La quarantena imposta dal governo ha messo in pericolo le vite di milioni di persone, soprattutto i lavoratori migranti. Attivisti nel Gujarat aiutano gli ultimi con cibo, medicine e assistenza legale. Il sostegno alle vittime delle violenze etno-religiose nel Bengala Occidentale. A Pune, una docente indù e un musulmano creano un banco alimentare per i lavoratori a giornata.
Nella lotta al coronavirus in India, “gli sforzi erculei di alcuni coraggiosi esseri umani sfidano le barriere della religione, delle caste e delle classi sociali”, scrive Neha Dabhade, ricercatrice del Centro per lo studio della società e del secolarismo a Mumbai.
La quarantena imposta dal governo per combattere il coronavirus è vista come una misura necessaria in India, ma ha messo in pericolo le vite di milioni di persone. Soprattutto quelle dei poveri lavoratori migranti, che senza soldi e mezzi si imbarcano in lunghi viaggi a piedi per tornare nei propri villaggi.