Tra i migranti italiani aumenta l'esclusione sociale, la precarietà e l'irregolarità, anche per effetto dei due decreti sicurezza e ora per l'emergenza Covid-19. È quanto emerge dal Rapporto 2020 del Centro Astalli, il servizio dei gesuiti per i rifugiati, che ha presentato oggi dati e testimonianze via web.
“In tutti i nostri servizi si sono fatti sentire gli effetti dell’entrata in vigore dei decreti sicurezza, non tanto sul numero delle persone che abbiamo assistito ma sulla loro vita che è divenuta sempre più precaria”: lo ha denunciato padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, durante la presentazione via web del Rapporto 2020. “In queste settimane di chiusura caratterizzate dallo slogan ‘Io resto a casa’ – ha detto – è diventato ancora più evidente che nel nostro Paese molte persone questa casa non ce l’hanno e tra questi molti migranti che abbiamo reso irregolari nel tempo, con le nostre politiche di esclusione che invece di creare sicurezza creano instabilità sociale”.