Piccoli e disposti alla conversione

Piccoli e disposti alla conversione Foto JC Patías
Pubblicato in Preghiera missionaria
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Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. 

Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betania, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. (Gv 1,6-8.19-28)

RIFLETTI

1- Questa pagina del Vangelo secondo Giovanni riprende la figura di Giovanni Battista. Nel Quarto Vangelo il Battista è presentato come il modello del «testimone» (martys), inviato da Dio nel mondo per «rendere testimonianza del Cristo». Nei primi versetti (vv. 6-8) il Battista è collocato nel grande prologo del Vangelo. Egli viene nel mondo con una missione: «dare testimonianza alla Luce». Il ruolo testimoniale di Giovanni rispetto alla «luce vera», il Cristo, viene illustrato nel suo duplice risvolto: quello negativo, «non era lui la luce», e quello positivo, «per rendere testimonianza alla luce». La finalità di questa testimonianza è la fede. 

2- Il tempo di Avvento è «tempo di fede». Tutti sono chiamati a camminare nella luce della fede e a spalancare il cuore all’appello di Dio. L’opportunità di tale annuncio si traduce in un dialogo di libertà tra Dio e ogni uomo che è nel «mondo». Nella Terza Domenica di Avvento siamo chiamati a gioire (Gaudete) e a vivere nella condivisione e nella speranza. Dio non ha abbandonato il suo popolo, ma gli viene incontro con segni e prodigi, affinché si converta a Lui.

3- Al contrario di quei giudei che hanno paura di confessare apertamente Gesù come Cristo, Giovanni dichiara senza paura la sua identità: «Io non sono il Cristo», l'unico vero Messia è un altro. A conferma di questa chiara presa di posizione stanno le altre due risposte sempre più stringate. Alle domande incalzanti degli emissari di Gerusalemme Giovanni rifiuta di identificarsi con le altre figure messianiche: Elia e il profeta. Sollecitato dall'insistenza degli interroganti, egli dà la sua prima risposta positiva: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: spianate la via al Signore, come disse il profeta Isaia». Questo è il messaggio che Giovanni invia ai Giudei di Gerusalemme preoccupati di sapere qualche cosa sulla sua identità. Egli rende presente la voce profetica di Isaia che invita a raddrizzare le strade del Signore. Il Battista è anzitutto un uomo di fede e la forza della sua testimonianza è rappresentata dalla solidità della sua fede. Nel rapido dialogo con i farisei inviati da Gerusalemme, Giovanni confessa la sua fede in «Colui che p più grande e che sta per arrivare». Giovanni non teme di riconoscersi «piccolo» di fronte a Gesù. La fede del Battista diventa modello di vita per i credenti.

4- Nella citazione di Is 40,3 il Battista vuole porre l’accento sul dinamismo della «preparazione» che consiste nel «rendere diritta la via del Signore». Ogni credente (sia di provenienza giudaica che pagana) deve accettare di cambiare la sua strada («ritornare» sulla strada del Signore). Questo processo consiste nella conversione del cuore. Il cammino dell’esodo è un percorso di conversione piena e totale a Dio. Egli non ci lascia soli, ma ci accompagna in questo percorso.

5- Il motivo del Battesimo è strettamente unito alla testimonianza. Mentre il Battesimo di Giovanni ha come simbolo l’acqua della purificazione dei peccati, il battesimo che Gesù porterà ha come dono lo Spirito Santo. Riscoprire il valore del proprio Battesimo è il primo importante compito che ci viene affidato in questo cammino di Avvento.

DOMANDE

Testimoniare la «luce»  in un mondo di tenebra  e di ambiguità: come è possibile? Chi sono oggi i «Giovanni Battista» che portano con coraggio l’annuncio della Conversione? Sai riconoscere il posto della tua vita nel progetto di Dio? Sei consapevole dei tuoi limiti? Il Battista ha saputo confessare la sua fede: quali sono le certezze di fede e quali i dubbi che provi? La virtù dell’«umiltà» è importante nelle relazioni con Dio e con il prossimo: perché?

PREGA

Con il Salmo 112. E’ il tempo di aprire il cuore al Signore che viene, seguendo l’esempio dell’uomo retto. La sua testimonianza ci permette di vivere nella luce.

Beato l’uomo che teme il Signore  e nei suoi precetti trova grande gioia. Potente sulla terra sarà la sua stirpe, la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.  Prosperità e ricchezza nella sua casa, la sua  giustizia rimane per sempre.  Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:  misericordioso, pietoso e giusto. 

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