Introduzione all’Anno Paolino

Pubblicato in Preghiera missionaria
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1. Paolo, giudeo zelante


CANTO E ACCOGLIENZA

Possibilmente in una chiesa-colletta o sul sagrato della chiesa si raduna il popolo di Dio. Colui che presiede la Preghiera, in camice e piviale (o stola bianca), accompagnato dai ministri con i candelieri, la croce e il turibolo, terminato il canto, introduce alla preghiera.

SALUTO E MONIZIONE

Celebrante:
Nel nome del Padre …

Celebrante:
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo,
l'amore di Dio Padre
e la comunione dello Spirito Santo
sia con tutti voi.

Assemblea:
Amen.

Celebrante:
Carissimi, Papa Benedetto XVI ha indetto per la Chiesa universale un anno paolino nel bimillenario della nascita di Paolo di Tarso, collocata dagli storici tra il 7 e il 10 dopo Cristo. La proposta di un anno dedicato alla figura di San Paolo è per ogni credente una preziosa occasione per accogliere la profondità del suo insegnamento e riscoprire la responsabilità di annunciare Cristo ai fratelli. Sin dalle origini, le Lettere scritte dall’Apostolo Paolo sono state per la Chiesa una ricchezza inesauribile alla quale, soprattutto nel contesto della celebrazione liturgica, ogni comunità cristiana ancora oggi può attingere a piene mani. La preghiera che ci introduce a questo anno paolino è scandita da quattro tempi, ispirati da altrettanti momenti fondamentali della vita di San Paolo, così come testimoniato nel libro degli Atti degli Apostoli e dalle sue Lettere.

PREGHIERA CON IL SALMO 115

solo:
Non a noi, Signore, non a noi,
ma al tuo nome dá gloria,
per la tua fedeltà, per la tua grazia.
Perché i popoli dovrebbero dire:
«Dov’è il loro Dio?».

tutti:
Il nostro Dio è nei cieli,
egli opera tutto ciò che vuole.

solo:
Gli idoli delle genti sono argento e oro,
opera delle mani dell’uomo.
Hanno bocca e non parlano,
hanno occhi e non vedono,
hanno orecchi e non odono,
hanno narici e non odorano.
Hanno mani e non palpano,
hanno piedi e non camminano;
dalla gola non emettono suoni.
Sia come loro chi li fabbrica
e chiunque in essi confida.

tutti:
Israele confida nel Signore:
egli è loro aiuto e loro scudo.
Confida nel Signore la casa di Aronne:
egli è loro aiuto e loro scudo.
Confida nel Signore, chiunque lo teme:
egli è loro aiuto e loro scudo.

solo:
Siate benedetti dal Signore
che ha fatto cielo e terra.
I cieli sono i cieli del Signore,
ma ha dato la terra ai figli dell’uomo.

tutti:
Non i morti lodano il Signore,
né quanti scendono nella tomba.
Ma noi, i viventi, benediciamo il Signore
ora e sempre.

ORAZIONE

Celebrante:
Preghiamo.

Dio onnipotente ed eterno, tu hai messo nel cuore degli uomini una così profonda nostalgia di te, che solo quando ti trovano hanno pace: fa’ che, al di là di ogni ostacolo, tutti riconoscano i segni della tua bontà e, stimolati dalla testimonianza della nostra vita, abbiano la gioia di credere in te, unico vero Dio e padre di tutti gli uomini.

Per Cristo nostro Signore.

Assemblea:
Amen.

LETTURA BIBLICA

Lettore:
Ascoltiamo la Parola di Dio dal libro degli Atti degli Apostoli 22, 3-5.
Paolo disse al popolo: «Io sono un Giudeo, nato a Tarso di Cilicia, ma cresciuto in questa città, formato alla scuola di Gamaliele nelle più rigide norme della legge paterna, pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi. Io perseguitai a morte questa nuova dottrina, arrestando e gettando in prigione uomini e donne, come può darmi testimonianza il sommo sacerdote e tutto il collegio degli anziani. Da loro ricevetti lettere per i nostri fratelli di Damasco e partii per condurre anche quelli di là come prigionieri a Gerusalemme, per essere puniti».

PREGHIERA

Solista:
Signore, Dio dell’alleanza, ti sei manifestato ai padri come un Dio geloso e fedele. Tu hai fatto crescere nel tuo popolo il giovane Saulo, pieno di zelo per te e lo hai reso irreprensibile nell’osservanza della Torah, fino all’estremo proposito di distruggere la nuova via dei cristiani.

Assemblea:
Suscita nelle nostre comunità lo zelo buono, perché, toccati dalla tua grazia, diveniamo anche noi zelanti nel praticare le opere di giustizia che hai predisposto per noi.

Solista:
Il giovane Saulo fremeva minaccia e strage verso i discepoli del tuo Figlio, lavorando attivamente contro il nome di Gesù.

Assemblea:
Accendi in noi quella passione ardente che ci spinga a edificare la tua Chiesa, mistico Corpo del tuo Cristo, nella carità e nella verità.

Solista:
Quando piacque a te di rivelare a lui il tuo Figlio, hai trasformato lo zelo di persecutore di Paolo in quello di apostolo di Gesù Cristo.

Assemblea:
Fa’ che anche noi, colmi di ogni conoscenza, e rivestiti della tua armatura, indossiamo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace.

INGRESSO IN CHIESA

L’assemblea è invitata ad entrare in Chiesa. Apre la processione il turibolo davanti alla Croce accompagnata da due candelieri. Segue quindi il popolo. Chiude la processione colui che presiede la preghiera. Il popolo entra in Chiesa cantando l’Inno.

INNO A SAN PAOLO

La strada che tu percorrevi
convinto nemico di Cristo
ti ha visto cadere e rialzarti
incredulo fatto credente.
Gesù il Risorto ti è apparso
ha fatto di te il suo servo
ti ha scelto e inviato alle genti
ovunque il Vangelo hai gridato.
L’ascolto fa nascer la fede
credendo si ha la salvezza
la grazia trascende la Legge
lo Spirito in noi grida: Abba.
Un canto d’amore hai cantato
mostrando la via eccellente
per fare di tutti i credenti
le membra del corpo di Cristo.
Se Dio per noi è il Padre
chi può separarci da Cristo
né fame né spada né morte
morire è dunque un guadagno.
Sei stato afferrato da Cristo
che ha fatto di te un prigioniero
la croce potenza di Dio
in te ha lasciato i suoi segni.
Conclusa la buona battaglia
il sangue hai sparso in offerta
la grazia ha dato il suo frutto
ormai sei nel Regno per sempre.
A Dio che può confermarci
secondo il Vangelo di Cristo
mistero taciuto e svelato
la gloria nei secoli eterni.

INCENSAZIONE DELLA CROCE

Giunto all’altare, colui che presiede la preghiera incensa la Croce. Quindi, giunto alla sede dice
l’Orazione.


2. Paolo sulla strada di Damasco

ORAZIONE

Celebrante:
O Dio, presente nel cuore di ogni uomo,
rivèlati a quanti sono nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
perché nella tua luce
riconoscano l’altissima vocazione di tuoi figli,
da te eternamente scelti,
chiamati alla grazia e destinati alla gloria.
Per Cristo nostro Signore.

Assemblea:
Amen.

L’assemblea si mette seduta.

LETTURA BIBLICA

Lettore:
Ascoltiamo la Parola di Dio dal libro degli Atti degli Apostoli 22, 6- 11.
Paolo disse al popolo: «Mentre ero in viaggio e mi avvicinavo a Damasco, verso mezzogiorno, all’improvviso una gran luce dal cielo rifulse attorno a me; caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Risposi: Chi sei, o Signore? Mi disse: Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti. Quelli che erano con me videro la luce, ma non udirono colui che mi parlava. Io dissi allora: Che devo fare, Signore? E il Signore mi disse: Alzati e prosegui verso Damasco; là sarai informato di tutto ciò che è stabilito che tu faccia. E poiché non ci vedevo più, a causa del fulgore di quella luce, guidato per mano dai miei compagni, giunsi a Damasco.

PAUSA DI SILENZIO

INTRONIZZAZIONE DEL LIBRO DEI VANGELI

L’assemblea si mette in piedi e intona il canto dell’Alleluia, mentre dall’ingresso della Chiesa viene portato in processione il libro dei Vangeli che viene collocato sull’ambone. Se c’è il Diacono, chiede la benedizione, come avviene durante la Celebrazione eucaristica.

ACCLAMAZIONE AL VANGELO

Alleluia, alleuia, alleluia
Non è per me un vanto predicare il Vangelo;
è un dovere per me:
guai a me se non predicassi il Vangelo! 1Cor 9,16
Alleluia, alleuia, alleluia

PROCLAMAZIONE DEL VANGELO

Celebrante(o Diacono):
Il Signore sia con voi.

Assemblea:
E con il tuo spirito.

Celebrante(o Diacono):
Dal Vangelo secondo Marco 16,15-18

Assemblea:
Gloria a te, Signore.

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

Parola del Signore.

Assemblea:
Lode a te, o Signore.

L’assemblea si mette seduta.

OMELIA

L’assemblea si mette in piedi.

PREGHIERA

Solista:
Signore, Dio fedele e giusto, hai cercato Saulo sulla via di Damasco, mentre combatteva contro di te, saldo nelle sue certezze.

Assemblea:
Prepara anche per noi un evento di grazia, mentre corriamo sulle nostre strade, inseguendo le nostre sicurezze; dirigi le nostre vie secondo i tuoi benevoli disegni.

Solista:
Hai folgorato Saulo con la tua luce e hai rivelato a lui il nome di Gesù; con una chiamata personale ed unica hai sconvolto il corso della sua vita.

Assemblea:
Concedi a quanti ti cercano con cuore retto e sincero di essere conquistati dal Signore Gesù Cristo e di vivere in lui e per lui.

Solista:
Quella stessa luce che ha privato Paolo della vista, gli ha anche permesso di vedere il tuo Cristo crocifisso, vivo e glorificato.

Assemblea:
La via di Damasco sia per la tua Chiesa il cammino verso i popoli che aspettano di rialzarsi nella luce del tuo vangelo.


3. Paolo apostolo per vocazione

L’assemblea si mette seduta. Dal fonte battesimale il Diacono o lo stesso celebrante attinge l’acqua benedetta da versare in un’anfora. Quindi, la stessa viene portata al centro del presbiterio. Il gesto è accompagnato da un canto.

CANTO

Scelto dal repertorio della comunità

LETTURA BIBLICA

Lettore:
Ascoltiamo la Parola di Dio dalla lettera di San Paolo ai Galati 1, 11-17.
«Vi dichiaro dunque, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è modellato sull’uomo; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo. Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo, come io perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e la devastassi, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com’ero nel sostenere le tradizioni dei padri. Ma quando colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia si compiacque di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani, subito, senza consultare nessun uomo, senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco».

PAUSA DI SILENZIO

L’assemblea si mette in piedi.

PREGHIERA

Solista:
Padre e Signore di tutti gli uomini, nel tuo progetto di amore hai chiamato Paolo fin dal seno materno e hai fatto di lui uno strumento eletto per portare il nome di Gesù ai popoli.

Assemblea:
Apri i nostri cuori a comprendere il mistero nascosto da secoli e da generazioni e manifestato ora in Cristo Gesù; conduci tutti alla fede e alla salvezza.

Solista:
Hai chiamato Paolo non secondo i suoi meriti, ma secondo la grazia di Cristo e hai fatto di un persecutore della Chiesa un apostolo del Vangelo.

Assemblea:
Rendici degni della nostra chiamata, perché la tua grazia non sia vana in noi. Concedici di risplendere come astri nel mondo, tenendo alta la parola di vita.

Solista:
La parola divina del vangelo è la sorgente unica della chiamata di Paolo: nulla lo ha preparato, nessun uomo lo ha influenzato.

Assemblea:
Si riveli anche nella nostra debolezza la forza di Cristo, potenza e sapienza di Dio, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a te.

PROFESSIONE DI FEDE E ASPERSIONE

Celebrante:
Carissimi, San Paolo ci ricorda che per mezzo del battesimo siamo stati sepolti con Cristo nella morte, perché come Lui fu risuscitato dai morti, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova (cf Rm 6,3-
4). Facendo, quindi, memoria del Battesimo rinnoviamo la nostra professione di fede.

Celebrante:
Credete in Dio,
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra?

Tutti:
Credo.

Celebrante:
Credete in Gesù Cristo,
suo unico Figlio, nostro Signore,
che nacque da Maria Vergine,
morì e fu sepolto,
è risuscitato dai morti
e siede alla destra del Padre?

Tutti:
Credo.

Celebrante:
Credete nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne e la vita eterna?

Tutti:
Credo.

Il celebrante conclude:
Dio onnipotente,
Padre del nostro Signore Gesù Cristo,
che ci ha liberati dal peccato
e ci ha fatti rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo,
ci custodisca con la sua grazia
in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna.

Tutti:
Amen.

L’assemblea si mette seduta.


4. Paolo e la suprema testimonianza del sangue

Al centro del presbiterio viene portata l’ampolla del Crisma e collocata su un luogo debitamente preparato (non sull’altare). Il gesto è accompagnato dal canto.

CANTO

Scelto dal repertorio della comunità

LETTURA BIBLICA

Lettore:
Ascoltiamo la Parola di Dio dalla seconda lettera di San Paolo a Timoteo 4, 6-8.
«Quanto a me, il mio sangue sta per essere sparso in libagione ed è giunto il momento di sciogliere le vele. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione».

PAUSA DI SILENZIO

L’assemblea si mette in piedi.

PREGHIERA

Solista:
Signore Dio, giusto giudice, corona dei martiri, hai dato all’apostolo Paolo non solo la grazia di credere, ma anche di soffrire per Cristo.

Assemblea:
Concedi a noi, che attendiamo con amore la tua manifestazione di combattere la buona battaglia della fede e di rendere la nostra bella testimonianza davanti a tutti gli uomini.

Solista:
Nell’approssimarsi della sua morte l’apostolo sentì la certezza di aver raggiunto lo scopo della propria vita nella testimonianza del Vangelo fino all’effusione del sangue.

Assemblea:
Fa’ che i cristiani in ogni parte del mondo non si vergognino del Vangelo, ma soffrano aiutati dalla forza di Dio e nelle prove conservino intatto il deposito della fede.

Solista:
Ogni giorno l’apostolo Paolo non temette di esporsi alla morte a causa di Gesù, portando impresso in sé il mistero della Croce come il segno più forte del suo ministero.

Assemblea:
Fa’ che anche noi portiamo sempre e ovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la sua vita sia manifesta in noi.

RENDIMENTO DI GRAZIE SUL CRISMA

Colui che presiede la preghiera, si avvicina al tavolo su cui è collocata l’ampolla del Crisma, se è il caso toglie il coperchio dall’ampolla, e rivolge ai presenti la seguente monizione:

Celebrante:
Carissimi, l’Apostolo Paolo esorta i cristiani a diffondere nel mondo il “buon profumo di Cristo”. E’ l’invito ad essere testimoni con la coerenza della vita. Rivolgiamo, quindi, il nostro rendimento di grazie sul Crisma, l’olio misto al profumo, per rinnovare il ricordo di quanto Dio, Padre onnipotente ha realizzato e continua a realizzare in ciascuno di noi attraverso questo segno sacramentale. Il gesto che conclude questa nostra preghiera ci richiami alla responsabilità che l’Apostolo Paolo ha saputo vivere fino al martirio.

Diacono (o lettore):
O Dio, tu dall’albero dell’ulivo hai fatto fluire per noi il crisma della salvezza, perché impregnato della forza del tuo Spirito, compia nei tuoi figli il disegno del tuo amore e arricchisca la tua Chiesa dei carismi.

Tutti:
Noi ti rendiamo grazie, Signore.

Diacono (o lettore):
O Dio, nel tuo Figlio Gesù, il Cristo dal cui santo nome è chiamato crisma l’olio misto a profumo, tu hai svelato il valore dei segni antichi e hai portato a compimento le figure dell’antica alleanza per comunicarci la tua vita.

Tutti:
Noi ti rendiamo grazie, Signore.

Diacono (o lettore):
O Dio, nel segno sacramentale del crisma, tu comunichi la forza del tuo Spirito perché i tuoi figli, rinati nel lavacro battesimale, siano resi più somiglianti al Cristo e diffondano nel mondo il profumo di una vita santa.

Tutti:
Noi ti rendiamo grazie, Signore.

Il Celebrante conclude con la seguente orazione:
Preghiamo.

O Dio, che hai illuminato tutte le genti
con la parola dell’apostolo Paolo,
concedi anche a noi,
di essere testimoni della tua verità
e di camminare sempre nella via del Vangelo,
per diffondere nel mondo il buon profumo di Cristo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Tutti:
Amen.

BENEDIZIONE E CONGEDO

Terminata la Benedizione, il Celebrante o il Diacono congeda l’assemblea con queste parole:
Siate nel mondo il profumo di Cristo.
Andate in pace.

Assemblea:
Rendiamo grazie a Dio.

CANTO FINALE
Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:07
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