I poveri al centro

Pubblicato in Preghiera missionaria

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Importante è «la scenografia» del luogo di preghiera. Posters e foto di «poveri della terra» aiuteranno a pregare meglio «per» e «con» loro.

Canto: Beati voi.

Beati voi, beati voi, beati voi, beati!
Se un uomo vive oggi nella vera povertà
il regno dei Signore dentro lui presente è già.
Per voi che siete tristi e senza senso nella vita
c'è un Dio che può donarvi una speranza nel dolor. Rit.

Voi che lottate senza violenza e per amore

possiederete un giorno questa terra, dice Dio.
Voi che desiderate ciò che Dio vuole per noi
un'infinito all'alba pioverà dentro di voi. Rit.

Beato chi diffonde pace vera intorno a sé

il Padre che è nei cieli già lo chiama «figlio mio».
Chi soffre per amore e sa morire oggi per lui
riceve il regno subito e la vita eterna ha in sé. Rit.

Guida -
Nel nome dei Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Raccontate a tutti popoli la gloria del Signore.

Tutti - Raccontate a tutti popoli la gloria del Signore.

Guida - A tutte le nazioni le sue meraviglie.

Tutti - Raccontate a tutti popoli la gloria del Signore.

Guida - Di giorno in giorno proclamate la sua salvezza;

Tutti - Raccontate a tutti popoli la gloria del Signore.

1° lettore - Vedendo le folle, Gesù sali sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete dei giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi é il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi». (Mt 5, 1-12)

2° Lettore - Fratelli miei... supponiamo che entri in una vostra adunanza qualcuno con un anello d'oro al dito, vestito splendidamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se voi guardate a colui che è vestito splendidamente e gli dite: «Tu siediti qui comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti in piedi lì», oppure: «Siediti qui ai piedi dei mio sgabello», non fate in voi stessi preferenze e non siete giudici dai giudizi perversi? Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli ricchi con la fede ed eredi dei regno che ha promesso a quelli che lo amano? (Gc 2, 2-5)

A questo punto si porta una sedia al centro.

1° lettore - È la sedia su cui si potrebbe sedere un povero. Ora supponiamo (come ci invita san Giacomo) che su quella sedia ci sia un profugo, un barbone, un ragazzo di strada, un extracomunitario senza casa e lavoro, uno zingarello dei semafori... Il povero è Iì, seduto tra noi, nella nostra adunanza. Forse prega, o forse gira attorno lo sguardo incredulo e strano, ci guarda.... Lasciamo che i suoi occhi incrocino i nostri. La nostra preghiera cambia schema. Con il povero presente, non ci esce spontanea la lode o il ringraziamento. Possiamo dire con il salmo: «Ti tendo grazie Signore, con tutto il cuore, hai ascoltato le parole della mia bocca»? Ma perché non ha ascoltato le sue parole, perché non ha guardato questo povero? Oppure, ero io che dovevo guardare a questo povero?

2° lettore - Gesù si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande foIla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!» - e, accostatosi, toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, alzati!». Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo». La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e tutta la regione. (Lc 7, 11-17)

Guida - Il brano mette in luce gli atteggiamenti di Gesù verso i poveri: li vede, ne ha compassione, si fa loro vicino. Il suo intervento è un aiuto concreto (miracolo), oppure è rivolto ad educare (parole di Gesù), oppure una denuncia («Guai a voi!»). Gesú è l'intervento definitivo di Dio per il mondo, la buona notizia per i poveri; ed essi diventano beati.

1° lettore - Dal messaggio del papa per la Giornata missionaria mondiale. La contemplazione del volto del Signore suscita nei discepoli la «contemplazione» anche dei volti degli uomini e delle donne di oggi: il Signore infatti si identifica «con i suoi fratelli più piccoli». Il contemplare Gesù, «primo e più grande evangelizzatore», ci trasforma in evangelizzatori. Ci fa prendere coscienza della sua volontà di dare la vita eterna a coloro che il Padre gli ha affidato. Iddio vuole che «utti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità», e Gesù sapeva che la volontà del Padre su di lui era che annunciasse il Regno di Dio anche alle altre città: «Per questo sono stato mandato».

2° lettore - Davanti all'evidenza della propria fragilità ed insufficienza, la tentazione umana è quella di congedare la gente. Invece, è proprio in quell'istante che, ponendosi in contemplazione del volto dell'Amato, bisogna che ciascuno riascolti le parole di Gesù: «Non occorre che vadano: voi stessi date loro da mangiare». Si sperimenta così allo stesso tempo l'umana debolezza e la grazia del Signore. Consapevoli dell'immancabile fragilità che ci segna profondamente, avvertiamo il bisogno di rendere grazie a Dio per ciò che egli ha compiuto per noi e per quanto, nella sua grazia, compirà.

Canto

Il canto degli umili.
L'arco dei forti si è spezzato,
gli umili si vestono della tua forza
grande è il nostro Dio.

Non potrò tacere, mio Signore,

i benefici dei tuo amore. (2 v)

Dio solleva il misero dal fango,
libera il povero dall'ingiustizia
grande è il nostro Dio. Rit.

Dio tiene i cardini dei mondo,
veglia sui giusti guida i foro passi
grande è il nostro Dio. Rit.

(a cori alterni):

Chi è povero e ha il cuore puro
gusterà la gioia delle cose semplici.

Non siate egoisti, superbi, orgogliosi, mettendovi al centro di tutto,
ma amate e servite gli altri con semplicità.

Lo sguardo amoroso di Dio segue compiaciuto
la vita di chi agisce così

e, quando le difficoltà sembrano insuperabili,
il Signore è pronto a dare una mano a chi si riconosce povero.

Non è una vita facile quella dell'uomo di fede,
ma Dio è pegno di fedeltà.

Chi invece si affanna per l'interesse, il piacere e il potere;
chi fa dell'imbroglio la sua arte sarà preso dal terrore.

Beato chi conta su Dio e il Signore è la sua vera ricchezza!

Beato chi si sente debole e chi teme il Signore:

sarà Dio la sua forza!

A questo punto, sulla sedia che si era messa al centro, si può deporre un mazzo di fiori.

Guida - Signore Gesù, nostro fratello e redentore: tu ci hai manifestato l'amore per i piccoli e i poveri, gli ammalati e gli esclusi della terra. Donaci occhi per vedere le necessità e le sofferenze dei nostri fratelli; fa’ che ci impegniamo generosamente al servizio di chi è nel bisogno e ognuno di loro trovi posto nel nostro cuore. . Tu che sei luce e trasparenza, fa’ che possiamo essere come acqua pura, liberi dall'invidia, dall'ipocrisia, da ogni comportamento aggressivo o difensivo, perché la sola maniera di esistere è quella di amare come tu ci hai insegnato.

Per questo ti preghiamo insieme:

Tutti - Padre nostro...

Canto

El Señor de Galilea.
Pon tu mano en la mano del Señor de Galilea;

pon tu mano en la mano del Señor que calma el mar.

Es Jesús el que te va a cuidar, noche y día sin cesar.

Pon tu mano en la mano del Señor que calma el mar.
Pon tu pie en la huella del Señor de Galilea;

pon tu pie en la huella del Señor que calma el mar.

Es Jesús el que te va a cuidar, noche y día sin cesar.

Pon tu pie en la huella del Señor que calma el mar.
Y en tus labios la palabra del Señor de Galilea;

y en tus labios la palabra del Señor que calma el mar.

Es Jesús el que te va a cuidar, noche y día sin cesar.

Y en tus labios la palabra del Señor que calma el mar.

Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:07
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