hanno sentito quando hanno visto i missionari stabilirsi a San Antonio Juanacaxtle e che nel gruppo di questi c’erano anche dei “negritos”. Anche se erano passati trent’anni dalla sua morte, tutto il villaggio si è ricordato delle parole di questa santa donna che aveva passato la vita a chiedere l'elemosina per i missionari e i loro “negritos”.
Buon fine settimana, impregnato dell'amore di Doña Joaquina Orozco, la prima animatrice missionaria di San Antonio Juanacaxtle, a Guadalajara, Messico.
* Missionario della Consolata in Messico