L’EUCARISTIA COME NUTRIMENTO E FORZA

Pubblicato in Preghiera missionaria

 INVITO ALLA PREGHIERA

 

G. Durante questo momento di preghiera comunitaria ci lasceremo guidare dalla figura del beato Pier Giorgio Frassati. Nasce a Torino il sabato santo (6 aprile) del 1901 da una ricca famiglia borghese di stampo liberale; famiglia di rilievo la sua in una  Torino che si va trasformando in metropoli ricca di industrie e soggetta a massicce immigrazioni operaie.

Benché egli sia vissuto solo 24 anni è uno dei testimoni più esemplari del nostro tempo. È stato un giovane dai mille interessi, vissuti tutti con una naturalezza da sorprendere, egli ha emanato un tale fascino da trascinare nei suoi ideali i suoi coetanei.

Il suo cristianesimo è stato  un canto alla vita e alla gioia,e, come tanti altri giovani, amava lo sport, (era appassionato di alpinismo), le amicizie, gli scherzi, ma trovava nella preghiera il significato più vero di tutte queste realtà.

È stato forte il fascino che Gesù ha avuto nella sua vita; egli si è lasciato incontrare da Cristo, lo ha accolto con gioia,  senza riserva né calcolo, nella semplicità, gradualmente ne ha accettato la presenza all’interno del suo essere, lasciandosi modellare; la sua storia  l’ha scritto con Gesù, lo ha contemplato,  ne ha ascoltato la parola nel vangelo e non ha mai cessato di metterla in pratica con generosità. Sì, Gesù il Vivente è stato realmente e costantemente il suo punto di riferimento, il centro del suo cuore, la stella polare della sua vita.

Ci si chiede dove abbia attinto tanta forza per essergli fedele in un’ epoca non facile. La risposta è: dai sacramenti dell’Eucaristia e della Penitenza.

Il Papa Giovanni Paolo lo beatificò nel 1990. A 100 anni dalla nascita, il ricordo di questo giovane è vivo, viene additato come giovane delle beatitudini e modello dei giovani, alcuni dei quali lo hanno seguito nel cammino della santità.

 

 

Canto: Al centro del mio cuore (Stella polare) pag 184

 

Saluto del celebrante

S. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

A.:Amen.

S.: Il Signore, che fissa lo sguardo d’amore su ogni uomo, sia con tutti voi.

A.:E con il tuo spirito.

 

Preghiera corale 

Tu, o Signore, sei il mio pane e senza di Te non posso vivere,non saprei dove andare senza di Te,non saprei cosa fare e cosa dire, senza di Te. Signore, Tu sei il mio nutrimento, Tu sei la forza per la quale Tu mi darai la grazia  di spezzare con i fratelli questo nutrimento, giorno per giorno. Saremo anche noi il pane del Signore,pane distribuito,pane diventato ostia di umiltà.

(Carlo Maria Martini)

 

G. Disponiamoci ad accogliere con gioia, senza riserva nel calcolo, Gesù Eucaristia autore e perfezionatore delle nostre anime. Pier Giorgio era solito immergersi  proprio  nell’adorazione eucaristica.

 

 

ESPOSIZIONE DELL’EUCARISTIA

Canto: Pane del Cielo  (pag 139)

 

Ascolto della Parola

G Dalla Lettera di San Paolo apostolo Efesini 2

In Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l’inimicizia, annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l’inimicizia. Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.

Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete  concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito.

Canto:     Alleluia

 

Dal vangelo di Giovanni 17,1-26

 Così parlò Gesù. Quindi, alzati gli occhi al cielo, disse: “Padre, è giunta l’ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te.  Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.  Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.  Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare.  E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse.

Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola.  Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te,  perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.  Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi.  Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi.

Quand’ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.

Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu mi hai mandato nel mondo, anch’io li ho mandati nel mondo;  per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità.

Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.

E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.

Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.

Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. 26 E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro”.

 

 

Silenzio meditativo e adorante

G . In una lettera ad un amico, Pier Giorgio rivela il suo programma di vita, in cui si scopre il  suo profondo abbandono in Dio, posto proprio al centro delle sue scelte.  

L. La fede datami nel battesimo mi suggerisce con voce sicura: “Da te non farai nulla, ma se Dio avrai per centro di ogni tua azione, allora sì arriverai fino alla fine” ed appunto ciò vorrei poter fare e prendere come massima il detto di S. Agostino: “Signore, il nostro cuore non è tranquillo finchè non riposa in te”.

 

Canto: Oh! Oh! Oh Adoramus te, .Domine  (3 volte

G. Parlando ai Giovani di A.C.  del valore della preghiera così si esprimeva:

 

L. “Vi esorto con tutte le forze ad accostarvi il più possibile alla Mensa Eucaristica; cibatevi di questo pane degli angeli e di là trarrete la forza per combattere le lotte interne, le lotte contro le passioni e contro tutte le avversità.

G. Alcune testimonianze di amici e sacerdoti rivelano come l’eucaristia, per Pier Giorgio, sia stato il punto di riferimento principale e continuo, dall’infanzia alla morte.

L. “Ho sempre pensato che si sia messo dall’infanzia alla pratica della Comunione quotidiana; pratica che, credo, non lasciò più fino alla morte. E fu sotto l’azione potente dell’Eucaristia, per quanto posso giudicare io, che cominciò a formare il suo carattere di cristiano convinto, che riuscì di splendido esempio a tutti” 

  1. L. Pier Giorgio fu un cristiano eucaristico e perciò appassionato di carità. Per lui l’Eucaristia non era una parentesi all’interno di settimane che camminano per proprio conto, ma era il centro stesso  dell’esistenza, senza la quale non è possibile  costruire una vita eucaristica, cioè di gratitudine e di apertura, una vita riconoscente che ringrazia, offrendosi e donandosi senza riserve, a tutti, sempre e dappertutto.

 

Canto: Oh! Oh! Oh Adoramus te, .Domine  (3 volte

G. L’adorazione è da considerarsi, sostanzialmente, come un prolungamento, nel tempo, del sacrificio eucaristico, e Pier Giorgio la riteneva come un doveroso ringraziamento alla venuta di Gesù nella santa comunione. Questo esercizio svolse un ruolo di primo piano nella sua crescita Spirituale. Ritenendolo un atto grande, Egli si fece socio  della sezione giovani adoratori universitari, sezione che praticava l’adorazione il 2° sabato del mese, ma egli non si limitava solo a questo momento.

Non lasciò nulla di scritto sulle sue adorazioni notturne, forse perché il dialogo era molto intenso e profondo da non poter essere espresso a parole. Si sono tramandate solo brevi espressioni:

L. “I sovrani di notte danno i turni alle guardie nei loro castelli. E a Gesù spettano onori più che ai sovrani”.

“Dopo la veglia in preghiera mi sentirò più forte, più sicuro e anche più lieto”.

 

 Canto: Oh! Oh! Oh Adoramus te, .Domine  (3 volte)

  

Silenzio meditativo e adorante

S. Innalziamo la nostra supplica perché guardando il Beato Pier   Giorgio siamo spinti  e sollecitati a orientare la nostra vita a Gesù Signore della nostra vita.

 

L. Preghiamo insieme : Per intercessione del beato Pier Giorgio, Signore  ascoltaci

 

- Perché accogliamo l’esortazione del Beato Pier Giorgio adaccostarci con tutte le nostre forze alla Mensa Eucaristica; cibarci di te Gesù pane degli angeli e trarre così la forza per combattere le lotte interne, le lotte contro le passioni e contro tutte le avversità della vita.

- Perché, a imitazione dei santi, il tempo che passiamo davanti a Te sia palestra di vita autenticamente donata a te e ai fratelli.

Perché i giovani prendano il Beato Pier Giorgio  come modello per una  vita pienamente realizzata nella gioia e nei valori più autentici.

- Perché la vita dei nostri giovani, a imitazione del beato Pier Giorgio,   sia permeata dallo spirito delle beatitudini per essere veri testimoni.

- La Vergine Maria donna dell’ascolto, dell’accoglienza e della riconciliazione ci aiuti a disporci ad accogliere Gesù Parola eterna del Padre, per una autentica conversione.

 

T. Padre nostro

S.: O Padre, che hai donato al beato giovane Pier Giorgio la gioia di incontrare Cristo nella fede e nella carità, per sua intercessione concedi che anche noi possiamo diffondere tra gli uomini del nostro tempo lo spirito delle beatitudini evangeliche. Per il nostro Signore Gesù Cristo , tuo Figlio, che è Dio, e vive….

 

Canto: Beati  (Pag. 23)

 

 

 

Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:07
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