![](/../images/stories/Allamano/elemeduc.jpg)
LO SPIRITO DI PREGHIERA
1. Scorrendo gli scritti spirituali del beato Giuseppe Allamano, notiamo con sorpresa come il Fondatore dei Missionari e delle Missionarie della Consolata non proponga ai suoi missionari e missionarie una preghiera ordinaria, poco esigente e comunque lontana da quella profonda ed elaborata che le persone di Dio e i contemplativi amano fare. Egli non mira infatti a una preghiera “qualsiasi”, ma al vero “spirito di preghiera”. Destinando i suoi discepoli a un tipo di apostolato molto esigente qual è quello missionario, egli li vuole equipaggiati innanzitutto di vita interiore, di unione con Dio, e pertanto tiene in grande considerazione lo “spirito di preghiera”.
L’ardire che l’Allamano ha mostrato nei confronti dei suoi Missionari cent’anni fa ci rimanda, in tempi più recenti, a quello di Giovanni Paolo II che, nella Lettera Apostolica Novo millennio ineunte (NMI), invita tutti i cristiani non solo a praticare la preghiera, ma ad acquistare l’arte della preghiera, lo spirito di preghiera, al punto da volere che ogni comunità cristiana possa diventare "autentica scuola di preghiera” (NMI 33).
2. Una preghiera cara all’Allamano era quella espressa dal salmo 24, dove il salmista chiede al Signore di poter tenere sempre fissi i suoi occhi su di Lui. Nella Bibbia l’occhio è la finestra dell’anima: tenere l’occhio fisso su Dio significa avere una relazione diretta con Lui, mantenere costante in noi la sua presenza, lasciare che tutta la nostra vita venga penetrata dalla presenza del divino in noi.
Preghiamo anche noi questo salmo, come faceva il Beato Allamano, chiedendo con lui a Dio lo spirito di preghiera.
Salmo 24.
A te, Signore, elevo l’anima mia,
2 Dio mio, in te confido: non sia confuso!
Non trionfino su di me i miei nemici!
3 Chiunque spera in te non resti deluso,
sia confuso chi tradisce per un nulla.
4 Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
5 Guidami nella tua verità e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza,
in te ho sempre sperato.
6 Ricordati, Signore, del tuo amore,
della tua fedeltà che è da sempre.
7 Non ricordare i peccati della mia giovinezza:
ricordati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
8 Buono e retto è il Signore,
la via giusta addita ai peccatori;
9 guida gli umili secondo giustizia,
insegna ai poveri le sue vie.
10 Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia
per chi osserva il suo patto e i suoi precetti.
11 Per il tuo nome, Signore,
perdona il mio peccato anche se grande.
12 Chi è l’uomo che teme Dio?
Gli indica il cammino da seguire.
13 Egli vivrà nella ricchezza,
la sua discendenza possederà la terra.
14 Il Signore si rivela a chi lo teme,
gli fa conoscere la sua alleanza.
15 Tengo i miei occhi rivolti al Signore,
perché libera dal laccio il mio piede.
16 Volgiti a me e abbi misericordia,
perché sono solo ed infelice.
17 Allevia le angosce del mio cuore,
liberami dagli affanni.
18 Vedi la mia miseria e la mia pena
e perdona tutti i miei peccati.
19 Guarda i miei nemici: sono molti
e mi detestano con odio violento.
20 Proteggimi, dammi salvezza;
al tuo riparo io non sia deluso.
21 Mi proteggano integrità e rettitudine,
perché in te ho sperato.
22 O Dio, libera Israele
da tutte le sue angosce.
3. Ascoltiamo la parola del beato Giuseppe Allamano.
«È proprio necessario che viviamo, che respiriamo, che ci perdiamo in Dio. “Tengo i miei occhi rivolti al Signore” (Sal 24,15). Mi piace tanto questa frase e dovete ricordarla. Teniamo sempre gli occhi rivolti a Dio, così come gli occhi di Dio sono continuamente rivolti su di noi. Dio mi vede! Gli angeli e i beati godono in paradiso, “perché vedono continuamente la faccia del Padre mio” (Mt 18,1)» (Così vi voglio [CVV] 182).
«S. Agostino raccomandò ai suoi figli la pietà, cioè lo spirito di preghiera. Parrebbe che un dottore della Chiesa, il più eccellente filosofo e teologo che sia mai esistito, avrebbe dovuto raccomandare ai discepoli lo studio per acquistare molta scienza. Invece nulla di ciò, ma raccomandò la pietà. I santi sanno apprezzare la devozione e la preferiscono a tutto, ben sapendo che “la pietà è utile a tutte lo cose”! Se c’è la pietà, c’è l’unione con Dio e tutto il resto segue, perché il Signore ci dà le grazie di cui abbiamo bisogno, quando preghiamo bene. In punto di morte disse queste parole: carità e pietà. E sapete che le parole dette in quel momento sono sacre, sono il testamento» (CVV 175).
4. La Parola di Dio e i suggerimenti del beato Allamano ci aiutano a riflettere e pregare. Le seguenti piste possono aiutaci a tenere gli occhi rivolti a Dio e su di noi.
- I miei “occhi” su che cosa amano posarsi e sostare? Quanto sovente e come il pensiero di Dio mi accompagna e mi aiuta a vivere in maniera “diversa” le mie giornate?
- Che cosa significa per me “pregare”? Il mio rapporto con Dio è espressione di quello “spirito di preghiera” che il beato Allamano raccomanda?
- Cerco di “unirmi a Dio” per poter sentirmi amato da lui? Arricchito da questa esperienza, so riversare tale amore sui fratelli e sorelle che il Signore mette sul mio cammino?
5. Ora trasformiamo la riflessione in preghiera. Possiamo utilizzare alcune delle seguenti invocazioni.
- “Mio Dio in te confido”: la tua presenza paterna avvolge tutta la nostra esistenza e ci infonde intima forza. Affinché possiamo essere portatori del tuo amore a tutti coloro che la tua volontà mette sul nostro cammino, ti preghiamo: Signore, donaci il tuo Spirito!
- “Per il tuo nome, Signore, perdona il mio peccato anche se grande”: tu conosci la nostra fragilità e la nostra pochezza e per questo ci ami di un amore privilegiato. Perché il tuo perdono ci rinnovi e rinfranchi ogni giorno il nostro passo, ti preghiamo: perdona il nostro peccato e aiutaci a perdonare ogni nostro fratello!
- “Fammi conoscere, Signore, le tue vie”: la tua volontà è luce ai nostri passi, consolazione nella prova, forza e zelo nel cammino della missione. Ti preghiamo: Signore, illumina il nostro cammino!
- “Ricordati, Signore, del tuo amore”: esso avvolge la nostra vita e ricrea il nostro essere ed operare. Donaci, Signore, un cuore capace di accoglierlo, una volontà forte per viverlo, uno zelo grande per diffonderlo a tutti. Ti preghiamo: Signore, il tuo amore riempia la nostra vita!
- “Proteggimi, dammi salvezza; al tuo riparo io non sia deluso”: Signore, prendici per mano e difendici in ogni prova. La tua mano ci protegga e sostenga affinché possiamo sperimentare ogni giorno che tu sei Provvidenza. Ti preghiamo: Signore, sii nostro aiuto e nostra salvezza!
- «Noi, anche senza vederlo con gli occhi del corpo, se siamo abituati a stare alla sua presenza, godiamo il paradiso in terra! Il Signore è tutto il paradiso!»
- “Fortunati voi se procurerete di avanzare sempre più nella vita interiore, con lo spirito di raccoglimento!»
- «Quale profondo e consolante pensiero! Noi siamo veramente il tempio di Dio!»
- «Amiamo la preghiera! Tutto questo vi dico, perché voglio che diventiate uomini e donne di preghiera, da mattino a sera!»
7. Salutiamo Maria Consolata.
Signore Gesù Cristo, che nella tua misteriosa provvidenza hai voluto farci avere ogni cosa per mezzo di Maria, tua Madre: a noi che la veneriamo con il soavissimo nome di Consolata, concedi di godere continuamente del suo aiuto e della sua protezione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen!