San Valentino: la festa dell’amore

Pubblicato in Preghiera missionaria
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La missione è Amore

Come annunciare l’amore di Dio?


1) Noi diventiamo missionari, cioè annunciamo l’amore di Dio,
quando facciamo risplendere la comunione tra di noi: “Padre, ti
prego perché coloro che crederanno in me grazie alla predicazione
degli apostoli, siano una cosa sola, affinché il mondo creda che tu mi
hai mandato” (Gv 17,21).

2) Noi diventiamo missionari quando ci chiniamo come il buon
Samaritano sulle necessità di tutti, specialmente dei più poveri e
bisognosi: “Voi siete la luce del mondo – ci dice Gesù. – Così risplenda
la vostra luce, che vedendo le vostre opere buone gli uomini
riconoscano il Padre vostro che è nei cieli” (Mt 5,16).

3) Noi diventiamo missionari quando annunciamo esplicitamente
l’amore di Dio, perché il mondo creda e, credendo, abbia la vita
eterna. E’ questo il primo servizio che la Chiesa è chiamata a rendere
a ciascun cristiano e all’intera umanità, che oggi sembra aver smarrito
il senso delle realtà ultime e della stessa esistenza (cf. RM 2).

La prima preoccupazione che devono avere le comunità cristiane è
quella di far riscoprire agli altri la gioia di sapersi amati da Dio, di
sapere che Dio costruisce la storia con noi; è quello di far scoprire
Cristo come la radice della nostra speranza, come Colui che dà senso
pieno alla nostra vita, l’unico Salvatore; l'unica risposta pienamente
valida ai problemi e alle attese dell'uomo di ogni tempo.

Davvero la missione è un caso di amore! E’ soltanto l’amore che
può fare della nostra vita una missione. Fa parte della natura
dell’amore, uscire da se stesso, trasformare la vita in missione.
La missione germoglia dall’amore e, come l’amore, la missione è
una esigenza e una necessità esistenziale. Nella misura in cui amiamo
e, per amore, facciamo della nostra vita una missione, ci realizziamo
come persone autentiche.

Svolgendo la nostra missione, noi diventiamo soggetti e protagonisti
della storia, agenti di trasformazione e di trasfigurazione del mondo.
Nelle mani di Dio e sotto l’azione dello Spirito.

RIFLESSIONI

Tardi ti ho amato,
o bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato! 
Tu eri dentro di me ed io fuori;
ivi io ti cercavo gettandomi deforme
su queste belle cose da te fatte.
Tu eri con me, ma io non ero con te,
poiché mi tenevano lontano quelle creature che,
se non esistessero in te,
non avrebbero esistenza.
Tu mi hai chiamato, hai gridato,
hai vinta la mia sordità.
Tu hai balenato, hai brillato,
hai dissipato la mia cecità.
Hai sparso il tuo profumo,
io l’ho respirato ed ora a tre anelo.
Ti ho gustato ed ora ho fame e sete.
Mi hai toccato ed ardo dal desiderio della pace tua.

(S. Agostino, Le Confessioni)



PREGHIERE

Parlare di Dio, raccontando l’Amore

Dio vivente e santo,
che Ti sei rivelato a noi
narrandoTi nelle meraviglie
operate dal Tuo amore,
concedici, Ti preghiamo,
di saper riconoscere
nella luce del Tuo Spirito
i segni della Tua bontà
e della Tua provvidenza
nell’universo intero
e nella storia.

Fa’ che sappiamo accogliere
i prodigi della Tua salvezza per noi,
per lasciarci raggiungere,
trasformare e sanare
dall’amore crocefisso
e risorto
del Tuo Figlio,
unica nostra speranza,
sola, vera, nostra teologia!

[Bruno Forte in Piccola Introduzione alla Fede, Edizioni Paoline, 1992.]


Grazie, Signore,
perché ci hai dato l’amore
capace di cambiare
la sostanza delle cose.

Quando un uomo e una donna
diventano uno nel matrimonio
non appaiono più come creature terrestri
ma sono l’immagine stessa di Dio.
Così uniti non hanno paura di niente.

Con la concordia, l’amore e la pace
l’uomo e la donna sono padroni
di tutte le bellezze del mondo.

Possono vivere tranquilli,
protetti dal bene che si vogliono
secondo quanto Dio ha stabilito.

Grazie, Signore,
per l’amore che ci hai regalato.

[San Giovanni Crisostomo]


Atto d'offerta all'Amore misericordioso di Dio

J. M. J. T.

Offerta di me stessa come vittima d'olocausto
all'Amore misericordioso del buon Dio.

Mio Dio! Trinità beata, desidero amarvi e farvi amare, lavorare per la glorificazione della santa Chiesa, salvando le anime che sono sulla terra e liberando quelle che sono nel purgatorio. Desidero compiere perfettamente la vostra volontà e arrivare al grado di gloria che m'avete preparato nel vostro regno. In una parola, desidero essere santa, ma sento la mia impotenza e vi domando, o mio Dio, di essere voi stesso la mia santità.

Poiché mi avete amata fino a darmi il vostro unico Figlio perché fosse il mio salvatore e il mio sposo, i tesori dei suoi meriti appartengono a me ed io ve li offro con gioia, supplicandovi di non guardare a me se non attraverso il volto di Gesù e nel suo cuore bruciante d'amore.

Vi offro inoltre tutti i meriti dei Santi (che sono in cielo e sulla terra), i loro atti d'amore e quelli dei santi Angeli; vi offro infine, o beata Trinità, l'amore e i meriti della santa Vergine, mia madre diletta. A lei abbandono la mia offerta e la prego di presentarvela. Il suo Figlio divino, mio sposo diletto, nei giorni della sua vita mortale, ci ha detto: «Tutto ciò che domanderete al Padre in nome mio, ve lo darà!».

Sono dunque certa che esaudirete i miei desideri; lo so, mio Dio, più volete dare, più fate desiderare. Sento nel mio cuore desideri immensi e vi chiedo con tanta fiducia di venire a prendere possesso della mia anima. Ah! non posso ricevere la santa comunione così spesso come vorrei, ma, Signore, non siete l'onnipotente?... Restate in me come nel tabernacolo, non allontanatevi mai dalla vostra piccola ostia...

Vorrei consolarvi dell'ingratitudine dei cattivi e vi supplico di togliermi la libertà di dispiacervi. Se qualche volta cado per mia debolezza, il vostro sguardo divino purifichi subito la mia anima consumando tutte le mie imperfezioni, come il fuoco che trasforma ogni cosa in se stesso...

Vi ringrazio, o mio Dio, di tutte le grazie che m'avete accordate, in particolare di avermi fatta passare attraverso il crogiolo della sofferenza. Sarò felice di vedervi comparire, nel giorno finale, con lo scettro della croce. Poiché vi siete degnato di darmi come eredità questa croce tanto preziosa, spero di rassomigliare a voi nel cielo e di veder brillare sul mio corpo glorificato le sacre stimmate della vostra passione.

Dopo l'esilio della terra, spero di venire a godervi nella patria, ma non voglio ammassare dei meriti per il cielo, voglio lavorare solo per vostro amore, con l'unico scopo di farvi piacere, di consolare il vostro Sacro Cuore e di salvare anime che vi ameranno eternamente.

Alla sera di questa vita, comparirò davanti a voi a mani vuote, perché non vi chiedo, Signore, di contare le mie opere. Tutte le nostre giustizie hanno macchie ai vostri occhi (Is 64,6). Voglio perciò
Ai vostri occhi il tempo è nulla. Un giorno solo è come mille anni (Sal 89,4) e perciò potete prepararmi in un istante a comparire davanti a voi...

Per vivere in un atto di perfetto amore, mi offro come vittima d'olocausto ai vostro amore misericordioso, supplicandovi di consumarmi senza posa, lasciando traboccare nella mia anima i flutti d'infinita tenerezza che sono racchiusi in voi, e così possa diventare martire del vostro amore, o mio Dio!...

Che questo martirio, dopo avermi preparata a comparire davanti a voi, mi faccia infine morire e la mia anima si slanci senza alcuna sosta verso l'eterno abbraccio del vostro amore misericordioso...

Voglio, o mio Diletto, ad ogni battito del cuore rinnovarvi questa offerta un numero infinito di volte, fino a che, svanite le ombre, possa ridirvi il mio amore in un faccia a faccia eterno! ...

Maria Francesca Teresa del Bambino Gesù e del Volto Santo
Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:07

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