Prima messa del 2020 a San Pietro: «Associare le donne ai processi decisionali». Migranti: «Oggi la maternità umiliata, le madri che cercano futuro per i figli giudicate numeri in esubero»
«Ogni violenza inferta alla donna è una profanazione di Dio». È nel segno delle donne, in particolare quelle che sono «offese, picchiate, violentate, indotte a prostituirsi e a sopprimere la vita che portano in grembo», che Papa Francesco inaugura il nuovo anno.
A loro il Pontefice dedica la prima omelia del 2020 appena iniziato, durante la messa della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio celebrata a San Pietro, nella ricorrenza della 53esima Giornata mondiale della Pace.
Riflettendo sulla figura della Madonna, il Papa rivolge un pensiero ad ogni donna che abiti in questa terra. Perché, dice, «se vogliamo tessere di umanità le trame dei nostri giorni, dobbiamo ripartire dalla donna. La rinascita dell’umanità è cominciata dalla donna. Le donne sono fonti di vita». Eppure, sottolinea amaramente, le donne «sono continuamente offese, picchiate, violentate, indotte a prostituirsi e a sopprimere la vita che portano in grembo. Ogni violenza inferta alla donna...