Preghiera per il digiuno
Fa’ digiunare il nostro cuore:
che sappia rinunciare a tutto quello che l’allontana
dal tuo amore, Signore, e che si unisca a te
più esclusivamente e più sinceramente.
Fa’ digiunare il nostro orgoglio,
tutte le nostre pretese, le nostre rivendicazioni,
rendendoci più umili e infondendo in noi
come unica ambizione, quella di servirti.
Fa’ digiunare le nostre passioni,
la nostra fame di piacere, la nostra sete di ricchezza,
il possesso avido e l’azione violenta;
che nostro solo desiderio sia di piacerti in tutto.
Fa’ digiunare il nostro io,
troppo centrato su se stesso, egoista indurito,
che vuol trarre solo il suo vantaggio:
che sappia dimenticarsi, nascondersi, donarsi.
Fa’ digiunare la nostra lingua,
spesso troppo agitata, troppo rapida nelle sue repliche,
severa nei giudizi, offensiva o sprezzante:
fa’ che esprima solo stima e bontà.
Che il digiuno dell’anima,
con tutti i nostri sforzi per migliorarci,
possa salire verso di te come offerta gradita,
meritarci una gioia più pura, più profonda.
Preludio di morte
Ormai si sente, Signore,
che la tristezza pervade il tono della tua voce.
Molta gente si accalca intorno a te,
vuole vederti, conoscerti, toccarti.
Persino i Greci,
simbolo della Chiesa nuova,
si fanno avanti.
Ma tu sai che tutto ciò
è il prologo della tua fine.
Eppure le tue parole
non mancano neppure ora di istruirci.
Stai per morire
e ci insegni a pregare.
Stai per essere condannato
e ci ricordi l'obbedienza.
Stai per essere tradito
e ci compatisci.
Stai per morire
e ci spieghi che se il chicco
non cade e non muore
non produce frutto, nuova vita.
Per noi, Signore, tu lo sai,
è difficile sopportare il dolore,
la sofferenza.
Aiutaci a ricordare
che solo donando si ama
e solo morendo si perdona.