L'amore: dalla Trinità alla missione

Pubblicato in Preghiera missionaria
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G. La Trinità è un'insuperabile rappresentazione del comunicarsi amoroso di Dio: Dio si rivela come Dio vicino agli uomini, che egli ama come Padre, come Figlio, come Spirito Santo. Anche la storia della nostra fede sta nel volgerci al Padre, attraverso il Figlio, nello Spirito Santo: siamo chiamati ad adorare e a immergerci in questo nostro Dio, avvolto nel mistero della sua Unità e Trinità. Mistero, questo, che svela il cuore dell'uomo perché di fronte ad esso il superbo e il sapiente di questo mondo si scandalizzano e si ribellano, mentre l'umile e il semplice adorano e sperimentano nel loro profondo Colui "che abita una luce inaccessibile" (1 Tm 6,16). A questo Dio che si è fatto prossimo affidiamo la nostra vita e la nostra speranza.


G. Nel nome del Padre , del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen


Canto


G. Siamo battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Non significa solo ricordarlo nel momento in cui facciamo il segno della croce, ma vuol dire impegnarci con la vita ad affermare la nostra appartenenza totale a colui che invochiamo.


(S) Battezzate tutte le nazioni nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.


1L Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 28,16-20)
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato.
Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano.
E Gesù, avvicinatosi, disse loro: “Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra.
Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato.
Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.
Parola del Signore


(S) Signore Gesù, riuniti davanti a te, noi rendiamo grazie a Dio, tuo e nostro Padre.
Egli ci ama da sempre, e ci ha chiamati alla vita e alla sua bontà.
Nel Battesimo ci ha generati come figli, chiamandoci a far parte del suo popolo.
Rendiamo grazie a te, Figlio suo, Gesù Cristo. Tu sei la nostra pace,
colui che fa di tutti gli uomini un solo popolo per mezzo della croce.
In te possiamo presentarci al Padre in un solo Spirito.
Rendiamo grazie allo Spirito Santo. Egli santifica gli uomini nella comunione dell’amore,
e costruisce la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
unico Dio in tre Persone uguali e distinte. Questa è la lode della Chiesa,
segno del regno di Dio già iniziato sulla terra, principio della vita eterna.

Tutti

Signore Gesù, invia il tuo Spirito, perché ci aiuti a leggere la Scrittura con lo stesso sguardo,
con il quale l' hai letta Tu per i discepoli sulla strada di Emmaus. Con la luce della Parola,
scritta nella Bibbia, Tu li aiutasti a scoprire la presenza di Dio negli avvenimenti sconvolgenti
della tua condanna e della tua morte. Così, la croce che sembrava essere la fine di ogni speranza,
è apparsa loro come sorgente di vita e di risurrezione. Crea in noi il silenzio per ascoltare la tua voce nella creazione e nella Scrittura, negli avvenimenti e nelle persone, soprattutto nei poveri e sofferenti.
La tua Parola ci orienti, affinché anche noi, come i due discepoli di Emmaus, possiamo sperimentare
la forza della tua risurrezione e testimoniare agli altri che Tu sei vivo in mezzo a noi
come fonte di fraternità, di giustizia e di pace. Questo noi chiediamo a Te, Gesù, figlio di Maria,
che ci hai rivelato il Padre e inviato lo Spirito. Amen.



(S) Dio, che sei Padre, ti ringrazio di avermi chiamato alla mia storia e dentro la mia storia.
Tu da sempre hai preparato un mondo per potermi incontrare, per potermi dire un giorno
tutto il tuo amore, che è u n amore completo, un amore di Padre e di Madre per il proprio figlio.

Tutti
Dammi di credere in Te, di affidare a te ogni mio passo, ogni mio desiderio,
per riuscire a essere veramente nelle tue mani.

(S) Dio che sei Figlio, sei entrato nella mia storia e mi hai salvato. Non hai badato a quanto ti convenisse, ma hai partecipato del disegno di amore che il Padre aveva per me e per tutti i miei fratelli
e le mie sorelle che camminano insieme a me.

Tutti
Dammi di vivere della tua libertà di azione e di parola, dammi di capire quanto la verità
possa farmi realmente libero di fronte al peccato e di fronte agli altri.

(S) Dio, che sei Spirito Santo,
è la tua forza che apre i miei occhi a vedere la storia vera che sta dietro la facciata di ogni giorno,
è la tua potenza che mi mostra i miracoli che avvengono in me e in quanto sono intorno a me.

Tutti
Dammi i tuoi doni, per affrontare il mio cammino con gli occhi bene aperti e le orecchie capaci di sentire la voce che mi richiama alla vita, il battito di quel cuore che mi riscalda quando ho paura,
la stretta di mano che mi rinforza e mi parla come a una persona,
il sorriso di chi è capace di giocare con la vita divina che è nel mondo.

Canto


Tutti
Dio, tu sei nostro Padre; Gesù, tuo Figlio e nostro fratello ci dona lo Spirito perché anche noi
viviamo felici nella tua famiglia e scopriamo la gioia immensa di poter dialogare con te,
che hai creato il mondo intero, immenso e meraviglioso e guidi la storia dell'umanità,
mentre non smetti di prenderti cura di ciascuno di noi con la pazienza
e la tenerezza di un Padre buono, che supera qualsiasi nostra attesa.

(S) Abbiamo tutti la patente d'apostoli; quell'andate è detto per noi. Non c'è bisogno di chiamarsi Pietro, o Giacomo o Giovanni. È una parola che passa i secoli, un incarico a tempo indeterminato,
valido per tutte le latitudini della terra. Come fare? Noi siamo poveretti, a malapena capaci di tener viva la fede nostra, figurarsi se possiamo andare, ammaestrare, battezzare. Però, a pensarci meglio,
anche gli apostoli "dubitavano". Anche loro, pur avendo potuto veder Gesù a faccia a faccia,
temevano di non farcela, come noi. Allora non occorre esser papi, né vescovi, nemmeno preti e suore, per far la nostra parte. Neanche dobbiamo preoccuparci di andar per il mondo:
basterà un colpo d'occhio all'intorno, e il mondo lo troveremo lì, dove viviamo.
Ecco il mondo da ammaestrare. Dire poche semplici cose. Dio ci è padre, Gesù ci è fratello.
"E lo Spirito?". Già, lo Spirito. "Ecco, è come un amico, il migliore che ci sia.
Uno che vuol sempre starci accanto, consigliarci bene, darci luce quand'è buio.
È una voce che ci parla nel silenzio, un compagno nella solitudine, una gioia contro la tristezza".
Però, questo Vangelo. Mai che ti lasci in pace o ti esoneri. Uno pensa che riguardi gli altri, poi,
scava scava, ecco che parla di te, parla per te. Parole dette da duemila anni, sempre addosso alla vita.
Ci tocca andare, anche oggi. Un viaggio di pochi passi, a volte. Ma importante come quelli
dei primi apostoli. Si tratta sempre di parlare di quei Tre, anzi di farli vivere.
Anche quando sembra che nessuno ascolti, anche se temiamo di non essere all'altezza,
bisogna insistere e vincere lo scoramento e rifiutare gli alibi. Ha detto Gesù:
"io sono con voi fino alla fine del mondo".
È la firma sotto un contratto di validità eterna. È lui che s'impegna a fare la sua parte insieme a noi.
Ha detto: "Andate", ma ci accompagna.

Tutti
Signore Gesù, ti ringraziamo per la tua Parola che ci ha fatto vedere meglio la volontà del Padre.
Fa' che il tuo Spirito illumini le nostre azioni e ci comunichi la forza per eseguire quello che la Tua Parola ci ha fatto vedere. Fa' che noi, come Maria, tua Madre, possiamo non solo ascoltare ma anche praticare
la Parola. Tu che vivi e regni con il Padre nell'unità dello Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.

Canto
Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:07
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