VEGLIA NAZIONALE DI PREGHIERA E DI SOLIDARIETÀ

Pubblicato in Preghiera missionaria

Presidente Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Assemblea Amen.

Presidente La pace e la carità da parte di Dio Padre, la grazia del Signore nostro Gesù Cristo e

la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.

Assemblea E con il tuo spirito.

INTRODUZIONE ALLA VEGLIA

 

Il Signore, che ha camminato con gli esuli dell'Esodo in cerca di una terra libera dalla schiavitù, accompagna oggi queste nostre sorelle e questi nostri fratelli che sono nella prova per dare compimento al Suo piano d'amore assieme a loro.

La solidarietà della Chiesa e la vicinanza spirituale verso quanti soffrono sono un segno vivente

della presenza di D io, espressa da laici, religiosi, sacerdoti mediante l'ospitalità e l'ascolto.

«Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero carcerato e siete venuti a trovarmi... In verità vi dico: tutto quello che avrete fatto ad uno di questi miei fratelli più piccoli, lo avete fatto a me» (Mt 25, 35-36.40).

Sono parole di Gesù, sempre esigenti per la nostra fede, che ci permettono di cogliere la “qualità e la quantità” del nostro amore per Lui e per Suoi «fratelli più piccoli». Su queste parole, mai dimenticarlo, saremo giudicati alla fine dei tempi!

 

E’ LORA DELLA PREGHIERA (Benedetto XVI)

Quanti, nel mondo, uomini e donne di buona volontà, sono aperti ai valori religiosi, avvertono quasi inflitte nella propria carne le ferite della guerra: l’angoscia, la solitudine, l’impotenza, il pianto, il dolore, la morte. Forse anche la disperazione.

Ci siamo convinti ancor più fortemente che questi mali sono qualcosa che pesa sulle nostre spalle, che opprime i nostri cuori. Davanti a una simile tragedia non si può restare indifferenti, non si può dormire. Dobbiamo vegliare e pregare come il Signore Gesù nell’Orto degli Ulivi quando portava su di sé tutti i nostri peccati sino a sudare sangue. Cristo è in agonia sino alla fine del mondo, e noi vogliamo accompagnarlo, questa sera, vegliando e pregando.

I conflitti che sorgono intorno a noi, la fame, le privazioni, gli stenti che affliggono e tormentano tanti esseri umani da un capo all’altro del mondo (come qui a Lampedusa), sono una sfida per tutti coloro che si professano seguaci di Cristo. Tante sciagure non sono forse il riflesso di quella lotta che oppone il male al bene, che contrappone ad una società basata sull’egoismo e sulla cupidigia la civiltà dell’amore?

Cristo ci chiama a non lasciarci vincere dal male, ma a vincere con il bene il male, a costruire una
civiltà in cui regni supremo l’amore e che ponga in primo piano il rispetto dell’”altro”.

CANTO

Invocazione dello Spirito Santo

MONIZIONE DEL PRESIDENTE NAZIONALE DEL RNS

PREGHIERA

Mandami qualcuno da amare (Madre Teresa di Calcutta)

Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo;

quando ho sete, mandami qualcuno che ha bisogno di una bevanda;

quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare;

quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare;

quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro;

quando sono povero, guidami da qualcuno nel bisogno;

quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;

quando sono umiliato, fa' che io abbia qualcuno da lodare;

quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare;

quando ho bisogno della comprensione degli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia;

quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi;

quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un'altra persona.

PREGHIERA

Preghiera per i rifugiati (Madre Teresa di Calcutta)

Mio Signore!

Tutta questa gente ha perduto terra e case e molti sono stati privati anche degli affetti più cari.

Dammi forza, Signore,

di intercedere per loro presso il Padre, ma soprattutto di innestare nell'azione la preghiera. Amen.

 

PREGHIERA

Apri i nostri occhi (Madre Teresa di Calcutta)

Apri i nostri occhi, Signore,

perché possiamo vedere Te nei nostri fratelli e sorelle.

Apri le nostre orecchie, Signore,

perché possiamo udire le invocazioni

di chi ha fame, freddo, paura, e di chi è oppresso.

Apri il nostro cuore, Signore,

perché impariamo ad amarci gli uni gli altri come Tu ci ami.

Donaci di nuovo il tuo Spirito,

Signore, perché diventiamo un cuore solo ed un'anima sola,

nel tuo nome. Amen.

CANTO

OLTRE L'EGOISMO INDIFFERENTE

“Sono forse io il custode di mio fratello?”

Dal libro della Genesi (4,1-9)

Adamo conobbe Eva sua moglie, che concepì e partorì Caino e disse: "Ho acquistato un uomo grazie al Signore". Poi partorì ancora Abele, suo fratello. Ora Abele era pastore di greggi, mentre Caino era lavoratore del suolo. Trascorso del tempo, Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore, mentre Abele presentò a sua volta primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, 5ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. 6Il Signore disse allora a Caino: "Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovresti forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai". Caino parlò al fratello Abele. Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. Allora il Signore disse a Caino: "Dov'è Abele, tuo fratello?". Egli rispose: "Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?".

RIFLESSIONE

Il peccato di Caino non è solo quello di avere ucciso il fratello, ma di avere pronunciato quella

terribile frase: “Sono forse io il custode di mio fratello?” che indica tutta la violenza della distanza

tra i due fratelli: Caino ritiene di non avere alcuna responsabilità nei confronti del fratello.

“Solidarietà significa costruire relazioni. La cultura della solidarietà significa uscire dal nostro

microcosmo d’interessi personali che è diventato veramente regola, per abbracciare un universo più

ampio, quello proprio delle nostre relazioni familiari, delle nostre relazioni sociali, delle nostre

relazioni con l’ambiente, delle nostre religioni con ogni uomo, in quanto creature di Dio.

PREGHIERA

Tutto (Michel Quoist)

Questa sera, o Signore, ho paura. Ho paura, perché il tuo Vangelo è tremendo.

 

E' facile sentirlo annunziare, ma è ben difficile viverlo.

Ho paura di sbagliarmi, o Signore.

Ho paura di essere soddisfatto della mia piccola vita discreta;

ho paura di quello che do, che mi nasconde quello che non dono.

Ho paura, o Signore, perché c'è gente più povera di me,

meno istruita di me, meno evoluta,

meno alloggiata, meno riscaldata, meno pagata,

meno nutrita, meno accarezzata, meno amata.

Ho paura, o Signore, perché non faccio abbastanza per loro.

Non faccio tutto per loro. Bisognerebbe che io dessi tutto,

fino a cancellare ogni sofferenza, ogni miseria, ogni peccato dal Mondo.

Allora, o Signore, bisognerebbe che io dessi tutto, tutto il mio tempo.

Bisognerebbe che io dessi la vita.

CANTO

Salmo 107 (106) 1-9

Ant.: “Tu, Signore, sei la nostra salvezza”

Celebrate il Signore perché è buono,

perché eterna è la sua misericordia.

Lo dicano i riscattati del Signore,

che egli liberò dalla mano del nemico

e radunò da tutti i paesi,

dall'oriente e dall'occidente, dal settentrione e dal mezzogiorno.

Ant.: “Tu, Signore, sei la nostra salvezza”

Vagavano nel deserto, nella steppa,

non trovavano il cammino per una città dove abitare.

Erano affamati e assetati,

veniva meno la loro vita.

Nell'angoscia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angustie.

Ant.: “Tu, Signore, sei la nostra salvezza”

Li condusse sulla via retta,

perché camminassero verso una città dove abitare.

Ringrazino il Signore per la sua misericordia,

per i suoi prodigi a favore degli uomini;

poiché saziò il desiderio dell'assetato,

e l'affamato ricolmò di beni.

Ant.: “Tu, Signore, sei la nostra salvezza”

 

PREGHIERA

Credo, spero, amo

Noi crediamo, Signore,

che nonostante tutto,

che prima di tutto,

la vita vincerà per Tuo dono sulla morte,

sullo spirito di morte che aleggia sulla storia

e che si alimenta spesso della menzogna e dell’inganno.

Tu lo hai promesso.

Noi speriamo, Signore,

perché continuiamo a vedere i segni della Tua presenza viva.

perché tu hai promesso e dato inizio ad una nuova umanità.

Noi speriamo,

perché la Tua Parola è sempre vera ed efficace e non delude

Noi amiamo, Signore,

Noi amiamo questo mondo che Tu hai creato e salvato

Noi amiamo questa nostra vita,

amiamo la vita del debole e del povero,

del sofferente e dell’umiliato,

dell’abbandonato, di ogni uomo.

Riconosciamo che solo per il Tuo amore vivono le cose.

Solo con l’amore quel seme di vita nuova

che hai posto nell’uomo

porta il suo frutto in ogni tempo.

PREGHIERA

Dammi la mano (John Henry Newman)

Guidami, luce amabile,

tra l'oscurità che mi avvolge.

Guidami innanzi, oscura è la notte,

lontano sono da casa. Dove mi condurrai? Non te lo chiedo, o Signore!

So che la tua potenza

m'ha conservato al sicuro

da tanto tempo,

e so che ora mi condurrai ancora,

sia pure attraverso rocce e precipizi,

sia pure attraverso montagne e deserti

sino a quando sarà finita la notte.

Non è sempre stato così:

non ho sempre pregato perché tu mi guidassi!

Ho amato scegliere da me il sentiero,

ma ora tu guidami!

 

CANTO

DAL VANGELO DI Luca 10, 25-37

Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». E Gesù: «Hai risposto bene; fà questo e vivrai». Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «V à e anche tu fa’ lo stesso».

PREGHIERA DEI FEDELI

Ant. “Padre di misericordia e di pace, ascoltaci”

  • Padre di misericordia e di pace, Ti rendiamo grazie per il dono della Chiesa, sacramento di unità e di concordia tra gli uomini.

Ti preghiamo affinché lo Spirito Santo continui ad assisterla e a guidarla nei suoi ministri, il Papa i Vescovi, i Sacerdoti e in ogni membro del popolo di Dio. Fa’ che la Chiesa sia sempre più capace di accogliere e di dare speranza ad ogni essere umano.

Ant. “Padre di misericordia e di pace, ascoltaci”

  • Padre di misericordia e di pace, Ti rendiamo grazie per la comunità civile di Lampedusa che in questi giorni ha testimoniato con grande operosità e sacrificio la capacità di allargare il cuore alle necessità dei più deboli e dei più poveri.

Vogliamo pregarTi affinché lo Spirito Santo custodisca ogni cittadino di questa comunità

e riempia i cuori di tutti di ogni benedizione.

Ant. “Padre di misericordia e di pace, ascoltaci”

  • Padre di misericordia e di pace, Ti rendiamo grazie per tutti i luoghi di accoglienza d’Italia che in questi giorni saranno disponibili a ricevere gli esuli che giungono sulle nostre coste.

 

Vogliamo pregarTi affinché in queste città gli uomini di buona volontà che le abitano

sappiano continuare a dare testimonianza di umanità e di civiltà.

Ant. “Padre di misericordia e di pace, ascoltaci”

~ Padre di misericordia e di pace, Ti rendiamo grazie perché ci dai modo di accogliere i migranti, come segno della presenza pellegrina del Tuo Figlio Gesù nella storia. Tu Signore sei stato forestiero, hai dovuto abbandonare la Tua terra natia.

Vogliamo pregarTi affinché nell’accogliere i forestieri abbiamo a ricordarci che la nostra

vita è un transito verso la patria del Cielo.

Ant. “Padre di misericordia e di pace, ascoltaci”

~ Padre di misericordia e di pace, Ti rendiamo grazie perché ci dai modo di accogliere i rifugiati che fuggono a causa della violenza e della guerra. Tu stesso, Signore, sei stato ingiustamente perseguitato a causa della giustizia.

Concedici, per opera dello Spirito Santo, di sapere vivere questa “beatitudine evangelica” e

di diventare promotori della vera libertà dell’uomo e della sua dignità.

Ant. “Padre di misericordia e di pace, ascoltaci”

~ Padre di misericordia e di pace, Ti rendiamo grazie perché ci dai modo di servirTi nei

poveri e nei sofferenti.

Concedici, per opera dello Spirito Santo, di collaborare con Te nello spezzare le catene dell’indifferenza e dell’egoismo, così da portare una speranza viva agli sfiduciati e a quanti vivono disagi e fragilità.

Ant. “Padre di misericordia e di pace, ascoltaci”

~ Padre di misericordia e di pace, Ti rendiamo grazie per il dono della vita.

Vogliamo pregare per tutti coloro che affrontando il viaggio sul mare, nella speranza di una vita migliore hanno perso la vita. Concedi alle anime di questi defunti di essere accolti nell’oceano della tua misericordia. Accorda, per opera dello Spirito Santo, la consolazione dei cuori ai familiari e agli amici che sono in pena.

Ant. “Padre di misericordia e di pace, ascoltaci”

~ Padre di misericordia e di pace, Ti rendiamo grazie per il dono della famiglia.

Vogliamo pregare per tutte le famiglie cristiane, perché siano sempre luogo di accoglienza,

di trasmissione e di difesa della vita. Concedi, per mezzo dello Spirito Santo, che ogni

famiglia divenga santuario della vita su ogni spirito di morte.

Ant. “Padre di misericordia e di pace, ascoltaci”

~ Padre di misericordia e di pace, Ti rendiamo grazie perché ogni autorità proviene da Te. Vogliamo pregarTi per tutti coloro che hanno responsabilità politiche, amministrative e sociali. Lo Spirito Santo ispiri sempre la loro condotta a rettitudine e onestà e guidi il loro operato alla realizzazione del bene comune.

Ant. “Padre di misericordia e di pace, ascoltaci”

 

Padre di misericordia e di pace, Ti rendiamo grazie per tutti gli operatori umanitari e per tutti coloro che fattivamente si stanno adoperando per rispondere ai bisogni e alle necessità dei popoli africani.

Sostieni con la forza dello Spirito Santo i loro sforzi e fa’ che non cadano mai nella

tentazione della sfiducia e dello sconforto dinanzi alle situazioni di emergenza.

Ant. “Padre di misericordia e di pace, ascoltaci”

Padre di misericordia e di pace, Ti rendiamo grazie per i popoli e per le nazioni che abitano

il mondo.

Vogliamo pregarTi perché, per opera dello Spirito Santo, facitore dell’unità del genere umano, possano cessare le guerre e le violenze ed essere rimosse le cause di ingiustizia che le generano.

PREGHIERA

O Maria, aurora del mondo nuovo (Giovanni Paolo II)

O Maria,

aurora del mondo nuovo,

Madre dei viventi,

affidiamo a Te la causa della vita:

guarda, o Madre, al numero sconfinato

di bimbi cui viene impedito di nascere,

di poveri cui è reso difficile vivere,

di uomini e donne vittime di disumana violenza,

di anziani e malati uccisi dall'indifferenza

o da una presunta pietà

Fa' che quanti credono nel tuo Figlio

sappiano annunciare con franchezza e amore

agli uomini del nostro tempo

il Vangelo della vita.

Ottieni loro la grazia di accoglierlo

come dono sempre nuovo,

la gioia di celebrarlo con gratitudine

in tutta la loro esistenza

e il coraggio di testimoniarlo

con tenacia operosa, per costruire,

insieme con tutti gli uomini di buona volontà,

la civiltà della verità e dell'amore.

a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.

 

BENEDIZIONE FINALE

Presidente. Lo Spirito di ogni consolazione

disponga nella sua pace i nostri giorni,

e ci conceda i doni della sua grazia.

Egli ci liberi da ogni pericolo

e confermi nel suo amore i nostri cuori.

Assemblea. Amen.

Presidente. I Signore ci colmi di fede, speranza e carità,

perché la nostra vita sia ricca di opere buone

e, con tutti gli amici che ora ci circondano,

possiamo giungere alla felicità del suo regno eterno.

Assemblea. Amen.

Presidente. E la benedizione di Dio Onnipotente,

Padre, e Figlio e Spirito Santo,

discenda su di noi e con noi rimanga sempre.

Assemblea. Amen.

 

CANTO FINALE (SANTA MARIA DEL CAMMINO 

 

 

 

Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:07
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