La missione in cui crediamo
Crediamo nella missione di Gesù.
Crediamo nella missione della Chiesa.
Crediamo nella missione che annuncia Gesù e il suo Vangelo
e non propone l'esperienza di fede occidentale come l'unica possibile.
Crediamo nella missione che raggiunge tutto l'uomo
e si fa carico delle speranze sociali, economiche, politiche dei popoli.
Crediamo nella missione che sta dalla parte dei poveri
e non ha paura di denunciare gli abusi dei potenti sulla terra.
Crediamo nella missione che è attenta e informa sulle reali cause
che generano la povertà nel sud del mondo.
Crediamo nella missione
che non mostra immagini di bambini logori e affamati
allo scopo di riempire la cassetta delle offerte,
ma è attenta a non calpestare la dignità delle persone.
Crediamo nella missione che è solidarietà e scambio,
e non può essere mai vissuta "a senso unico".
Crediamo nella missione che rifiuta il paternalismo e l'assistenzialismo,
per costruire con le persone.
Crediamo nella missione che dura dodici mesi l'anno,
e non si compiace di essere "caritatevole" solo nel mese di ottobre.
Crediamo nella missione che coinvolge tutta la nostra esperienza umana e cristiana,
e non diventa una gara per stabilire "quale parrocchia ha raccolto di più".
Crediamo nella missione
che annuncia la vita, propone la speranza, lotta con i deboli, conforta gli emarginati.
Crediamo nella missione di Gesù.
PPOOMM
Preghiera del missionario
Signore Gesù:
tu mi chiami per nome
e mi invii a lavorare su questa terra.
Rendimi fratello universale,
con un cuore aperto a tutto il mondo.
Rendimi capace di trasmettere
La Buona Novella del tuo Regno.
Fammi essere aperto
Alle chiamate degli altri e vicino ai loro problemi.
Concedimi la tua pace,
indicami le vie della pace,
affinché possa annunciarla desiderarla
e realizzarla sempre.
Mantienimi unito a Te,
Signore della Missione.
Chiamato ad annunciare
Chiamato ad annunciare la tua Parola,
aiutami Signore, a vivere di Te,
e a essere strumento della tua pace.
Toccami il cuore e rendimi trasparente la vita,
perché le parole, quando veicolano la tua,
non suonino false sulle mie labbra.
Esercita su di me un fascino così potente,
che io abbia a pensare come Te,
ad amare la gente come Te,
a giudicare la storia come Te.
Concedimi il gaudio di lavorare in comunione
ed inondami di tristezza ogni qualvolta che,
isolandomi dagli altri,
pretendo di fare la mia corsa da solo.
Infondi in me una grande passione per la Verità,
e impediscimi di parlare in tuo nome
se prima non ti ho consultato con lo studio
e non ho tribolato nella ricerca.
Salvami dalla presunzione di sapere tutto.
Dall’arroganza di chi non ammette dubbi.
Dalla durezza di chi non tollera ritardi.
Dal rigore di chi non perdona debolezze.
Dall’ipocrisia di chi salva i principi e uccide le persone.
Trasportami, dal Tabor della contemplazione,
alla pianura dell’impegno quotidiano.
E se l’azione inaridirà la mia vita,
riconducimi sulla montagna del silenzio.
Dalle alture scoprirò i segreti della “contemplatività”,
e il mio sguardo missionario arriverà più facilmente
agli estremi confini della terra.
don Tonino Bello