Guida:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Invocazione allo Spirito
Manda, Signore, il tuo Spirito a rinnovare i nostri cuori.
Mandaci, Signore, la tua luce e il tuo calore,
che illumini i nostri passi, che accenda il nostro amore.
Mandaci il tuo Spirito, e un raggio della tua luce
accenda le nostre vite in fiamme di virtù.
Mandaci, Signore, la tua forza
che liberi le nostre paure, che animi il nostro ardore.
Mandaci il tuo Spirito, impulso creatore,
a infondere nelle nostre vite la forza del suo amore.
Mandaci, Signore, la luce della tua verità,
che illumini tante ombre nel nostro cammino.
Mandaci il tuo Spirito; il suo dono rinnovatore
generi nuovi uomini con nuovo cuore.
(J. Madurga)
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Ascolto della Parola
Dalla Lettera di Giacomo (2, 14-26)
Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: "Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi", ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede. Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! Ma vuoi sapere, o insensato, come la fede senza le opere è senza calore? Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare? Vedi che la fede cooperava con le opere di lui, e che per le opere quella fede divenne perfetta e si compì la Scrittura che dice: E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio. Vedete che l'uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede. Così anche Raab, la meretrice, non venne forse giustificata in base alle opere per aver dato ospitalità agli esploratori e averli rimandati per altra via? Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.
Salmo 146
Rit.: Benedetto il Signore, nutrimento del suo popolo.
Glorifica il Signore, Gerusalemme, loda, Sion, il tuo Dio.
Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
Rit.
Egli ha messo pace nei tuoi confini
e ti sazia con fior di frumento.
Manda sulla terra la sua parola,
il suo messaggio corre veloce.
Rit.
Annunzia a Giacobbe la sua parola,
le sue leggi e i suoi decreti a Israele.
Così non ha fatto con nessun altro popolo,
non ha manifestato ad altri i suoi precetti.
Rit.
Dal Vangelo secondo Luca (3, 2-9)
In quel tempo la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sia riempito, ogni monte e ogni colle sia abbassato; i passi tortuosi siano diritti; i luoghi impervi spianati. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! Diceva dunque alle folle che andavano a farsi battezzare da lui: "Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire all'ira imminente? Fate dunque opere degne della conversione e non cominciate a dire in voi stessi: Abbiamo Abramo per padre! Perché io vi dico che Dio può far nascere figli ad Abramo anche da queste pietre. Anzi, la scure è gia posta alla radice degli alberi; ogni albero che non porta buon frutto, sarà tagliato e buttato nel fuoco".
SILENZIO
Riflessione
Siamo condotti da Luca nel deserto dove Giovanni il Battista svolge la sua predicazione scomoda eppure invitante. Il deserto nella Scrittura indica sempre un’esperienza con vari significati: è luogo di prova e di umiliazione, ma anche tempo di ricerca della verità profonda della propria vita. Infatti, il deserto indica nella memoria di Israele tempo di fame e di aridità, ma anche luogo dove si ritrova l’essenziale e la spinta alla fedeltà della propria missione. In questo deserto antico e sempre nuovo del cuore umano, Gesù si dona a noi come vero nutrimento nel dono dell’Eucaristia. Il corpo e il sangue di Gesù non sono solo un “segno sacro”, ma Cristo stesso: pane della vita da accogliere e ricevere con fede radicale, per vivere in questa vita e in quella futura. La nostra comunione col pane della vita, ci fa dimorare in lui per condividere i suoi stessi pensieri e i suoi affetti, mettendoci in cammino verso gli altri nei deserti del nostro tempo. Una santa inquietudine deve così animare quanti si nutrono abitualmente dell’Eucaristia: quella della Missione. “La fede senza le opere è morta”, ci dice Giacomo, ricordandoci che il vero frutto delle nostre Eucaristie dovrebbe essere la condivisione della missione di Gesù nella testimonianza con la propria vita. Dall’Eucaristia nasce quindi una generosa spinta all’attività missionaria, perché una sola fede illumini e una sola carità riunisca l’umanità diffusa sulla terra. La comunione con Cristo ci spinge a portare agli altri, nei deserti del mondo e del nostro tempo,quanto abbiamo ricevuto noi stessi per puro amore.
All’inizio del suo ministero petrino, anche Papa Benedetto XVI, ha ricordato alla Chiesa questo impegno di testimonianza e di evangelizzazione: «Non è indifferente che tante persone vivano nel deserto. E vi sono tante forme di deserto. Vi è il deserto della povertà, il deserto della fame e della sete, vi è il deserto dell’abbandono, della solitudine, dell’amore distrutto. Vi è il deserto dell’oscurità di Dio, dello svuotamento delle anime senza più coscienza della dignità e del cammino dell’uomo. I deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perché i deserti interiori sono diventati così ampi. Perciò i tesori della terra non sono più al servizio dell’edificazione del giardino di Dio, nel quale tutti possano vivere, ma sono asserviti alle potenze dello sfruttamento e della distruzione. La Chiesa nel suo insieme, ed i Pastori in essa, come Cristo devono mettersi in cammino, per condurre gli uomini fuori dal deserto, verso il luogo della vita, verso l’amicizia con il Figlio di Dio, verso Colui che ci dona la vita, la vita in pienezza”.
Intercessioni
L’impegno missionario della Chiesa costituisce anche oggi un’urgenza che nasce dall’autentica celebrazione dell’Eucaristia. La missione, è ancora ben lontana dal suo compimento e dobbiamo perciò impegnarci con tutte le forze al suo servizio. Preghiamo con fiducia il Signore che vuole raggiungere tutti gli uomini col dono del suo amore:
Rit. Rendici testimoni della tua Parola.
- Signore Gesù, insegnaci ad amare la Messa, a sentire nostalgia della tua presenza nell'Ostia. Tu sei lì ad aspettarci per prendere dimora presso di noi, per sfamarci nel deserto, preghiamo.
Rit.
- Signore Gesù, aiutaci ad essere fedeli alla comunione, a non scoraggiarci mai anche se apparentemente rimaniamo sempre gli stessi con i nostri difetti e i nostri peccati, donaci il tuo Spirito che ci fa sentire la forza trasformante del tuo amore, preghiamo.
Rit.
- Signore Gesù, comunicaci la passione per i valori del tuo Regno, fa che le nostre celebrazioni ci conducano ad un’esistenza più retta ed impegnata nel bene e nella giustizia, preghiamo.
Rit.
- Signore Gesù, aumenta la nostra capacità di comprendere che senza di te nulla possiamo. Metti dentro al nostro cuore una sana inquietudine per raggiungere con la nostra testimonianza di vita quanti faticano a riconoscerti, preghiamo.
Rit.
- Signore Gesù, dona a tanti giovani il coraggio di seguirti sulla via stretta dei consigli evangelici per essere nel mondo di oggi testimoni credibili ed efficaci del tuo messaggio di amore soprattutto per quanti sono lontani e bisognosi. Suscita nuove e sante vocazioni ispirate all’esempio del Beato Luigi Maria Monti per il servizio verso i più poveri, preghiamo.
Rit.
- Ora aggiungi le tue intenzioni di preghiera…
Padre Nostro
Orazione
Ti lodiamo Padre, perché ci inviti tutti
a sederci alla mensa dove tuo Figlio, Gesù Cristo,
moltiplica il suo pane per gli affamati del mondo.
Fa, o Padre buono,
che abbiamo fame del tuo Figlio, pane della vita,
saziaci in abbondanza con la sua carne
e il suo sangue immolati, che danno la vita eterna
e la comunione con te e con i fratelli.
Il tuo Spirito mantenga il tuo popolo, la Chiesa
fedele alla missione ricevuta da te.
Fa che siamo generosi nel servire i più poveri
e che siamo pronti a testimoniarti con la vita
come ha fatto Cristo col dono di sé
per ciascuno di noi.
A te onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.
Amen.