Veglia  Missionaria D’ottobre

Pubblicato in Preghiera missionaria

CANTO INGRESSO

Celebrante: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Assemblea: Amen.

Celebrante: Cari fratelli e sorelle, benvenuti. In questa veglia vogliamo far nostro e rinnovare il compito cui ci chiama il tema della Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno: nel nome della Misericordia, annunciare Cristo al mondo. E’ questa la Missione: chi fa esperienza del Padre Buono può veramente narrarlo alle genti, per condividerne la tenerezza.

La Guida introduce i presenti al primo gesto della preghiera:  una breve processione verso una porta costruita con cartone o altro materiale, predisposta di fronte all’altare. Attraversandola si deporranno in un cesto delle bandierine di tutti i Paesi del mondo, precedentemente distribuite. Accanto a questa, un mappamondo e candele colorate dei cinque colori dei continenti.

Guida: In quest’anno giubilare, siamo invitati a metterci in cammino verso la Misericordia. Prendiamo parte alla processione verso la Porta, vicino l’altare; attraversiamola e deponiamo le bandierine dei Paesi, come offerta di tutto il mondo al Dio Misericordioso.

Mentre si leggono passaggi tratti dall’Evangelii gaudium, intervallati da un canone, si snoda la processione che, se si prolunga oltre la lettura, viene accompagnata da ulteriori canti:


Guida:
Ascoltiamo le parole di papa Francesco che ci esorta a riscoprire la nostra vocazione missionaria.

Lettore 1: La Chiesa “in uscita” è la comunità di discepoli missionari, che sa fare il primo passo, sa prendere l’iniziativa senza paura, andare incontro, cercare i lontani e arrivare agli incroci delle strade per invitare gli esclusi. Vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia, frutto dell’aver sperimentato l’infinita misericordia del Padre e la sua forza diffusiva


Canone

Lettore 2: Gesù ha lavato i piedi ai suoi discepoli. Il Signore si coinvolge e coinvolge i suoi, mettendosi in ginocchio davanti agli altri per lavarli. Ma subito dopo dice ai discepoli: «Sarete beati se farete questo» (Gv 13,17). La comunità evangelizzatrice si mette mediante opere e gesti nella vita quotidiana degli altri, accorcia le distanze, si abbassa fino all’umiliazione se è necessario, e assume la vita umana, toccando la carne sofferente di Cristo nel popolo.

Canone

Lettore 3:  L’evangelizzazione usa molta pazienza, ed evita di non tenere conto dei limiti. Fedele al dono del Signore, sa anche “fruttificare”. La comunità evangelizzatrice è sempre attenta ai frutti, perché il Signore la vuole feconda. Si prende cura del grano e non perde la pace a causa della zizzania. Il seminatore, quando vede spuntare la zizzania in mezzo al grano, non ha reazioni lamentose né allarmiste. Trova il modo per far sì che la Parola si incarni in

una situazione concreta e dia frutti di vita nuova, benché apparentemente siano imperfetti o incompiuti.

Canone

Lettore  4: Il discepolo sa offrire la vita intera e giocarla fino al martirio come testimonianza di Gesù Cristo, però il suo sogno non è riempirsi di nemici, ma piuttosto che la Parola venga accolta e manifesti la sua potenza liberatrice e rinnovatrice.

Canone

Lettore 5: Infine, la comunità evangelizzatrice gioiosa sa sempre “festeggiare”. Celebra e festeggia ogni piccola vittoria, ogni passo avanti nell’evangelizzazione. L’evangelizzazione gioiosa si fa bellezza nella Liturgia in mezzo all’esigenza quotidiana di far progredire il bene. La Chiesa evangelizza e si evangelizza con la bellezza della Liturgia, la quale è anche celebrazione dell’attività evangelizzatrice e fonte di un rinnovato impulso a donarsi.


LITURGIA DELLA PAROLA


Celebrante:
 Signore Gesù, che hai detto “ siate misericordiosi come il Padre”, facci capire che nel tuo Regno, presente in mezzo a noi, non ci sono gradi o privilegi, ma che tutti  siamo in cammino con Te, nostro Pastore e Amico, per raggiungere gli angoli del mondo, specialmente dove c’è oppressione, fame, violenza,

ingiustizie, miseria, abbandono, emarginazione, solitudine….e anche in mezzo alle nostre società con tutti i loro drammi, per portare, con le parole e con la vita, la BELLA NOTIZIA che ci salva e per la quale Tu hai dato la vita. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Canto: Alleluia


Dal Vangelo secondo Luca    
Lc 6, 27-36

 

Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l'altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica.  Da' a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro.  Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell'Altissimo, perché egli è benevolo verso gli

ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

BREVE OMELIA

Celebrante: Il punto d’arrivo della nostra testimonianza  a Cristo, Volto di Misericordia del Padre, è la professione di fede. In essa dichiariamo pubblicamente di credere nel suo Amore: adesso non possiamo più “nasconderci”, ma siamo chiamati ad uscire e a  metterci al servizio degli altri.

 

PROFESSIONE DI FEDE

 

Credo in un solo Dio. Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo.
Unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli:

Dio da Dio, Luce da Luce. Dio vero da Dio vero.

Generalo, non creato, della stessa sostanza del Padre;

per mezzo di Lui tutte le cose sono state create.

Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo
si e incarnato nel seno della Vergine Maria e si e fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato. morì e fu sepolto. Il terzo giorno e risuscitato, secondo le Scritture,
è salito al cielo, siede alla destra del Padre.

E di nuovo verrà, nella gloria per giudicare i vivi e i morti e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo, che e Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre e il Figlio è adoralo e glorificato e ha parlalo per mezzo dei profeti

Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati.

Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà, Amen.

 

 

Celebrante:  Il Signore possa essere Via, Verità e Vita di

ciascuno di noi cristiani. E che nel Battesimo possiamo

impegnarci a essere testimoni del Vangelo di Gesù Cristo, nostro Signore.

 

Assemblea: Amen.

 

Si viene aspersi con l’acqua benedetta in ricordo del Battesimo, mentre si esegue un canto adatto, di tono pasquale.

TESTIMONI DELLA MISERICORDIA

 

Guida: L’esperienza di Dio ci rende donne e uomini nuovi.

In questo secondo momento vogliamo metterci in ascolto

dell’esperienza dei nostri missionari per apprendere cosa

significhi essere testimoni di Dio in un’altra realtà, diversa

dalla nostra.

 

TESTIMONIANZA/E  MISSIONARIA/E

Si è missionari quando si annuncia Cristo e il suo Vangelo nelle situazioni di vita. E  la testimonianza diventa impegno di tutti i cristiani. Possiamo presentarne dal vivo, una o più di una, purché inerenti e non unicamente centrate sulle opere realizzate.

Qualora non siano presenti missionari rientrati, è possibile proporre testimonianze di giovani o di altri operatori che abbiano avuto esperienze significative di impegno missionario o di accoglienza di migranti fattivamente integrati nelle locali comunità cristiane, ad esempio, perché presenti in Italia per lavoro o per studio. Oppure testimonianze di religiosi o laici stranieri che lavorano a livello diocesano.


Al termine della/e testimonianza/e è bene avere alcuni momenti di silenzio e riflessione personale. Segue il rito del mandato missionario.


Qualora ci fossero missionari partenti:

Celebrante: Accogliamo ora i missionari che la nostra Chiesa è felice di inviare sulle strade del mondo.

Padre di Misericordia,
ti affidiamo questi nostri fratelli e sorelle,
perché siano nel mondo
portatori della luce e della gioia di Cristo Risorto

Vengono chiamati uno ad uno per nome, citando la destinazione

Carissimi, oggi, il Signore vi invia e vi ripete con forza:

andate in tutto il mondo, annunciate il mio Vangelo ad

ogni creatura. La Chiesa missionaria, unita a Cristo, vi

accompagna e vi  benedice.

 

CANTO D’INVIO

Durante il canto, il celebrante consegna ai missionari partenti il crocifisso e/o il vangelo.

Al termine si continua la preghiera con le invocazioni seguenti.

 

Qualora non ci fossero missionari partenti:

INVOCAZIONI

  

Celebrante:  Come testimoni dell’Amore del Padre, siamo chiamati ad annunciare a tutto il mondo il dono di Salvezza. Preghiamo ora per ciascuno dei cinque continenti. Ad ogni invocazione, ripetiamo insieme: Ascoltaci, o Signore

 

Vengono portati all’altare, deposti in un’apposita scatola sotto la porta, vicino agli altri oggetti, cinque cartoncini colorati ad indicare i cinque continenti.

 

Lettore 1: Il colore rosso è per il continente americano, che ebbe, come primi abitanti, i pellirossa. Un continente dove i grattacieli dicono l’ingegno dell’uomo, dove la libertà troneggia sulle rive dell’oceano, dove la tecnologia è più avanzata, dove la sedia elettrica uccide le persone, dove i bambini vivono e dormono sulla strada, dove nel fango delle favelas prolifera la disperazione del mondo.

 

Ricordati dell’ America, o Signore, perché il paese delle grandi contraddizioni cammini nella fraternità, perché i diritti che si proclamano siano davvero rispettati, perché i bambini non siano costretti dalla povertà a scegliere la strada, per questo ti preghiamo

 

Assemblea: Ascoltaci, o Signore

 

Lettore 2: Il colore verde è per l’Africa, in quanto ricorda le sue verdi foreste ed è il colore sacro ai musulmani.

Un continente dove la vita esplode in tutte le sue meraviglie, dove si compiono gli attentati più orribili: guerre fra tribù che insanguinano la terra, la distruzione della natura che produce la fame, povertà che uccide vite umane, malattie  e aids che spopolano i villaggi.


Ricordati dell’ Africa, o Signore, perché i bambini africani abbiano cibo, medicine e scuola, perché agli adulti non manchi il lavoro e la speranza, perché finisca il commercio delle armi e l’arruolamento dei bambini, per questo ti preghiamo

 

Assemblea: Ascoltaci, o Signore

 

Lettore 3: Il colore giallo è per l’Asia, la terra del Sol levante, la culla della civiltà. Un continente dove nasce l’alba del mondo, dove i grandi fiumi lo irrigano e lo fecondano, dove i terremoti e le inondazioni devastano interi paesi, milioni di bambini non hanno una casa che li accoglie, la donna non conta proprio niente e l’accattonaggio è il mestiere più diffuso.

 

Ricordati dell’Asia, o Signore, perché i bambini rimasti orfani dei tanti terremoti abbiano una famiglia, perché i profughi di tutte le guerre trovino accoglienza, perché i bambini siano liberati dalla schiavitù e dallo sfruttamento, per questo ti preghiamo

 

Assemblea: Ascoltaci, o Signore

 

Lettore 4: Il colore azzurro richiama l’Oceania e le innumerevoli isole sparse nelle azzurre acque di questo continente.

Un continente dove ogni isola custodisce i propri tesori di sapienza, dove i bambini sono vestiti di sole e tatuaggi fantasiosi, dove la gente non conosce Dio ed è isolata dal resto del mondo, dove ci sono nazionalismi esasperati e dove si combattono guerre di religione.


Ricordati dell’Oceania, o Signore, perché possa trovare un’identità cristiana, perché, nonostante la diversità di lingue e costumi, i popoli possano trovare segni di unità, per questo ti preghiamo

 

Assemblea: Ascoltaci, o Signore

 

Lettore 5: Il colore bianco è per l’Europa e per il Papa, un continente vecchio come un albero secolare che ha sparso i suoi frutti in tutto il mondo, un continente di grandi navigatori e missionari che hanno portato il Vangelo di Gesù a tutte le genti, un continente dove i bambini sono ricchi e soli, dove si fabbricano armi micidiali, dove i cibi sono contaminati, dove il progresso sembra impazzito.

 

Ricordati, o Signore, dell’Europa per i tanti missionari europei sparsi nel mondo, perché la fede della gente non si spenga mai, per questo ti preghiamo

 Assemblea: Ascoltaci, o Signore

SILENZIO DI MEDITAZIONE

Padre Nostro…

BENEDIZIONE

CANTO FINALE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tratto da: L’Animatore Missionario 2/3, 2016

Si ringrazia Don Francesco Martino
e il Centro Missionario Diocesano di Aversa
.

Ultima modifica il Domenica, 23 Ottobre 2016 19:42
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