Uccisi perché testimoni del risorto

Pubblicato in Preghiera missionaria
{mosimage}

Veglia di preghiera

CHE ABBIANO LA VITA!

Guida: Un segno perenne, ma oggi particolarmente eloquente, della verità dell’amore cristiano è la memoria dei martiri. Non sia dimenticata la loro testimonianza. Essi sono coloro che hanno annunciato il Vangelo dando la vita per amore. Il martire, soprattutto ai nostri giorni, è segno di quell’amore più grande che compendia ogni altro valore. La sua esistenza riflette la parola suprema pronunciata da Cristo sulla croce: « Padre perdonali, perché non sanno quello che fanno » (Lc 23, 34). Il credente che abbia preso in seria considerazione la propria vocazione cristiana, per la quale il martirio è una possibilità annunciata già nella Rivelazione, non può escludere questa prospettiva dal proprio orizzonte di vita. I duemila anni dalla nascita di Cristo sono segnati dalla persistente testimonianza dei martiri. (Incarnationis mysterium 13)

Canto di inizio: CHI CI SEPARERÀ
Chi ci separerà dal suo amore,
la tribolazione, forse la spada?
Né morte o vita ci separerà
Dall’amore in Cristo Signore.
Chi ci separerà dalla sua pace,
la persecuzione, forse il dolore?
Nessun potere ci separerà
Da colui che è morto per noi.
Chi ci separerà dalla sua gioia,
chi potrà strapparci il suo perdono?
Nessuno al mondo ci allontanerà
Dalla vita in Cristo Signore.

Durante il canto vengono portati all’altare:
– la Parola di Dio
– il drappo rosso che viene posto sulla croce
– 5 lampade colorate che indicano i continenti, da disporre attorno alla croce

Celebrante: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Assemblea: Amen

Celebrante: La grazia e la pace di dio, che sa cambiare il cuore dell’uomo, sia con tutti voi.

Assemblea: E con il tuo spirito

Guida: Questa sera, ci siamo ritrovati qui in preghiera, per fare memoria dei nostri fratelli e delle nostre sorelle missionari uccisi a causa del Vangelo. In loro riconosciamo la vera misura dell’essere cristiano. Essi hanno seguito fino in fondo l’Agnello, fino a dare come Lui la vita per i fratelli: nella difesa dei diritti dei più poveri, dell’affermazione della dignità di ogni persona, anche se debole, nella condivisione e solidarietà con chi è vittima della violenza, nella professione della fede che non è stata ridotta al silenzio dalle minacce. Sono i nostri compagni di viaggio, coloro che ci indicano la strada della testimonianza e della fedeltà alla missione, i nostri intercessori!
Sono i miti delle beatitudini che ricevono dal Padre l’eredità promessa.

MOMENTO PENITENZIALE

Celebrante: Contemplando la croce, ci riconosciamo peccatori e dinanzi a Cristo Gesù che ha offerto la sua vita per noi, chiediamo perdono per i nostri peccati.

Rit. Misericordias Domini in aeternum cantabo

Lettore: Signore, ti chiediamo perdono per la durezza del nostro cuore di fronte alle tante sofferenze che segnano la nostra umanità. Rit.
Lettore: Cristo, ti chiediamo perdono per la nostra incapacità a testimoniare il tuo amore, lasciando che le tenebre invadano il cuore del mondo. Rit.
Lettore: Signore, ti chiediamo perdono per l’indifferenza che mostriamo di fronte ai tanti episodi di martirio, alle tante vittime innocenti della logica della violenza e dei diversi poteri. Rit.
Lettore: Cristo ti chiediamo perdono per la paura di annunciare al mondo che sei risorto, che sei l’unico capace di donare la vita vera, quella che non ha fine. Rit.

Canto: SAN FRANCESCO
O Signore, fa’ di me un tuo strumento;
fa’ di me uno strumento della tua pace:
dov’è odio che io porti l’amore,
dov’è offesa che io porti il perdono,
dov’è dubbio che io porti la fede,
dov’è discordia che io porti l’unione,
dov’è errore che io porti verità,
a chi dispera che io porti la speranza.
O Maestro, dammi tu un cuore grande,
che sia goccia di rugiada per il mondo,
che sia voce di speranza,
che sia un buon mattino
per il giorno d’ogni uomo.
E con gli ultimi del mondo
sia il mio passo lieto
nella povertà, nella povertà.. .(x2)
O Signore, fa’ di me il tuo canto,
fa’ di me il tuo canto di pace:
a chi è triste che io porti la gioia,
a chi è nel buio che io porti la luce.
E donando che si ama la vita,
è servendo che si vive con gioia,
perdonando che si trova il perdono,
è morendo che si vive in eterno.

ASCOLTO DELLA PAROLA
Guida: Dare la vita è amare fino in fondo: amare l’amico e il nemico, la vittima e il carnefice. Perché amare è credere nella persona: è credere che in ogni uomo, in ogni donna, c’è l’immagine di Dio. La Pasqua di Cristo, il suo passaggio attraverso la morte per far nascere la vita, è il solo paradigma per vivere una vita vera, è la sola logica per annunciare la buona novella e salvare il mondo.

Canto: COME LA PIOGGIA E LA NEVE
Come la pioggia e la neve
scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare
e far germogliare la terra,
Così ogni mia parola non ritornerà a me
senza operare quanto desidero,
senza aver compiuto ciò per cui l’avevo mandata,
ogni mia parola, ogni mia parola.

Dal libro dell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo
Uno dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: «Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono? ».
Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell’Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro.

SALMO (dal salmo 30)
In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso;
per la tua giustizia salvami.
Porgi a me l’orecchio,
vieni presto a liberarmi.
Sii per me la rupe che mi accoglie,
la cinta di riparo che mi salva.
Tu sei la mia roccia e il mio baluardo,
per il tuo nome dirigi i miei passi.
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa.
Mi affido alle tue mani;
tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.
Tu detesti chi serve idoli falsi,
ma io ho fede nel Signore.
Esulterò di gioia per la tua grazia,
perché hai guardato alla mia miseria,
hai conosciuto le mie angosce;
non mi hai consegnato nelle mani del nemico,
hai guidato al largo i miei passi.
Abbi pietà di me, Signore, sono nell’affanno;
per il pianto si struggono i miei occhi,la mia anima e le mie viscere.
Si consuma nel dolore la mia vita,
i miei anni passano nel gemito;
inaridisce per la pena il mio vigore,
si dissolvono tutte le mie ossa.
Sono l’obbrobrio dei miei nemici,
il disgusto dei miei vicini,
l’orrore dei miei conoscenti;
chi mi vede per strada mi sfugge.
Sono caduto in oblio come un morto,
sono divenuto un rifiuto.
Se odo la calunnia di molti,
il terrore mi circonda;
quando insieme contro di me congiurano,
tramano di togliermi la vita.
Ma io confido in te, Signore;
dico: “Tu sei il mio Dio,
nelle tue mani sono i miei giorni”.
Liberami dalla mano dei miei nemici,
dalla stretta dei miei persecutori:
fà splendere il tuo volto sul tuo servo,
salvami per la tua misericordia.
Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
ne ricolmi chi in te si rifugia
davanti agli occhi di tutti.
Tu li nascondi al riparo del tuo volto,
lontano dagli intrighi degli uomini;
li metti al sicuro nella tua tenda,
lontano dalla rissa delle lingue.

Canto: ALLELUIA

Dal Vangelo secondo Marco
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà.
Che giova infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima?
Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».
Riflessione del celebrante

TESTIMONIANZE

1. In un dei miei incontri gli avevo chiesto quasi a bruciapelo: “Monsignore, ma lei non ha paura? Lei si sposta in città senza scorta. I nostri vicini non scherzano, prima o poi potrebbero mettere in atto le loro minacce. Lei ha parlato chiaro dinanzi al mondo intero. Si, ha salvato dei Tutsi, ma ha anche denunciato, rivelando al mondo intero le loro colpe”.

Sapevo che da più parti gli avevano chiesto di lasciare Bukavu. Da molte fonti d’informazione, si sapeva che la città sarebbe stata invasa..,“Padre Luigi - mi aveva risposto con tono beffardo ma anche molto responsabile - non sei solo tu a pormi questa domanda. Sì, ho la possibilità di lasciare, ma la popolazione dove fuggirà? Il Signore Gesù non ci ha forse detto: «Abbiate paura di chi uccide lo spirito ma non di chi uccide il corpo»…La morte fa paura a tutti… ma che pastore sarei se dimostrassi apertamente le mie paure? Siamo stati scelti da Dio per confermare i nostri fratelli nella fede e dar loro speranza di un futuro migliore…sono come la sentinella…”.

Aveva deciso di essere pastore e sentinella della sua gente fino alla fine. (da un’intervista di p. Luigi Lo Stocco a Mons. Christophe Munzihirwa, arcivescovo di Bukavu)

2. “In questi giorni in cui si continuano a scavare fosse comuni, in cui la miseria e la malattia si trascinano per migliaia di chilometri su strade, sentieri, campi, noi siamo particolarmente interpellati dal grido di Cristo sulla croce ‘Padre, perdona loro’. Questa misericordia di Dio che interrompe gli ingranaggi della vendetta dà fastidio ai militanti di tutte le sponde: ma in realtà, è lei sola che può spezzare definitivamente il cerchio infernale delle vendette. Il Signore nostro Dio ha perdonato e ci invita a perdonare. Soltanto questo eroico perdono è nella logica della salvezza” (Mons. Christophe Munzihirwa)

3. “La croce è la solidarietà di Dio, che assume il cammino e il dolore umano, non per renderlo eterno, ma per sopprimerlo. La maniera con cui vuole sopprimerlo non è attraverso la forza né col dominio, ma per la via dell’amore. Cristo predicò e visse questa nuova dimensione. La paura della morte non lo fece desistere dal suo progetto di amore. L’amore è più forte della morte. In mille modi siamo oppressi, ma non ci abbattiamo; ci troviamo nelle angustie, ma non ci disperiamo, perseguitati ma non abbandonati, abbattuti ma non annichiliti1; morti ed ecco che viviamo,tristi ed ecco ci rallegriamo, poveri ma arricchiamo molti, nulla avendo e tutto possedendo”. (p. Ezechiele Ramin)

Canto: VIENI E SEGUIMI
Lascia che il mondo vada per la sua strada;
lascia che l’uomo ritorni alla sua casa;
lascia che la gente accumuli la sua fortuna;
Rit. Ma tu, tu vieni e seguimi, tu, vieni e seguimi!
Lascia che la barca in mare spieghi la vela;
lascia che trovi affetto chi segue il cuore;
lascia che dall’albero cadano i frutti maturi;
E sarai luce per gli uomini e sarai sale della terra,
e nel mondo deserto aprirai una strada nuova. ( bis )
E per questa strada va, va! E non voltarti indietro, va!

LETTURA DEL MARTIROLOGIO
Guida: Mentre facciamo memoria dei missionari martiri uccisi, viene portata ai piedi della croce una pietra, il martire è la pietra che, scartata dai “costruttori”, è diventata testata d’angolo.

Jesus Christ, you are my life, alleluia, alleluia. (2 volte)
Tu sei vita, sei verità, tu sei la nostra vita;
camminando insieme a te, vivremo in te per sempre.

INVOCAZIONI
Lettore: preghiamo insieme dicendo: Padre, ascolta il grido fiducioso
che sale a te.
Per tutti i missionari, affinché vivano la loro vocazione come un dono e
offrano ogni giorno la vita per il Vangelo con gioia e fedeltà, fino al martirio. Preghiamo

Per tutti i cristiani, perché vivano la missione nel quotidiano attraverso la
preghiera incessante e l’offerta della propria sofferenza a Dio, con amore, in comunione con Cristo sofferente, morto e risorto. Preghiamo

Per la Chiesa, perché prenda coscienza che il suo primo dovere è l’annuncio del Vangelo ad ogni creatura e lo attui con coerenza accettando le sfide del Terzo Millennio. Preghiamo

Per le Chiese sorelle dei cinque continenti, perché crescano nella fede e nell’amore testimoniando la tenerezza di Dio per tutti i popoli e li aiutino a scoprire la sua paternità universale. Preghiamo

Per i giovani, perché prendano coscienza che accettando la chiamata di Cristo e seguendolo con generosità e gioia possono fare della loro esistenza un dono per gli altri e vivere pienamente secondo il progetto di Dio. Preghiamo

Per tutte le comunità cristiane perseguitate e oppresse perché la loro sofferenza sia linfa vitale per tutta la Chiesa e seme di una nuova umanità redenta dal sangue di Cristo. Preghiamo

PADRE NOSTRO

PREGHIERA CORALE
Signore
io vorrei essere di quelli
che rischiano la loro vita
che donano la loro vita.
A che serve la vita, se non per donarla?
Signore
tu che sei nato fra i disagi di un viaggio
tu che sei morto come un malfattore
liberami dal mio egoismo
e dal mio quieto vivere.
Affinché segnato dal segno della Croce
io non abbia paura della vita di sacrificio.
Rendimi disponibile per la bella avventura
alla quale tu mi chiami.
Devo impegnare la mia vita, Gesù,
sulla tua parola.
Devo mettere in gioco la mia vita, Gesù
sul tuo Amore.
Gli altri possono essere ben saggi,
tu mi hai detto di essere folle.
Gli altri credono all’ordine,
tu mi hai detto di credere all’Amore.
Gli altri pensano a risparmiarsi,
tu mi hai detto di dare.
Gli altri si sistemano,
tu mi hai detto di camminare
e di essere pronto.
Alla gioia e alla sofferenza,
alle vittorie e alle sconfitte,
di non mettere la fiducia in me, ma in te,
di giocare il gioco cristiano
senza preoccuparmi delle conseguenze.
Ed infine di rischiare la mia vita,
contando sul tuo Amore.

PREGHIERA E BENEDIZIONE
Celebrante: Ti preghiamo, Signore, sostieni con la tua forza quanti hanno donato la loro vita a servizio del tuo regno. Dona coraggio e perseveranza nelle tribolazioni ai tuoi missionari; illumina la loro opera, infondi vigore a quanti ti testimoniano, come un seme nascosto, nel cuore delle masse, benedici l’opera evangelizzatrice dei tuoi discepoli. Fa’ che tutti i cristiani, secondo la propria vocazione, possano, attraverso la generosa dedizione nel servire, essere testimoni luminosi del tuo amore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Canto: ANDIAMO CORRIAMO
Sentiamo una voce che ci chiama dal mondo,
un grido infinito d’amore profondo.
Venite a portare il Vangelo, l’amore,
la terra è assetata dell’acqua divina
ovunque ci manca il cibo più eterno, Gesù.
È ora di uscire dalla piccola terra,
offrire salvezza a tutta la terra
e tutte le lingue, le razze e nazioni
diventano uno nel Cristo tra noi.
È ora di alzarsi dal piccolo mondo,
è tutto il pianeta il nostro mondo,
partire, sognare regalare la vita
a chi non conosce la speranza infinita,
è un popolo immenso che attende Gesù.
Abbiamo toccato il Signore, abbiamo incontrato l’amore
e noi annunciamo a tutti Gesù, la gioia che cambia ala vita.
Andiamo, portiamo amore, andiamo, corriamo, viviamo,
la Chiesa è la tenda dell’umanità,
la pace riempie la terra, siamo Lui.
Abbiamo raccolto l’invito di Cristo,
andate, portate la buona notizia
il Verbo si è fatto più intimo all’uomo
e salva, rialza, ti accende la vita.
Noi siamo mandati nel terzo millennio,
La nuova missione ci chiede più impegno
un nuovo coraggio, una fede più forte,
ma è l’uomo di oggi che chiede di Dio
la nostra risposta sarà solo Gesù.
Se il cuore ti batte, se Cristo ti prende,
dona a tutto il mondo pace e felicità.
Se apri le mani, se vivi la fede,
porti l’entusiasmo che il Signore ti dà. (2. V)
Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:07

Gli ultimi articoli

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

15-07-2024 Missione Oggi

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

La Corte di Giustizia dello Stato del Paraná (Brasile) ha tenuto dal 3 al 5 luglio l'incontro sulla Giustizia Riparativa...

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

14-07-2024 Missione Oggi

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

I rappresentanti dei popoli nativi dell'Amazzonia peruviana, insieme ai missionari, si sono riuniti nella Prima Assemblea dei Popoli Nativi, che...

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

13-07-2024 Notizie

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

La comunità di Casa Generalizia a Roma festeggerà, il 18 luglio 2024, il 25° anniversario di ordinazione sacerdotale di padre...

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

13-07-2024 Allamano sarà Santo

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

L'11 maggio 1925 padre Giuseppe Allamano scrisse una lettera ai suoi missionari che erano sparsi in diverse missioni. A quel...

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

11-07-2024 Allamano sarà Santo

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

In una edizione speciale interamente dedicata alla figura di Giuseppe Allamano, la rivista “Dimensión Misionera” curata della Regione Colombia, esplora...

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

10-07-2024 Domenica Missionaria

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

Am 7, 12-15; Sal 84; Ef 1, 3-14; Mc 6, 7-13 La prima Lettura e il Vangelo sottolineano che la chiamata...

"Camminatori di consolazione e di speranza"

10-07-2024 I missionari dicono

"Camminatori di consolazione e di speranza"

I missionari della Consolata che operano in Venezuela si sono radunati per la loro IX Conferenza con il motto "Camminatori...

Un faro di speranza per le persone che vivono per strada

10-07-2024 Missione Oggi

Un faro di speranza per le persone che vivono per strada

I Missionari della Consolata dell'Argentina accompagnano le “Case di Cristo” a “Villa Soldati” Nel cuore di Villa Soldati, a Buenos Aires...

Santo (in punta di piedi)

09-07-2024 Allamano sarà Santo

Santo (in punta di piedi)

Il 23 maggio scorso la sala stampa del Vaticano annunciava che papa Francesco aveva approvato l’avvenuto miracolo della guarigione dell’indigeno...

onlus

onlus