Nel cuore della terza domenica di Avvento, conosciuta come la domenica Gaudete, i Missionari della Consolata condividono la gioia di tutto il corpo ecclesiale nel ricevere due nuovi diaconi ordinati in Polonia.
Questo felice evento segue di nove giorni l'ordinazione di otto diaconi a Torino, e la Famiglia della Consolata è lieta di presentare i due nuovi membri del clero: il diacono Sakimato Lucien Kana della Repubblica Democratica del Congo e il diacono Titus Gichohi Maina del Kenya. Entrambi sono stato in Polonia per la loro formazione specialistica ed oggi, 17 dicembre, sono stati ordinati diaconi.
Nell'omelia toccante di Mons. Szymon Stulkowski durante la cerimonia di ordinazione, è emersa chiaramente la figura del missionario come apostolo della gioia e della speranza. Il vescovo ha posto un'enfasi particolare sul ruolo specifico del diacono, definendolo chiamato e invitato ad annunciare l'amore di Dio attraverso una vita autentica e al servizio dei poveri e dei bisognosi.
Il diacono Sakimato Lucien Kana, proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo, arricchisce la comunità con la sua ricca diversità culturale e uno spirito dedicatorio alla missione. Il suo percorso di fede e la specializzazione in Polonia lo hanno preparato a servire la Chiesa con zelo e compassione.
Analogamente, il diacono Titus Gichohi Maina, rappresentante del Kenya, contribuisce a diversificare ulteriormente la crescente comunità dei missionari della Consolata. Il suo impegno nel diffondere l'amore di Dio è evidente nei suoi anni di preparazione, culminati nell'ordinazione a diacono.
I Missionari della Consolata, fedeli al loro nome, trovano un significato profondo nel portare conforto a coloro che soffrono. Come sottolineato da Mons. Stlukowski, la missione non è solo un dovere, ma una vocazione a incarnare la gioia e la speranza presenti nel Vangelo. I nuovi diaconi sono chiamati ad essere strumenti dell'amore di Dio, estendendo una mano amica verso i marginati e coloro che affrontano sfide.
In un mondo spesso segnato dall'incertezza e dall'avversità, il ruolo dei missionari diventa sempre più vitale. Con l'ordinazione di questi nuovi diaconi, la Chiesa rinnova il suo impegno nel rispondere ai bisogni dei più vulnerabili. Le sfide possono essere grandi, ma le opportunità di trasformazione e redenzione sono ancora più grandi.
Mentre i Missionari della Consolata celebrano il tempo dell'Avvento con l'ordinazione di due nuovi diaconi devoti, l'intera Chiesa è ricordata della profonda chiamata a essere messaggeri di gioia e speranza. Seguendo le orme di questi nuovi diaconi, possa la Chiesa continuare a brillare come un faro di luce, irradiando l'amore di Dio in ogni angolo del mondo.
* fratel Adolphe Mihingano, IMC, studente di comunicazione a Roma