“Farei torto a voi coll'invitarvi a fare bene la novena in preparazione alla Festa della Consolata, e così ad indicarvi come dovete farla. Basta sapere che ci avviciniamo a festeggiare la nostra cara Mamma per dire tutto. Non è infatti la SS. Vergine sotto il bel titolo di Consolata la nostra Madre, e noi i suoi figli? Sì, Madre nostra tenerissima, che ci ama come la pupilla de' suoi occhi, che ideò il nostro Istituto, lo sostenne in questi anni spiritualmente e materialmente, sia qui in Casa-Madre come in Africa, ed è sempre pronta a tutti i nostri bisogni, per cui io posso dormire i sonni tranquilli...
Quasi le facciamo torto a rivolgerle quelle parole: Monstra Te esse Matrem; Essa piuttosto potrà rivolgere a noi: monstra te esse filium. Siamo figli della Consolata, e figli prediletti, ma praticamente ci dimostriamo sempre tali, con invocarla sovente, con onorarla in tanti modi possibili, e con ricorrere a Lei colla confidenza di figli tenerissimi.
Procuriamo di ascoltarne i comandi ed anche i desiderii, che sono di farci buoni e santi. Ecco senza dirvi di più come dobbiamo regolarci in questa Novena. Nel bel dì della Solennità di questa nostra Mamma, verrete a portarle il mazzo degli atti di ossequio e virtù esercitati nella Novena. Felici se avrete un gran mazzo e di fiori preziosi; io assisterò a questa presentazione, e chissà se la cara Madonna non me li mostrerà, e mi farà vedere il mazzo di ciascuno...” (Giuseppe Allamano, Conferenze II, 307)
NOVENA DELLA CONSOLATA del Beato Giuseppe Allamano