FA CHE VEDIAMO LA LUCE DEL TUO VOLTO

Pubblicato in Preghiera missionaria

CANTO: SOLO DIO BASTA

Niente dl turbi niente ti spaventi: chi ha Dio niente gli manca.

Niente ti turbi, niente ti spaventi: solo Dio basta.

 

Guida:(Segno della Croce) Il Signore è la luce che illumina il mondo. Egli è la nostra speranza. Con la sua morte in Croce ci ha salvati assicurandoci la vita eterna. I lumini accesi e disposti a forma di croce ci ricordano questa realtà e ci uniscono a tutti i nostri cari ai quali dedichiamo questa Veglia di preghiera in segno della nostra gratitudine e riconoscenza.

           

I° PARTE: LA MORTE, COMUNE EREDITA' DI TUTTI GU UOMINI

 

1° LETTORE: La morte è una realtà che irrompe nella vita la sconvolge e le getta sopra un'ombra di fragilità. Chi non ascolta la lezione della morte, vive nella illusione. Preghiamo il Signorestasera che ci renda capaci di non soffocare gli interrogativi che ci pone la realtà della morte.

 

PREGHIERA LITANICA: Rit.: Fa che vediamo, Signore la luce del tuo volto.

  • Quando il dolore ci opprime ... Rit.
  • Quando non sappiamo trovare la speranza ... Rit.
  • Quando ci sentiamo lontani da te... Rit.
  • Quando le cose del mondo ci portano su un'altra strada... Rit.
  • Quando il peccato ci toglie la pace... Rit.
  • Quando il dolore per la morte dei nostri cari mette in crisi la nostra fede ... Rit.

 

2° LETTORE: Dal libro della Sapienza 3,1-9

 

SALMO 28 (27) 31 (30) (a cori alterni)

1.A te grido, Signore;/ non restare in silenzio, mio Dio,! perché, se tu non mi parli,/

io sono come chi scende nella fossa.

2. Ascolta la voce della mia supplica,/ quando ti grido aiuto,!

quando alzo le mie mani/ verso il tuo santo tempio.

1..Non travolgermi con gli empi,/ con quelli che operano il male./

Parlano di pace al loro prossimo, ma hanno la malizia nei cuore.

2. Porgi a me l'orecchio,/ vieni presto a liberarmi./

Sii per me la rupe che mi accoglie/ la cinta di riparo che mi salva.

1.Tu sei la mia roccia e il mio baluardo,/ per il tuo nome dirigi i miei passi.

2.Abbi pietà di me, Signore, sono nell'affanno;/

 per il pianto si struggono i miei occhi,! la mia anima e le mie viscere.

1.Si consuma nel dolore la ria vita,! I miei anni passano nel gemito;/

inaridisce per la pena il mio vigore,/ si dissolvono tutte le mie ossa.

2. Ma lo confido In Te, Signore;/ dico: "Tu sei il mio Dio,/

nelle tue mani sono i miei giorni"./

1. Liberami dalla mano dei miei nemici, dalla stretta dei miei persecutori:/

 fai splendere il tuo volto sul tuo servo,/ salvami per la tua misericordia.

 

 

 

 

2° PARTE: IN TE SIGNORE NOI CONFIDIAMO

GUIDA: La morte è incomprensibile senza la fede in Dio della vita. Noi crediamo e confidiamo nel Signore. Crediamo che Dio Padre per mezzo di Cristo Risorto condurrà in cielo le anime dei giusti e li farà partecipi della sua gloria.

 

2° LETTORE: Lc  8,40 -55

 

CANTO: SCUSA SIGNORE

Scusa, Signore, se bussiamo alla porta del tuo cuore ...  siamo noi! Scusa, Signore, se chiediamo mendicanti dell'amore, un ristoro da te.

Rit. Così la foglia/ quando è stanca cade giù ... ma poi la terra ha una vita sempre in più ... così la gente quando è stanca vuole te ... e tu, Signore, hai una vita sempre in più/ sempre In più!

Scusa, Signore, se entriamo nella reggia della luce ... siamo noi! Scusa, Signore, se sediamo alla mensa del tuo corpo, per saziarci di te.

Scusa, Signore, quando usciamo dalla strada del tuo amore ... Siamo noi! Scusa, Signore, se ci vedi solo all'ora dei perdono, ritornare da te. Rit.

 

SALMO 71

 

Tutti: In te Signore noi confidiamo

Sono parso a molti quasi un prodigio:/ eri tu il mio rifugio sicuro. Delia tua lode è piena la mia bocca, della tua gloria, tutto il giorno. Rit.

In Te mi rifugio, Signore ch' io non resti confuso in eterno. Liberami, difendimi per la tua giustizia porgimi ascolto e salvami. Rit.

Sii per me rupe di difesa,! baluardo inaccessibile  poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza. Mio Dio, salvami dalle mani dell' empio;  dalle mani dell'iniquo e dell' oppressore.  Rit.

Sei Tu, Signore la mia speranza, la mia fiducia fin dalla mia giovinezza. Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,  dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno; a te la mia lode senza fine. Rit.

Tu mi hai Istruito, o Dio, fin dalla giovinezza  e ancora oggi proclamo I tuoi prodigi. E ora, nella vecchiaia e nelle canizie! Dio, non abbandonarmi, finché io annunzi la tua potenza  a tutte le generazioni le tue meraviglie. Rit.

La tua giustizia, Dio, è alta come il cielo, tu hai fatto cose grandi: chi è come te, o Dio? Mi darai ancora vita tornerai a consolarmi. Rit.

Allora ti renderò grazie sull'arpa,  per la tua fedeltà, o mio Dio; Ti canterò sulla cetra, o Santo d'Israele. Rit.

Cantando le tue lodi ,esulteranno le mie labbra e la mia vita, che tu hai riscattato. Rit.

Tutti: Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen

 

Guida: O Dio, tu sei Il Dio vivente. Cristo tuo Figlio ha vinto la morte ed il peccato. Con la sua Resurrezione ci ha donato la pienezza di vita. Concedi a noi di sapere perdere la vita come Lui, per ritrovarla nuova e senza fine. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

 

 

“Laudato sie, mi signore,

per sora nostra morte corporale,

da la quale nullu homo vivente po skappare.

Guai a quelli ke morranno ne la peccata mortali.!

Beati quelli ke trovarà ne le tue santissime volutati,

ka la morte seconda nol farrà male.”

 

Narra la Vita secunda del Celano che Francesco, prossimo alla morte, invitava i compagni dilettis­simi a lodare con lui il Cristo... Chiamava pur tutte le creature a lodare Dio... perfino la morte, a tutti terribile e dolorosa, esortava alla lode, e, correndole lieto incontro, l'accoglieva come un ospite gradito: «Ben venga - diceva - la mia sorella morte».

La canzone a sorella morte è il canto di France­sco nell'incontro e nell'accoglienza gioiosa della propria morte.

Ecco il progresso dell'uomo, che trasforma in canto di lode e di gioia quella paura e quell'an­goscia di fronte al suo destino di morte. Che annulla il senso della vita dell'uomo. Ci si guardi dal relegare il canto di lode della morte, come un sogno poetico di Francesco! Lo impedisce l'improvvisa angosciosa esclamazione che esprime la disperazione del morire: «Guai a quelli ke morranno ne la peccata mortali»! Di­sperazione che Francesco aveva già duramente descritto nella Lettera a tutti i fedeli, parlando della morte amara di chi muore nel peccato: «Tutti i talenti, il potere, la scienza e la sapienza che egli credeva di possedere, gli verranno tolti». Questa morte, nota Francesco, causa «tanta an­gustia e strazio, quanto nessuno può sapere». Per capire la canzone della morte che esprime

l'esperienza di una vita piena di senso, dobbiamo soffermarci a riflettere sulla risposta di France­sco alla domanda sull'essenza del primo peccato dell'uomo, e di tutti i peccati. E la risposta è questa, nel suo nucleo: disobbedendo a Dio, l'uomo ha voluto farsi dio di se stesso, appro­priandosi di tutto il mondo, facendosi egli stesso volontà di potenza, principio del bene e del male. Per questo peccato, gli fu comminata la sentenza di morte; con la morte gli viene tolto il potere, la scienza e la sapienza e tutta la forza egocentrica. E la totale devastazione del suo possesso. È il nulla di se stesso come dio. Di qui la paura e l'angoscia di fronte alla morte. ma, allora, che ne è dell'inno di lode «per Bo­ra morte corporale»? Si noti bene l'aggettivo «corporale».

Si è soliti ritenere la morte corporale come la morte in assoluto. Francesco invece distingue la «morte corporale» dalla «morte secunda». È la morte secunda che va temuta, quale male as­soluto che strazia lo spirito dell'uomo, privando­lo del «Regno» cui l'ha destinato l'Altissimo, on­nipotente, bon Signore e che l'uomo nella sua ri­bellione alla «santissima volontà» di Dio, ne fa il suo regno di perenne disperazione. Laudato sie mi signore per sora nostra morte cor­porale... Ben venga la mia sorella morte! È la so­rella che accompagna l'uomo a prendere posses­so di quel «Regno» preparato per lui, ed «essere incoronato» dal «Tu altissimo». È la sorella che arreca all'uomo la suprema beatitudine. All’uomo che riconosce il suo creatore e accoglie in se stesso la “santissima volontà” del “Tu Altissimo, onnipotente e buono”.

 

Tutti: O Signore, Ti rendiamo grazie, per i milioni di uomini, che ci hanno preceduto sulla terra. Tutti collaborarono con Te, chi in modo umile e nascosto, chi in modo più visibile. alla crescita dell'uomo, nei vari campi. Cristo, uomo tra gli uomini, ha assunto e salvato, la loro vita il loro sacrificio, le loro conquiste. Ti rendiamo grazie, per coloro che in tutta la storia della salvezza, risposero "si" al tuo appello  e ci hanno trasmesso la tua parola e la fede. Ti domandiamo perdono, per coloro che diffusero il male nel mondo. Noi speriamo che la tua bontà li abbia convertiti e salvati. Raccomandiamo infine alla tua misericordia le anime di tutti i nostri cari: genitori, parenti, amici, consorelle dell’intera Congregazione e tutti coloro che abbiamo conosciuto e che ci hanno fatto del bene. Ti raccomandiamo inoltre tutte le anime dimenticate. Fa che con l'aiuto della tua grazia un giorno possano godere della pienezza di vita per Cristo nostro Signore. Amen.

 

30 PARTE: GESU' TU SEI LA NOSTRA VITA

GUIDA: Cristo ha vinto la morte perché ha vinto il peccato. L'uomo in Cristo diventa vincitore della morte. Questa è la nostra fede, il dono meraviglioso trasmessoci da coloro che ci hanno preceduto. A loro dobbiamo la nostra gratitudine e la nostra riconoscenza. Verso di loro abbiamo una grande responsabilità: accrescere, trasformare e tramandare quello che essi ci hanno lasciato. Affidiamoci a Cristo, Signore della vita che ci guidi verso il banchetto della festa senza fine. Cantiamo insieme il Salmo.

 

SALMO: 23(22)

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce.  Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,  per amore dei suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me.  II tuo bastone e li tuo vincastro  mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi del miei nemici; cospargi di olio il mio capo,  il mio calice trabocca. Felicità e grazia mi saranno compagne/ tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa dei Signore per lunghissimi anni.

 

Guida: Signore tu sei luce del mondo e se tu manchi ... è notte; se tu manchi l'uomo è solo e cammina nel buio. Tu sei la nostra vita: hai subito la morte per donarci la vita. Aiutaci a vivere la nostra vita nella disponibilità a compiere giorno per giorno la volontà dei Padre. Per Cristo nostro Signore. Amen

 

LETTURA:    Lc 12, 22-33

 

PREGHIERA : A  CRISTO  RISORTO

La Tua voce era scomoda, inquietante, insopportabile. "Nessuno ha mai parlato come quest' Uomo!" 1’ avevano detto. E si erano illusi di averla messa a tacere per sempre.

Le Tue mani avevano dispensato doni per tutti, prediligendo i peccatori e i poveri. E si erano illusi di averle fermate per sempre inchiodandole al legno della Croce.

La Tua, era vita prorompente, luce del mondo e forza d'amore. E si erano illusi di averla chiusa per sempre nel sepolcro.

Ma Tu, al terzo giorno ne sei uscito: hai vinto la morte, per Te e per noi! Ed ora, più vivo che mail sei qui, in mezzo a noi, per sempre! Ci parli ancora, ogni giorno, e le Tue, sono parole di vita.

Cammini, compagno di viaggio indispensabile, sulle strade dell'uomo, anche di quello che Ti ignora. Ci nutri dei Tuo Corpo e del Tuo Sangue invitandoci, amici, alla Tua mensa.

Ci raduni, da smarriti, divisi e impotenti a formare il popolo dei redenti, di figli di Dio.

Ci accogli e ci perdoni e per noi, figli prodighi e ingrati, ci assicuri, nella casa del Padre, la festa che non avrà mai fine. Grazie, o Signore, resta con noi, anzi, non permettere mai più che ce ne andiamo! Amen

 

 

BENEDIZIONE FINALE

             

 

Guida: Dio che ha risuscitato Gesù Cristo dai morti ci dia coraggio e forza a credere in Lui oggi e sempre. Amen

Guida: Gesù vincitore della morte ci renda operosi nell'amore e costanti nella speranza. Amen

Guida: Lo Spirito Santo guidi i nostri pensieri e le nostre opere e ci conceda un cuore nuovo capace di risorgere sempre. Amen

Guida:- Il Signore Risorto ci accompagni sulla strada della fede, speranza e carità. Amen

 

CANTO

 

 

 

Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:07
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