La "magia della musica" insegnata dai Gesuiti agli indios

Published in Notizie

La straordinaria esperienza di educazione alla musica, e non solo, vissuta tra il 17.mo e il 18.mo secolo dai Gesuiti nelle loro missioni in Sudamerica – denominate “Riduzioni” – è riecheggiata lo scorso 2 giugno in Vaticano nel concerto-conferenza organizzato dalla Pontificia Commissione per l’America Latina, in collaborazione con le ambasciate presso la Santa Sede di Bolivia, Ecuador e Paraguay, in vista del viaggio apostolico di Papa Francesco in quei Paesi. Il concerto “La Magia della musica nelle riduzioni indo-gesuitiche del Sud America” è stato interpretato dal "Domenico Zipoli Ensemble”. Il direttore dell’Ensemble, Giorgio Fornasier, ne parla al microfono di Patricia Ynestroza

– La storia  dell’Ensemble è legata alla storia di questo fenomeno straordinario, unico nella storia dell’umanità. Una delle caratteristiche delle Riduzioni gesuitiche del Sudamerica era proprio che i Gesuiti che avevano creato queste città ideali nell’arco di 150 anni, dal 1609 al 1767, e avevano fatto crescere culturalmente gli indios guaraní, portati fuori dalla foresta a un livello addirittura protoneolitico a un livello culturale europeo, creando scuole, creando opifici, insegnando loro a essere imprenditori ma soprattutto creando cultura tramite conservatori di musica. I bambini, fin in tenera età, venivano cresciuti col canto, la danza, la musica, imparavano a suonare gli strumenti ed eseguivano nelle chiese delle Riduzioni tutte le parti liturgiche. Ma non solo, perché accompagnavano anche le feste con la loro musica e addirittura giravano per i campi con piccoli ensemble per allietare il lavoro degli indios che lavoravano nei campi. All’interno delle Riduzioni era una comunità molto aperta, molto libera, dove lavoravano due giorni alla settimana per la comunità e il resto per la loro famiglia. Questa era una cosa straordinaria.

– C’è stato un momento molto particolare di questo concerto-conferenza in cui avevate uno strumento particolare?

– Verso la fine del concerto, eseguiamo un brano molto particolare che è un "canone inverso", un brano che viene eseguito da due strumenti diversi: uno lo suona con la partitura in un verso e l’altro suona la stessa partitura però capovolta. L’abbiamo fatto con un oboe e un violino, ma il violino era un violino particolare e qui è uscita la capacità, l’abilità manuale degli indios. Infatti, abbiamo usato un violino guarayos trovato nella foresta, costruito da un indio che ha imparato l’arte del liutaio dal suo papà che naturalmente l’aveva imparata dal  nonno, dal bisnonno – una tradizione di famiglia – e ancora usavano gli stampi originali dei gesuiti. Un violino rozzo, costruito di legno di cedro dell’orchestra, con le corde originali che erano di budello di scimmia. Quindi, è stata una grande emozione perché abbiamo riconosciuto sia la capacità di costruire un brano così difficile da un punto di vista armonico e di contrappunto – che è un canone inverso scritto da un indio che si chiamava Julian Atirahù – sia la particolarità di uno strumento costruito ai giorni nostri, seguendo la tradizione dei gesuiti, da un liutaio indio.

 

Gli ultimi articoli

Missionari laici della Consolata in Venezuela

16-07-2024 Missione Oggi

Missionari laici della Consolata in Venezuela

Prima di tutto vogliamo essere grati a Dio, alla Chiesa e ai Missionari della Consolata; la gratitudine è la nostra...

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

16-07-2024 Notizie

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

Una regione del Paese africano alla mercé della guerriglia islamista C’era ottimismo a Maputo, la capitale mozambicana. La guerriglia a Cabo...

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

15-07-2024 Missione Oggi

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

La Corte di Giustizia dello Stato del Paraná (Brasile) ha tenuto dal 3 al 5 luglio l'incontro sulla Giustizia Riparativa...

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

14-07-2024 Missione Oggi

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

I rappresentanti dei popoli nativi dell'Amazzonia peruviana, insieme ai missionari, si sono riuniti nella Prima Assemblea dei Popoli Nativi, che...

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

13-07-2024 Notizie

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

La comunità di Casa Generalizia a Roma festeggerà, il 18 luglio 2024, il 25° anniversario di ordinazione sacerdotale di padre...

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

13-07-2024 Allamano sarà Santo

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

L'11 maggio 1925 padre Giuseppe Allamano scrisse una lettera ai suoi missionari che erano sparsi in diverse missioni. A quel...

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

11-07-2024 Allamano sarà Santo

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

In una edizione speciale interamente dedicata alla figura di Giuseppe Allamano, la rivista “Dimensión Misionera” curata della Regione Colombia, esplora...

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

10-07-2024 Domenica Missionaria

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

Am 7, 12-15; Sal 84; Ef 1, 3-14; Mc 6, 7-13 La prima Lettura e il Vangelo sottolineano che la chiamata...

"Camminatori di consolazione e di speranza"

10-07-2024 I missionari dicono

"Camminatori di consolazione e di speranza"

I missionari della Consolata che operano in Venezuela si sono radunati per la loro IX Conferenza con il motto "Camminatori...

onlus

onlus

consolata news 2

 

Contatto

  • Viale Mura Aurelie, 11-13, Roma, Italia
  • +39 06 393 821