Maria, serva di Dio

Pubblicato in Preghiera missionaria
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‘Verrà una donna, scelta e amata da Dio, che darà carne al Verbo’


Il mistero dell’incarnazione è quello che coinvolge in modo personale ogni creatura: Dio si riveste di carne, facendosi uomo e condividendo la sorte dell’umanità. Il tempo di Avvento mette in luce due figure: Cristo Signore e Maria, sua Madre. E’ il sogno di Dio che si concretizza nel grembo verginale di Maria di Nazaret, tabernacolo umano della gloria di Dio. Lasciamoci coinvolgere in questa avventura di Dio che sposa l’umanità: l’uomo finalmente può rialzare il suo capo e alimentare la speranza. Dio, l’Emmanuele, sarà al fianco dell’uomo e non lo lascerà mai più solo. Per questo ogni uomo può considerarsi fratello dell’altro: nel cuore di Maria è deposto il seme della vita eterna e il riscatto della persona umana. Con Maria possiamo cantare la gioia della salvezza; con Maria possiamo sorridere alla vita; con Maria possiamo sperare in un futuro migliore.

Nel nome del Padre…

Inno: ‘Donna gloriosa’

Donna gloriosa, alta sopra le stelle,
tu nutri sul tuo seno il Dio che ti ha creato.

La gioia che Eva ci tolse ci rendi nel tuo Figlio
e dischiudi il cammino verso il regno dei cieli.

Sei la via della pace, sei la porta regale:
ti acclamino le genti redente dal tuo Figlio.

A Dio Padre sia lode, al Figlio e al santo Spirito,
che ti hanno adornata di una veste di grazia. Amen.
(dal rito romano)

Un tempo per vivere e sperare

Il tempo di Avvento è come la primavera: tutto freme nella terra, nei rami, nel cuore dell’uomo. Una gemma, un filo d’erba, un desiderio pervade la natura e la creatura. C’è bisogno di esprimere vita, di far diventare concreti i desideri, di dare visibilità ai sentimenti. Dio è un sognatore e fa pensieri positivi sull’uomo, fin dalla sua creazione. Nell’evolversi degli eventi, Egli costruisce una storia che sfocia nel donare suo Figlio. Per questo sceglie una donna e con Lei traccia un percorso possibile che interessa ogni uomo. A Lei sono affidate tutte le speranze di ogni uomo che desidera camminare con dignità e responsabilità. In questa storia di Dio anch’io ho una parte, un ruolo: sono coinvolto con tutto me stesso, come Maria.

Preghiamo

O Dio, Padre del Signore Gesù Cristo, guarda alla Vergine Maria, la cui esistenza terrena fu tutta sotto il segno della gratuità e della riconoscenza; concedi anche a noi il dono della preghiera incessante e del silenzio, perché tutto il nostro vivere quotidiano sia trasfigurato dalla presenza del tuo Santo Spirito. Amen.

Momento di silenzio

Dalla Lettera di san Paolo ai Galati (4,4-7; 5, 1.13-14)

Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di Dio.
Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri. Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso. Parola di Dio

Salmo 8 - Potenza del nome divino

O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.

Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l’uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell’uomo perché te ne curi?
Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi;

tutti i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della campagna;
Gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.

O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.


Dal Vangelo di san Giovanni apostolo (1, 1-5; 11-14; 16.18)

In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto. A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità. Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia. Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato. Parola del Signore.

Momento di silenzio

Riflettiamo meditando

Chi sono io e come costruisco la mia storia? Faccio parte della storia di salvezza di Dio?
Maria è la creatura che sa ‘ascoltare’ e aderisce al volere di Dio.
Maria è la donna che sa ‘riflettere e meditare’, e rinnova se stessa per accogliere Dio.
Maria è la persona che ‘non teme’ Dio e si lascia plasmare nel suo corpo e nel suo spirito.
E Dio realizza il mistero della verginità e della maternità nella sua vita. Con Dio tutto è possibile: io riesco a mettermi in questa possibilità di Dio?
Il tempo che mi è dato come lo riempio? Mi accontento delle piccole cose, delle effimere gioie di ogni giorno, oppure mi metto in gioco e la mia speranza acquista il coraggio di Dio per le grandi opere, per i progetti a lunga gittata, per i desideri che sanno di pienezza e di futuro?
Nel mio aderire a Dio, c’è in gioco la mia identità di credente e l’uso della mia libertà di persona: come figlio di Dio, vivo consapevolmente il quotidiano?
Dio ha rivelato anche a me, attraverso suo Figlio, attraverso l’esperienza di fede di Maria, attraverso la mia vita vissuta e riletta nella luce divina, quanto valgo e quanto sono prezioso ai suoi occhi. Il presente che vivo sa di futuro? Penso positivo, vivo fiducioso e in atteggiamento di apertura al disegno di Dio che ricapitolerà ogni cosa in Gesù Cristo? Come Maria posso rivivere le grandi coordinate della vita, caratterizzando il mio pellegrinaggio nella fede?

La mia preghiera

Riconosco, o Dio, che sono un ‘tuo dono’ e desidero diventare un inno per la tua gloria e uno strumento di bene per i fratelli; ma riconosco anche i miei peccati e, quando mi considero nell’insieme, mi ritrovo indegno. Mi pongo in ginocchio per fare le scelte vitali: riconosco la mia povertà di creatura, accetto la grazia di vivere come ‘tuo figlio’, e tu, Signore, concedimi di godere del tuo amore di Padre. La gioia di seguirti accompagni i miei passi, soprattutto quando diventano incerti. Donami, Signore, la consolazione che hai concesso a Maria nel dirti sì, nell’interpretare fedelmente i tuoi voleri, nel seguirti fino alla fine.


Preghiamo in comunione con la Chiesa

Ti lodo con gioia, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per la presenza di Maria nel cammino della Chiesa e dei cristiani. Tu hai dato al Cristo, autore della nuova alleanza, Maria di Nazaret come madre e cooperatrice: confidando nel suo amore per lei preghiamo, per Maria, piena di grazia, ascoltaci Verbo eterno, che hai eletto Maria come arca incorruttibile della tua dimora, liberaci dalla corruzione del peccato Redentore nostro, che hai fatto di Maria il santuario degnissimo dello Spirito Santo, trasformaci in tempio vivo del tuo Spirito Re dei re che hai voluto esaltare Maria con la sua assunzione al cielo in anima e corpo, fa che ci sentiamo fin d’ora cittadini della Gerusalemme celeste Signore del cielo e della terra, che hai incoronato Maria regina dell’universo e l’hai posta alla tua destra, donaci di condividere con lei l’eredità dei tuoi santi

Preghiera del Magnificat

Rit: La mia anima esulta nel mio Dio

«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata. Rit.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente
E santo è il suo nome: di generazione in
Generazione la sua misericordia si stende
Su quelli che lo temono. Rit.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; Rit.

ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza per sempre». Rit.


Preghiamo insieme

Ti preghiamo Maria,
di aiutarci ad accogliere il tuo Figlio
che nasce per noi,
con la semplicità dei pastori,
con l’umiltà di Giuseppe,
con l’attenzione e la ricerca dei Magi,
con l’amore con cui i primi
e le prime credenti lo hanno accolto,
perché anche nella nostra vita
il miracolo del natale si rinnovi
e splenda su di noi
la stella della speranza e della beata immortalità
che oggi ci è stata rivelata
e che si manifesterà un giorno
al termine di questa nostra storia,
quando tutto riceverà il suo senso
e ogni cosa avrà il suo posto e la sua pienezza
nella gioia del regno di Dio.
(Card. Carlo M. Martini)

Padre nostro ….

Preghiamo

O Dio, Padre del Cristo nostro salvatore, che in Maria, vergine santa e premurosa madre, ci hai dato l’immagine della Chiesa, manda il tuo Spiri­to in aiuto alla nostra debolezza, perché perseve­rando nella fede cresciamo nell’amore, e cammi­niamo insieme fino alla meta della beata speran­za. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:07

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