Carissimi Amici e Amiche, eccoci al nostro consueto appuntamento con alcune notizie dalla nostra missione in Mongolia da Ulaanbaatar e Arvaiheer.
Cosa è successo alla nostra piccola chiesa della Mongolia in questo lungo periodo di pandemia? Per far fronte alla diffusione del virus lo stato ha preso tutte le precauzioni necessarie prima chiudendo tutto il settore commerciale (La maggior parte degli sportelli bancari, i negozi con eccezione per i supermercati del cibo e i ristoranti-bar); le scuole che sono passate all’insegnamento via internet; sono stati chiusi anche i centri sociali e tutti i luoghi di culto (templi buddisti, moschee e chiese cristiane). Vi potete immaginare la dispersione dei nostri fedeli che hanno sì potuto seguire le celebrazioni eucaristiche e qualche catechesi via internet ma che non hanno più potuto avere la loro parrocchia come centro di riferimento e di incontro, elementi che sono importanti per chi è il solo fedele cristiano della propria famiglia.
Non per questo i missionari e le missionarie sono rimasti con le mani in mano. Si è provveduto alla distribuzione di cibo per le famiglie con maggiori problemi, al contatto telefonico, alle visite famigliari là dove era permesso.
Il 9 settembre è arrivata in Mongolia suor Belarmina Massingue, nuova suora della Consolata del Mozambico. Ora sta studiando la lingua mongola a Ulaanbaator. Il 20 ottobre, la Chiesa in Mongolia è stata benedetta con l'ordinazione sacerdotale del suo secondo sacerdote di origine mongola, padre Peter Sanjaajav, dopo una lunga attesa a causa della pandemia. Mons. Giorgio Marengo e il Nunzio Apostolico, S.E. l'arcivescovo Alfred Xuereb, della Corea del Sud, erano presenti.
A Ulaanbaatar, per il 2020-2021 avevamo preparato un programma che mirava a continuare a offrire tutti i servizi che aiutavano i bambini e i ragazzi ad aprire un percorso di studio, svolgere i compiti e continuare a offrire supporto in lingua inglese, alcune strategie e giochi per sviluppare la concentrazione e il rendimento scolastico. Avevamo ripreso le attività con entusiasmo nel mese di settembre 2020 ma poi siamo stati costretti a richiudere in novembre. Ad ogni modo abbiamo cercato di rispondere ad alcuni bisogni primari delle famiglie povere nel nostro microdistretto 17 di Chingiltei e, in collaborazione con le autorità locali, abbiamo aiutato 30 famiglie con generi alimentari di prima necessità.
I lavori di costruzione sono comunque andati avanti e adesso, grazie al contributo di benefattori italiani, il centro offre un nuovo spazio sportivo che consente ai bambini e ai ragazzi di Chingiltei di sviluppare le proprie capacità sportive come: basket, calcetto e pallavolo.
Abbiamo potuto riaprire in ottobre 2021 e ci auguriamo che il numero dei utenti del centro possa crescere e che il nostro servizio possa veramente essere di aiuto alla popolazione della zona.
Ad Arvaikheer, a causa della pandemia, abbiamo iniziato quest'anno in isolamento. Abbiamo vissuto momenti in cui non c'era la possibilità di uscire ma tuttavia, anche se tutte le attività sono state chiuse, abbiamo trovato il modo per tenerci in contatto con le persone. Per mezzo di social e mezzi di comunicazione abbiamo potuto trasmettere parole di incoraggiamento, di speranza nel futuro, di preghiera.
Nel corso di quest'anno, ogni volta che il confinamento si allentava, andavamo a visitare le famiglie, pregavamo con loro e condividevamo il poco che avevamo. Come in altre parti del mondo, anche qui molte famiglie stanno morendo di fame e i loro volti, senza parole, esprimono il crescente bisogno che hanno.
Abbiamo anche mantenuto buoni contatti con i nostri amici buddisti per il dialogo interreligioso. Siamo andati a trovarli un paio di volte per mostrare come la nostra amicizia e il lavoro insieme debbano essere coltivati anche in questo periodo.
Per rispondere alle sfide della pandemia abbiamo anche organizzato un seminario sull'assistenza sanitaria in cui un medico, Enkhamgaa, è stato invitato a istruire noi, i nostri operatori e i genitori su come affrontare la situazione della pandemia. Alla fine, tutti hanno avuto il controllo e ai nostri bambini e lavoratori sono state fornite medicine.
A Kharkhorin, abbiamo visitato la nostra casa dell'amicizia. Abbiamo avuto l'opportunità di incontrare le nuove autorità del distretto che ci hanno accolto con entusiasmo e ci hanno mostrato la loro disponibilità a lavorare con noi. La nostra speranza è che tale intensificata amicizia possa aprirsi a nuove opportunità e l'inizio di alcune attività nel luogo.
A tutti e tutte voi, va sempre il nostro affettuoso grazie per la grande attenzione con cui ci seguite e per il tanto aiuto che sempre ci offrite. Il Signore che viene, porti pace al mondo, coraggio alla Sua Chiesa, e benedizioni a tutti noi.
Puoi seguire più da vicino i missionari in Mongolia QUI