Amnesty denuncia la drammatica condizione di migliaia di minori rapiti dai jihadisti e poi detenuti illegalmente nei centri gestiti dall’esercito. Senza istruzione si rischia di perdere una generazione
Una “generazione perduta”, quelle dei bambini del nord-est della Nigeria vittime dei traffici degli islamisti di Boko Haram negli Stati di Borno e Adamawa. Rapiti per farne dei soldati o delle spose, spesso continuano a subire traumi anche dopo la loro liberazione, in strutture rieducative che sono soltanto centri di detenzione illegale. A denunciarlo è Amnesty International in un rapporto intitolato “Ci siamo asciugati le lacrime: occupiamoci dei bambini vittime del conflitto della Nigeria nord-orientale”.