Canto d’inizio
La nostra ricerca
«Il verbo cercare è il verbo più umile e più grande di ogni vita e di ogni rapporto; nelle scienze come nell'amicizia, negli incontri con gli uomini e anche con l'incontro con Dio, nel matrimonio come nelle comunità laiche e religiose. L'uomo, infatti, è sempre in ricerca: ed è bello che sia così. È bello davvero cercare... perché chi non cerca è ormai un sazio che non sa andare al di là dei bordi del proprio piatto. ...Perché chi cerca, invece, sente il bisogno di cercare persino quando ha già trovato: dal momento che qualunque cosa, qualunque persona e anzitutto Dio hanno sempre nuovi orizzonti da svelare. Anche un credente, infatti, deve sempre cercare: sì, per verificare la sua fede o per alimentare la sua vita di nuove profondità, di nuovi modi con cui Dio si presenta. Non basta, infatti, una vita per comprendere una persona! Figuriamoci se basta una vita per scoprire la presenza di Dio! Ancora è bello cercare... perché l'amore si esprime non solo nello scoprire continuamente nuove profondità, ma nel valorizzare addirittura quei doni che l'uno ha fatto nascere nell'altro.
... Perché chi cerca lealmente non è mai colpevole anche se si trova su una strada sbagliata; sbaglia invece il presuntuoso che si illude di essere arrivato. ... Perché chi cerca è un generoso che ha scoperto in sé tante energie da donare; e nello stesso tempo è un povero, ma saggio, che conosce come i suoi limiti e le sue povertà possono essere superate con i doni che scopre negli altri. Infondo ognuno è ciò che cerca. Se cerchi persone... dunque tu sei persona; se cerchi comunità, sei già comunità; se cerchi Dio, Lui, come se lo avessi già trovato, è con te, e in te».
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Ablondi, vescovo di Livorno, Lettera ai giovani)
Dal vangelo di Giovanni 1, 35-38°
Giovanni il Battista stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?».
Canto
2. Chi cerchi?
Dal vangelo di Giovanni 20,11-16
Maria stava all'esterno vicino al sepolcro di Gesù e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!
Preghiera: Sempre Te ed in Te e per Te
Sono qui
per renderti conto della mia vita…
Bontà infinita!
Tu mi hai vinto
come vincesti Saulo (cf. At 9,1-10).
Mi arrendo!
Tutto, solo, sempre te ed in te
e per te.
Perdonami, Maestro!
Tu vuoi accogliere questo figlio
prodigo,
che «ha dissipato ogni sostanza»
(Lc15,13):
la mente, il cuore, il tempo,
le forze, le relazioni, gli aiuti,
salute e beni materiali.
Vi è tutto da ricostruire;
poiché io non ho virtù,
non ho la fede che vorresti,
non ho pietà sufficiente,
non ho zelo per il Padre
e per le anime.
Ricostruisci in me te stesso.
Ti voglio lasciar libero
di fare quello che vuoi…
Lavorami
«finché non sia formato Cristo»
(Gal 4,19)
di questi rottami e rovine.
In te pongo la fiducia, Maestro!
d. Giacomo Alberione
Canto
3. ...si fermarono presso di lui...
Dal vangelo di Giovanni 1, 38b-39
Gesù disse ai due discepoli: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; e rano circa le quattro del pomeriggio.
Preghiera finale
Prendi, Signore, e ricevi tutta la mia libertà,
la mia memoria, il mio intelletto e tutta la mia volontà,
tutto quello che ho e che possiedo.
O Signore, tutte queste cose me le hai date; a te le rendo: tutto è tuo;
disponi secondo ogni tuo volere.
Dammi solo il tuo amore e la tua grazia, ché questa mi basta.
s. Ignazio di Loyola
Canto finale
Siamo come viandanti dietro una stella cometa,
siamo come bambini sulla riva del mare.
Siamo raggi di sole ai confini col buio.
Siamo sacre sorgenti di poesia e di dolore.
E cammina e cammina, siamo tutti in viaggio,
nostalgia di un ritorno, una ferita nel cuore.
E cammina e cammina, anche Dio è in viaggio,
cercatore di perle rotolate nel fango.
Siamo un battito d’ali, assetati di cielo.
Siamo mari in tempesta, desiderio e passione.
Siamo il volto riflesso di un’antica Bellezza.
Siamo tutti in ricerca di un abbraccio d’amore.
E cammina e cammina, siamo tutti in viaggio,
nostalgia di un ritorno, una ferita nel cuore.
E cammina e cammina, anche Dio è in viaggio,
E cammina e cammina, abiteremo il suo abbraccio.