Caro Gesù Crocifisso,
nell'esultanza della celebrazione,
più che giusta
perché sei la gloria
della vita umana
nuova e santa
accetta anche l'omaggio
di noi infedeli,
che ancora non sappiamo
tutto il Credo
e l'atto di contrizione,
e a fare il segno della croce
non riusciamo mai bene,
mettendo lo Spirito Santo
prima a destra poi a sinistra.
Anche nella vita
succede la stessa cosa
e mettiamo prima
quello che va messo dopo
e viceversa.
Ci piacerebbe cantare
il t'adoriam nel coro,
e la tua ostia non solo
vederla da lontano
ma anche riceverla.
Invece teniamo
lo sguardo basso
perché siamo infedeli
e i tuoi sacramenti
sono per i figli a posto
sempre attorno all' altare.
Noi possiamo solamente,
in modo furtivo,
prima che cominci la Messa
avvicinarci alla balaustra,
e guardarti inchiodato
alla croce e supplicarti
di essere guardati dal tuo volto, che hanno scolpito
pieno d' amore e rivolto a noi.
I nostri occhi tristi
fanno capire che abbiamo
sofferenza e problemi
sempre più grandi
e tanti guai che mai finiscono.
Il tuo sguardo ci risponde
rivelando pazienza
perdono e compassione.
Dispiace di essere schiavi
di tanti egoismi e rimanere coinvolti nei litigi
e nei dispetti della vita,
e nelle passioni anche.
Ma siamo incatenati
senza poter sperare
una uscita, una luce,
una purificazione
che ci dia un posto
nella tua Messa.
Ci sentiamo anzi scomodi
come il Pubblicano
che si batteva il petto,
ascoltando con vergogna
tutto quello che il fariseo vantava.
Noi infedeli
sentiamo la tristezza
dell'ovile chiuso e lontano.
Non rinneghiamo le regole
perché la tua Chiesa deve essere santa e unita.
E deve moltiplicare la gente
salvata da mandare
in cielo con gli Angeli
come schiera perfetta
in regola con tutto.
Noi purtroppo
dopo i primi passi
siamo rimasti bloccati.
Non si andava più avanti
come se la strada
si fosse interrotta.
Cominciavano i fallimenti
e anche se volevamo
essere buoni
toccava essere cattivi.
Abbiamo sbagliato sempre,
con quelli che ci amavano
e con quelli che ci odiavano.
Rimase aperta la tua porta
per arrivare alla tua Croce
dove stai inchiodato e ci aspetti anche se lamentiamo
le stesse tragedie
come una litania triste.
Nella festa che celebra
L’esaltazione
della Santa Croce
assieme a tutti i testimoni
importanti e eccellenti,
anche noi gli infedeli
vogliamo stare presenti,
quando il Crocifisso
si possa guardare
senza divisioni e precedenze.
Noi ti ringraziamo
per darci ogni giorno
una opportunità di ascolto.
Non ti stanchi mai
dei nostri ritardi
e dai un tempo
senza scadenze
per accogliere nella tua croce
anche i nostri dolori
e le nostre miserie.
Grazie per l'indulgenza
che ci arriva della tua morte misericordiosa
e paga ogni nostro debito.
Non sei mai un Giudice della paura, ma un Amico fedele,
che ci incammina
a una versione
di grazia e di vita.
L'hai voluta e preparata
con un orizzonte felice,
per raggiungere,
nonostante la storia triste,
la visione della speranza.
Tu assicuri che sei morto
nella nostra morte per
farci vivere nella tua vita,
e liberarci per sempre
dal giorno della ira.
Sappiamo dal Vangelo
che l'entrata finale
sarà triste e tragica.
se dovrai dire,
a chi nemmeno ha regalato
un pane e ha negato
un vaso di acqua,
e non ha visto chi soffriva,
e neanche una volta
ha aperto l'anima
a chi era rimasto solo,
che senza Grazia
Amore e Giustizia
non c'e Paradiso.
Grazie Gesù
Signore Crocifisso con noi.
Al di là della Fede ufficiale,
al di là della Devozione,
rimaste senza di noi,
ci fai valere il cuore
per ascoltarti in silenzio
parlare di vita
di speranza e fiducia
di gratitudine e pace
con amore . Amen.