La gratitudine

Pubblicato in Preghiera missionaria
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VOCE GUIDA


Il Figlio è l’eterno Amato, colui che si è lasciato consegnare in obbedienza d’amore sulla croce. Dicono gli esegeti: la sua vita fu tutta un’esistenza accolta. Nel gioco eterno dell’amore, rivelato a Pasqua, il Figlio è colui che si lascia amare.

Questo è un punto molto importante: il Figlio ci fa comprendere che non è divino soltanto il dare, ma è divino anche il ricevere. Il Figlio ci fa comprendere che non è divina soltanto la gratuità, ma è divina anche la gratitudine: lasciarsi amare non è meno difficile che amare.

L’amore non è solo ciò che tu puoi dare all’altro, l’amore e anche la capacità di ricevere l’altro, di dirgli grazie, di dirgli la gioia di esistere perché ti ama, di dirgli grazie perché lui esi­ste. La parola più bella che l’amico può dire all’amico è questa: grazie di esserci, grazie di esistere, perché è la parola con cui tu dici all’altro: «La tua vita è importante per me, io esisto perché tu esisti».

Ecco la seconda grande figura dell’amore: la gratitudine, l’accoglienza, il lasciarsi amare. Le forme più alte di solidarietà non valgono a niente se sono unidirezionali, diventano la beneficenza, in cui chi sta in alto dà a chi sta in basso.

L’amore vero esige la reciprocità: nel momento in cui tu doni, tu accogli il povero, l’abbandonato, il solo, il diverso. Non sei tu solo ad amare lui, ma è lui che ti sta dando la vita nel momento in cui tu lo ami.

PREGHIERA

Voglio amare come te

Signore mio Gesù,
voglio amare tutti coloro che tu ami.
Voglio amare con te la volontà del Padre.

Non voglio che nulla separi il mio cuore dal tuo,
che qualcosa sia nel mio cuore
e non sia immerso nel tuo.
Tutto quel che vuoi io lo voglio.
Tutto quel che desideri io lo desidero.

Dio mio, ti do il mio cuore,
offrilo assieme al tuo a tuo Padre,
come qualcosa che è tuo
e che ti è possibile offrire,
perché esso ti appartiene.

(Charles de Foucauld)

CANTO

Lo Spirito che Cristo risuscitò
darà vita ai nostri corpi, corpi mortali
e li renderà strumenti di salvezza, strumenti di salvezza.
Lo Spirito di Cristo fa fiorire il deserto
torna la vita, noi diventiamo testimoni di luce.

LETTURA

Dal Vangelo di Giovanni (17, 20,26)

Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa.

Come tu, Padre, sei in .me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.

E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola.

in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato, e li hai amati come hai amato me.

Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato, siano con te dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.

Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai, E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farà conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

CONTEMPLAZIONE CORALE (a cori alterni)

Il Magnificat

L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio,
mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.



CANTO

Rendete grazie a Colui che è Santo,
rendete grazie a Dio
per suo Figlio Gesù. (2 volte)

E possa il debole dir son forte
e possa il povero dir son ricco
per quel che ha fatto il Signore
per me. (2 volte)


INVOCAZIONI

Signore Gesù, che sei venuto a donarci la vita, facci comprendere quanto Dio ha amato il mondo.
Fa’, o Signore, che ci lasciamo amare da te.

Signore Gesù, Salvatore di ogni uomo e di ogni donna, aiutaci ad amarci reciprocamente.
Fa’, o Signore, che ci lasciamo amare da te.

Signore Gesù, Figlio unigenito del Padre, effondi su di noi lo Spirito, fonte di luce, forza e sapienza.
Fa’, o Signore, che ci lasciamo amare da te.
Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:07

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