Preghiera per la santificazione dei sacerdoti

Pubblicato in Preghiera missionaria
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Signore dal Cuore dolce e umile,

Degnati di formare in noi un cuore di povero, che sente profondamente la propria miseria e mette tutte le sue spe­ranze in Dio;
Un cuore puro, interamente distaccato dai beni di que­sto mondo e liberato dalle ambizioni terrene;
Un cuore umile veramente felice d'essere ignorato, la­sciato nell'ombra, e anche d'essere maltrattato e disprezza­to;
Un cuore dolce, che diffonde la soavità e l'incanto del tuo amore;
Un cuore aperto, accogliente, pieno di comprensione per le pene degli altri;
Un cuore benevolo, che sia il messaggero della tua bontà e della tua pace;
Un cuore semplice e allegro, che conservi la sua gioia anche nell'esperienza della propria miseria perché ha fiducia nel tuo amore onnipotente;
Un cuore silenzioso, che sappia tacere il male e che per­doni e dimentichi ogni offesa;
Un cuore generoso, che non rifiuti mai di servire e di sa­crificarsi per gli altri;
Un cuore sacrificato, capace di offrire in segreto, ma con entusiasmo, le sue prove per la salvezza delle anime!


Dalla lettera agli Ebrei 5:1-4
Gesù superiore ai sommi sacerdoti dell'antico Patto
(1Cr 23:13; Eb 8:3) (Eb 2:17-18; 4:15; 7:26-28; Sl 110:4)
1 Infatti ogni sommo sacerdote, preso tra gli uomini, è costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati; 2 così può avere compassione verso gli ignoranti e gli erranti, perché anch'egli è soggetto a debolezza; 3 ed è a motivo di questa che egli è obbligato a offrire dei sacrifici per i peccati, tanto per sé stesso quanto per il popolo.
4 Nessuno si prende da sé quell'onore; ma lo prende quando sia chiamato da Dio, come nel caso di Aronne.


Salmo 22

1 Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla;
2 su pascoli erbosi mi fa riposare
ad acque tranquille mi conduce.
3 Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.
4 Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
5 Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca.
6 Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni.

Da François Trochu, Il Curato d’Ars.
Coloro che hanno avuto la fortuna di assistere alla sua Messa hanno potuto costatare la trasfigurazione che si operava in tutta la sua persona durante la celebrazione. Di questo era conscio egli medesimo, tanto che giunse a raccomandare alle orfanelle della “Provvidenza” di non guardare il sacerdote quanto celebra. La fede aveva fatto di lui un Angelo e l’amore un Serafino. Queste qualità si manifestavano in modo straordinario quanto era all’altare, illuminando i suoi occhi e dando al suo viso un’espressione mirabile. Andrea Trève ci dive di avere osservato che, durante la Mesa, il suo contegno raccolto aveva tutte le apparenze dell’estasi. Si era portati istintivamente a guardare se mai i suoi piedi non si alzassero da terra, del resto, il Santo medesimo confessò che, qualche volta, le Specie eucaristiche erano state per lui il solo nutrimento: «Avevo fame durante la Messa – disse un giorno a Caterina –, ma, quando mi sono comunicato, ho detto al Signore: “Nutrite il corpo e l’anima”, e la mia fame scomparve». [...] «Dopo la consacrazione – aveva detto un giorno il Santo, – quando tengo il Signore tra le mie mani, io dimentico tutto». Se queste parole sono oscure, ne abbiamo altre che ci sembrano più esplicite: «Durante la Messa, quando si prega il Signore per i poveri peccatori, egli manda ad essi raggi di luce, perché scoprano le proprie miserie e si convertano».

Signore dal Cuore apostolico,
Aiutaci ad amare fino all'estremo le anime e a non met­tere alcun limite al nostro zelo. Poiché hai sacrificato la tua vita per ciascuna di queste anime e le hai giudicate tutte de­gne del prezzo del tuo sangue, facci comprendere che dob­biamo prodigarci totalmente per ciascuna di esse; che nel nostro apostolato non dobbiamo sospendere troppo presto i nostri sforzi, non dobbiamo lasciarci scoraggiare dalle resi­stenze o dagli insuccessi, e soprattutto non ci dobbiamo contentare del minimum, né per trascuratezza, né per delu­sione!

Non permettere che ci sentiamo soddisfatti, sordi alle grida di angoscia degli altri né che siamo degli avviliti rin­chiusi nell'inazione!

Dacci un cuore apostolico instancabile, come il tuo! Inse­gnaci a ricominciare continuamente con maggiore generosi­tà, senza lamentarci e in una offerta sempre più completa di tutti noi stessi; ad accettare lietamente tutti i sacrifici che il bene delle anime esige, sicuri che questi sacrifici,come tutti i nostri sforzi apostolici, ricevono da te una grande fecondi­tà. In queste disposizioni di fiducia fa' che avanziamo sem­pre più, decisi a lasciarci divorare dal compito così bello di farti conoscere e amare dal maggior numero possibile di uo­mini!

Preghiera dei Fedeli:
 
Celebrante: Signore Gesù Cristo, Sommo Sacerdote e Re dell’Universo, che dal Trono della Tua Santa Croce, attiri a Te tutti gli uomini, perché liberati dal giogo del male, rinasciamo alla Luce del Tuo Amore, ascolta la supplica che, in questi Divini Misteri, il Tuo Popolo orante innalza.
Preghiamo insieme dicendo: Santifica, o Signore, i Tuoi sacerdoti.
 
1. Per la Santa Chiesa, affinché, nel Suo materno amore verginale, generi di nuovo e ancora santi Sacerdoti, infiammati dal Fuoco del Tuo Amore, che guidino il popolo con la Tua certa Misericordia, lo educhino alla Verità e lo santifichino offrendo, insieme alla propria esistenza, il Tuo Corpo ed il Tuo Sangue, Fonte di ogni Grazia.

Preghiamo: Santifica, o Signore, i Tuoi sacerdoti.
 
2. Per il Santo Padre Benedetto XVI, perché conformato sempre più a Te dallo Spirito Santo, guidi come Pastore dei pastori la Tua Santa Chiesa nell’unità, richiamando incessantemente alla Verità ed alla Santità tutto il Popolo, attraverso il ministero umile e ubbidiente dei Vescovi e di tutti i Sacerdoti, che, solo nella fedeltà alla sua persona, sono fedeli a Te.

Preghiamo: Santifica, o Signore, i Tuoi sacerdoti.
 
3. Per quanti non Ti hanno ancora incontrato e riconosciuto come Signore, perché, salutarmente provocati dalla totale, quotidiana e verginale dedizione dei tuoi sacerdoti, non induriscano il proprio cuore ma si affidino, attraverso di loro, alla Santa Chiesa, nella quale splende il Tuo Volto misericordioso.

Preghiamo: Santifica, o Signore, i Tuoi sacerdoti.
 
4. Per i Sacerdoti malati e sofferenti, perché, abbracciando la Croce, attraverso la quale li chiami alla santità, riconoscano sempre il Tuo Volto Redentore e offrano ogni fatica intercedendo per la salvezza del popolo loro affidato e per tutta la Santa Chiesa.

Preghiamo: Santifica, o Signore, i Tuoi sacerdoti.
 
5. Per i sacerdoti rinati alla Vita Eterna, affinché possano contemplare il Tuo Volto Santo, Che hanno adorato quotidianamente nell’incruento Sacrificio dell’Altare. O Signore, usa loro la stessa inesauribile Misericordia che, nel Tuo Nome, tanto abbondantemente, amministrarono in vita al Tuo Popolo Santo.
Preghiamo: Santifica, o Signore, i Tuoi sacerdoti.
 
Celebrante: Padre Onnipotente, che hai voluto che il Tuo Figlio Risorto permanesse nel mondo attraverso il Corpo Mistico della Chiesa, e hai affidato ai Sacerdoti, per la Potenza dello Spirito, la Sua Presenza Vera Reale e Sostanziale nel Sacramento della Santa Eucaristia, accogli la nostra supplica e donaci una coscienza sempre più viva della grandezza del ministero sacerdotale.
Tu Che Vivi e Regni nei secoli dei secoli. Amen.


Dal vangelo secondo Giovanni (10, 11 -30)
11 Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. 12 Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; 13 egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. 14 Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15 come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. 16 E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore. 17 Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. 18 Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio».

19 Sorse di nuovo dissenso tra i Giudei per queste parole. 20 Molti di essi dicevano: «Ha un demonio ed è fuori di sé; perché lo state ad ascoltare?». 21 Altri invece dicevano: «Queste parole non sono di un indemoniato; può forse un demonio aprire gli occhi dei ciechi? ».

22 Ricorreva in quei giorni a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d'inverno. 23 Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone. 24 Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando terrai l'animo nostro sospeso? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». 25 Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste mi danno testimonianza; 26 ma voi non credete, perché non siete mie pecore. 27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. 28 Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano. 29 Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio. 30 Io e il Padre siamo una cosa sola».

Prendimi!
Prendimi, o Cuore di Cristo, in tutto ciò che sono;
Prendimi in tutto ciò che ho e che faccio, in tutto ciò che penso e tutto ciò che vivo!
Prendimi nel tuo spirito, perché aderisca a te;
Prendimi nel mio volere, perché voglia te;
Prendi tutto il mio cuore, perché ami solo te!
Prendimi, o Cuore di Cristo, nei miei desideri più nascosti,
Perché tu sia il mio sogno e il mio unico scopo,
Il mio grande amore e la mia perfetta felicità!
Prendimi con la tua bontà, per attirarmi a te;
Prendimi con la tua dolcezza, per accogliermi in te;
Prendimi col tuo amore, per unirmi a te!
Prendimi, o Cuore di Cristo, nella tua pena e nella tua gioia,
Nella tua vita e nella tua morte, nella notte della tua croce,
Nel giorno immortale della tua resurrezione!
Prendimi con la tua potenza, elevandomi a te;
Prendimi col tuo ardore, infiammandomi per te;
Prendimi con la tua grandezza, per farmi perdere in te!
Prendimi, o Cuore di Cristo, come tuo servo,
Tuo schiavo e al tempo stesso tuo indegno amico;
Prendi tutta la mia dedizione, fino in fondo, senza limiti!
Prendimi per il lavoro della tua grande missione,
Per il dono integrale alla salvezza del prossimo,
E per ogni sacrificio a servizio dei tuoi!
Prendimi, o Cuore di Cristo, senza limite e senza fine;
Prendi ciò che io non son riuscito a offrirti;
Non mi rendere mai più ciò di cui ti sei impossessato!
Prendi per l'eternità ciò che è in me,
Affinché un giorno possa, o divin Cuore, possederti,
Nell'amplesso del Cielo, prenderti e custodirti per sempre!
 
Preghiera per i Sacerdoti
 
Signore Gesù, presente nel Santissimo Sacramento,
che hai voluto perpetuare la tua Presenza tra noi
per il tramite dei tuoi Sacerdoti,
fa’ che le loro parole siano sempre le tue,
che i loro gesti siano i tuoi gesti,
che la loro vita sia fedele riflesso della tua vita.
 
Che essi siano quegli uomini che parlano a Dio degli uomini,
e agli uomini, di Dio.
Che non abbiano paura del dover servire,
servendo la Chiesa nel modo in cui essa ha bisogno di essere servita.
 
Che siano uomini, testimoni dell’eterno nel nostro tempo,
camminando per le strade della storia con i tuoi stessi passi
e facendo a tutti del bene.
 
Che siano fedeli ai loro impegni,
gelosi della propria vocazione e della propria donazione,
specchio luminoso della propria identità
e che vivano nella gioia per il dono ricevuto.
 
Te lo chiediamo per la tua Madre Maria Santissima:
lei che è stata presente nella tua vita
sarà sempre presente nella vita dei tuoi sacerdoti. Amen.
Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:07

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