La maggior parte degli oltre 200mila sfollati si registra a Bicol, nella parte sudorientale di Luzon dove le parrocchie hanno creato dei centri di accoglienza. Forte appello ad unire le forze a quelle delle agenzie governative, specialmente quelle incaricate della gestione delle calamità
È di almeno un morto e di oltre 200mila sfollati il bilancio della furia del tifone “Tisoy” (Kammuri) che ha colpito l’isola di Luzon, nelle Filippine. Il ciclone, con venti che sfiorano i 240 km/h, è il 20.mo ad abbattersi sul Paese asiatico in questa stagione. Oltre cinquanta le zone del territorio che sono state poste in uno stato di allerta a livello 3, su una scala massima di 5.
Le parrocchie trasformate in centri di accoglienza per gli sfollati
La maggior parte degli sfollati si registra a Bicol, nella parte sudorientale di Luzon ed è proprio qui che la Chiesa è scesa in campo per portare aiuto: le parrocchie locali dell’intera regione, infatti, hanno aperto le porte agli sfollati e si sono trasformate in centri di accoglienza...