Garantire la cittadinanza a tutte le minoranze religiose dell’India, non in basa all’appartenenza confessionale ma per meriti individuali: lo chiede un gruppo ecumenico che rappresenta tutte le denominazioni cristiane (cattolici e protestanti) del Karnataka. L’appello è contenuto in memorandum diffuso ieri, a firma di mons. Peter Machado, arcivescovo di Bangalore a presidente dell’All Karnataka United Christian Forum for Human Rights.
I cristiani intervengono sul Citizenship Amendment Bill (Cab), la norma approvata il 12 dicembre scorso dal Parlamento che modifica la legge per ottenere la cittadinanza indiana. Il forum ecumenico apprezza la riduzione dei tempi d’attesa da 11 a cinque anni, ma evidenzia la pericolosità di un dettame che sta causando ampie proteste in tutto il Paese per via dell’esclusione della minoranza musulmana.