“Andiamocene altrove..."

Pubblicato in Preghiera missionaria

“ Andiamocene altrove ..."
(Mt 1,38)

 

RITI DI ACCOGLIENZA

Presidente

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Assemblea

Amen

Presidente

La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo, sia con tutti voi.

Assemblea

E con il tuo spirito

Presidente

Preghiamo

O Dio, che hai stabilito la tua Chiesa sacramento universale di salvezza

per continuare l’opera del Cristo, nella forza dello Spirito,

sino alla fine dei secoli,

risveglia il cuore di coloro che hai chiamato

e mandato a continuare

la missione del Figlio tuo,

perché avvertano l’urgenza della chiamata missionaria

e osino l’annuncio del Vangelo nelle periferie

del mondo e delle esistenze,

finché sorga un’umanità nuova in Cristo nostro Signore.

Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Assemblea

Amen

 

I PARTE
Ringraziare e chiedere perdono

Guida

(Breve introduzione ai testi della Evangelica Testificatio e dell’Evangelii Nuntiandi: gratitudine nei confronti del magistero sulla vita consacrata di Paolo VI che ha orientato e stimolato la conversione-riforma della vita religiosa nel postconcilio, sollecitando a una unificazione della vita “centrata” su Gesù da seguire “più da vicino” e a una missione “incarnata” tra la gente, lasciandosi ferire dal “grido dei poveri” seguendo «con occhi bene aperti le necessità degli uomini, i loro problemi, le loro ricerche», nel segno dell’intraprendenza apostolica che fa scegliere gli «avamposti della missione» e raggiungere gli estremi confini della terra, e della gioia di appartenere a Gesù e di continuare la sua missione).

 

Dalla Evangelii Nuntiandi (1975)

b I religiosi trovano nella vita consacrata un mezzo privilegiato per una evangelizzazione efficace. Con la stessa intima natura del loro essere si collocano nel dinamismo della Chiesa, assetata dell'Assoluto di Dio, chiamata alla santità Di questa santità essi sono testimoni. Incarnano la Chiesa in quanto desiderosa di abbandonarsi al radicalismo delle beatitudini. Con la loro vita sono il segno della totale disponibilità verso D io, verso la Chiesa, verso i fratelli.

In questo essi rivestono un'importanza speciale nel contesto di una testimonianza che, come abbiamo affermato, è primordiale nell'evangelizzazione. Questa silenziosa testimonianza di povertà e di distacco, di purezza e di trasparenza, di abbandono nell'ubbidienza, può diventare, oltre che una provocazione al mondo e alla Chiesa stessa, anche una predicazione eloquente, capace di impressionare anche i non cristiani di buona volontà, sensibili a certi valori. In questa prospettiva, si intuisce il ruolo svolto nell'evangelizzazione da religiosi e religiose consacrati alla preghiera, al silenzio, alla penitenza, al sacrificio. Altri religiosi, in grandissimo numero, si dedicano direttamente all'annuncio del Cristo. La loro azione missionaria dipende evidentemente dalla gerarchia e deve essere coordinata con la pastorale che questa vuol mettere in opera. Ma chi non considera l'apporto immenso che essi hanno dato e che continuano a dare all'evangelizzazione? Grazie alla loro consacrazione religiosa, essi sono per eccellenza volontari e liberi per lasciare tutto e per andare ad annunziare il Vangelo fino ai confini del mondo. Essi sono intraprendenti, e il loro apostolato è spesso contrassegnato da una originalità, una genialità che costringono all'ammirazione. Sono generosi: li si trova spesso agli avamposti della missione, ed assumono i più grandi rischi per la loro salute e per la loro stessa vita. Sì, veramente, la Chiesa deve molto a loro (n. 69).

 

Guida

ATTO PENITENZIALE

  • Signore, pur consapevoli delle necessità dei nostri fratelli più poveri, troppe volte abbiamo voltato la faccia per indifferenza ed egoismo: abbi pietà di noi.

Signore, pietà.

  • Cristo, dimentichiamo spesso che la carità è l’aspetto fondamentale per testimoniare il tuo amore: abbi pietà di noi.

Cristo, pietà.

  • Signore, il nostro stile di vita non è sempre espressione di amore e spirito solidale verso i poveri del mondo: abbi pietà di noi.

Signore, pietà.

Preghiamo insieme

Invocazione allo Spirito di Dio

Spirito di Dio, fa’ della tua Chiesa un roveto

che arde di amore per gli ultimi.

Alimentane il fuoco col tuo olio, perché l’olio brucia anche.

Da’ alla tua Chiesa tenerezza e coraggio. Lacrime e sorrisi.

Rendila spiaggia dolcissima per chi è solo e triste e povero.

Disperdi la cenere dei suoi peccati.

Fa’ un rogo delle sue cupidigie.

E quando, delusa dei suoi amanti,

tornerà stanca e pentita a Te,

coperta di fango e di polvere dopo tanto camminare,

credile se ti chiede perdono. Non la rimproverare.

Ma ungi teneramente le membra

di questa sposa di Cristo con le fragranze

del tuo profumo e con l’olio di letizia.

E poi introducila, divenuta bellissima

senza macchie e senza rughe,

all’incontro con Lui

perché possa guardarlo negli occhi senza arrossire,

e possa dirgli finalmente: “Sposo mio” (Don Tonino Bello)

 

 

PARTE II
Rallegrarsi e lodare

Guida

Dal Vangelo secondo Matteo (11,25-30)

25In quel tempo Gesù disse: "Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26 Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. 28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29 Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita . 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero".

 

Guida

la “preghiera” di Madeleine Delbrél

 

Poiché le parole

non sono fatte per rimanere inerti nei nostri libri,

ma per prenderci e correre il mondo in noi,

lascia, o Signore,

che di quella lezione di felicità,

di quel fuoco di gioia che accendesti un giorno sul monte,

alcune scintille ci tocchino, ci mordano,

c'investano, ci invadano.

Fa' che da essi penetrati

come “faville nelle stoppie”

noi corriamo le strade di città

accompagnando l'onda delle folle

contagiosi di beatitudine, contagiosi di gioia.

Perché ne abbiamo veramente abbastanza

di tutti i banditori di cattive notizie, di tristi notizie:

essi fan talmente rumore

che la tua parola non risuona più.

Fa' esplodere nel loro frastuono

il nostro silenzio che palpita del tuo messaggio (Madeleine Delbrêl)

 

 

III PARTE
Uscire e consolare

Guida

Dal Vangelo secondo Marco (1, 32-39)

Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Gesù abbandona in segreto Cafarnao e percorre la Galilea. Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: « Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!» E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni .

 

Guida

preghiera di S. Teresa di Gesù Bambino e del Sacro Volto

 

Signore, lo splendore della tua luce ha illuminato il mio cuore.

Ti chiedo perdono

per i miei fratelli peccatori.

Accetto di mangiare del pane della sofferenza fino a quando tu vorrai.

Non voglio alzarmi da questa tavola colma di amarezza,

alla quale siedono i peccatori,

prima del giorno che tu hai stabilito...

A nome mio e dei miei fratelli, ti ripeto: «Abbi pietà di noi, Signore,

perché siamo peccatori».

Signore, ti prego, liberaci dal peccato e rendici giusti e santi davanti a te.

Gesù, se è necessario che la tavola che i peccatori hanno sporcato

sia purificata da un'anima che ti ama,

accetto di mangiare sola il pane della prova

fino a quando ti piacerà di introdurmi

nel tuo regno luminoso.

La sola grazia che ti chiedo è di non offenderti mai...

Signore, tu lo sai, non ho altri tesori

se non le anime che a te è piaciuto unire alla mia (S. Teresa di Lisieux).

 

Guida

O Signore,

fa' che il nostro ANDARE,

inviati dal tuo Amore,

non sia la fuga scomposta

di chi si allontana da Te,

non sia la corsa arrogante

di chi vuole primeggiare

e lascia gli altri dietro a sé,

non sia nemmeno il passo stanco

di chi ha rinunciato

ed ha respinto la missione...

Spirito che con la tua forza

ci fai USCIRE verso il mondo,

fa' che la nostra presunzione

non travisi mai

il tuo annuncio di Salvezza che è per ogni uomo,

fa' che il nostro egoismo

non rallenti la corsa

della tua Misericordia,

fa' che il nostro giudizio

non allontani il ritorno a Te

di nessun fratello.

O Dio, ti chiediamo di DONARCI

il cammino sicuro di chi,

come i profeti,

è sospinto e sorretto

dalla tua Parola,

l'incedere ardito di chi,

come Maria,

va in fretta verso la montagna,

il passo fraterno del pellegrino che,

con donne e uomini

di buona volontà,

giunge alla meta

della tua casa accogliente.

AMEN

Ultima modifica il Lunedì, 13 Luglio 2015 08:38
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