PASQUA DI RISURREZIONE

Pubblicato in Preghiera missionaria

Canto d'ingresso: Chi ci separerà.

Guida: Con questa veglia vogliamo ricordare i momenti salienti della passione e morte di Gesù per poterli meditare nel nostro cuore e per poterci interrogare su come possiamo noi rispondere concretamente, nella nostra quotidianità, a un amore così grande e smisurato.
Cominciamo pregando insieme con la preghiera che Gesù stesso ci ha insegnato: Padre nostro.



GIOVEDÌ SANTO

Dal Vangelo di Giovanni (13,1-5.12-14):
Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto.
Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: "Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri".

Momento di silenzio

Dal Vangelo di Luca (22,14-20):
Quando fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse: "Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio". E preso un calice, rese grazie e disse: "Prendetelo e distribuitelo tra voi, poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finchè non venga il regno di Dio". Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me". Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi".

Canone: Ubi caritas.


Gesto simbolico: si portano all’altare un catino d'acqua e un asciugatoio, un cesto con un pane spezzato e una brocca di vino. Intanto un solista (con musica di sottofondo) recita la preghiera:

Se dovessi scegliere
una reliquia della tua passione,
prenderei proprio quel catino
colmo di acqua sporca.
Girare il mondo con quel recipiente
e ad ogni piede cingermi
dell’asciugatoio e curvarmi giù in basso
non alzando mai la testa
oltre il polpaccio per non distinguere
gli amici dai nemici, e lavare i piedi
del vagabondo, dell’ateo, del drogato,
del carcerato, dell’omicida,
di chi non mi saluta più,
di quel compagno per cui non prego mai,
in silenzio, finché tutti abbiano capito
nel mio il tuo Amore.
Amen.
(Don tonino Bello)

Canto: L'ultima sera.


VENERDÌ SANTO

Dal vangelo di Matteo(27,45-46) e di Luca(23,45-46):
Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: "Elì, Elì, lemà sabactàni?", che significa: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?".
Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo spirò.

Canone: Ubi caritas.


Gesto simbolico: ai piedi dell’altare vengono portati i chiodi, il martello e una catena… Intanto un solita (con musica di sottofondo) recita la preghiera:

Sì, Signore, io adoro e venero la tua croce.
Per me non è soltanto un pezzo di legno anonimo:
è l’albero della vita che si innalza verso Dio.
La tua croce diventa allora immensa,
una scala che sale verso il Cielo.
Lo so bene, Signore, che non sarò io a salvarmi.
Perché fino all’ultima ora io sarò povero,
sarò peccatore, un povero peccatore.
Ma so che c’è la tua croce.
So che per mezzo suo lo Spirito viene a noi
E che grazie alla tua croce
io sono in cammino verso il mio Dio.
Signore, la tua croce,
per mezzo della quale
hai portato a compimento la tua vita santa,
mi aiuti a vivere.
Amen.

Canto: Vi consolerò.


SABATO SANTO

Guida: Il Sabato Santo è il giorno in cui si prega e si pensa alla salvezza di tutti gli uomini in quanto, in questo giorno, Cristo è disceso agli inferi per salvare tutti quelli che erano prima di Lui: il Sacrificio di Cristo viene esteso a tutta l’umanità.

Dalla prima lettera di San Pietro Apostolo(3,18-22):
Anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito. E in spirito andò ad annunziare la salvezza anche agli spiriti che attendevano in prigione; essi avevano un tempo rifiutato di credere quando la magnanimità di Dio pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l'arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell'acqua. Figura, questa, del battesimo, che ora salva voi; esso non è rimozione di sporcizia del corpo, ma invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo, il quale è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze.

Canone: Ubi caritas.


 
Gesto simbolico: portiamo ai piedi dell’altare un mappamondo e un Vangelo aperto… intanto cantiamo insieme:

Canto: Prendi la mia vita.



Guida: A conclusione di questa veglia vogliamo affidare tutti i desideri del nostro cuore alla più dolce di tutte le mamme, Maria, sicuri che Lei dal cielo guiderà i nostri passi sull'esempio di San Massimiliano e di Gesù. Recitiamo insieme la preghiera di affidamento a Maria:

Madre mia, Maria,
tu sei stata aperta e disponibile
al sogno di Dio per te e per l'umanità:
hai creduto al Suo amore, fidandoti totalmente di Lui.
Oggi ti voglio consegnare tutto me stesso:
il mio corpo, il mio cuore, la mia mente,
tutti i miei desideri e paure, limiti e sicurezze.
Accompagnami in ogni momento della vita
perché anch'io impari, come te,
a fidarmi dell'amore sorprendente di Dio.
Tu, che hai guidato San Massimiliano Kolbe
ad amare senza misura,
insegnami ad essere testimone del Vangelo
per ogni persona che incontro.
Amen.

Canto finale: Salve Regina.




DOMENICA DI RESURREZIONE


Canto: GRANDI COSE

Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ha fatto germogliare fiori fra le rocce.
Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ci ha riportati liberi alla nostra terra.
Ed ora possiamo cantare possiamo gridare
l’amore che Dio ha versato su noi.

1.  Tu che sai strappare dalla morte,  
hai sollevato il nostro viso dalla polvere.
     Tu che hai sentito il nostro pianto,
    nel nostro cuore hai messo un seme di felicità.


Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, non sapete che un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete àzzimi.
E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!
Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con àzzimi di sincerità e di verità.
 
SEQUENZA
Alla vittima pasquale, s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea».

Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.
 
Víctmæ pascháli láudes: ímmolent
Christiáni.
Agnus redémit oves: Christus
ínnocens Patri reconciliávit
peccatóres.
 
Mors et vita duéllo conflixére miràndo:
dux vitæ mórtuus, regnat vívus.
Dic nobis, María, quid vidísti in via?
Sepúlcrum Christi vivéntis: et glóriam
vidi resurgéntis.
 
Angélicos testes, sudárium, et vestes.
Surréxit Christus spes mea: præcédit
vos in Galilǽam.
Scímus Christum surrexísse a mórtuis
vere: tu nobis, victor Rex, miserére.
 
Canto al Vangelo  Cf 1 Cor 5,7b-8a
Alleluia, alleluia.
Cristo, nostra Pasqua, è immolato:
facciamo festa nel Signore.
Alleluia.
 

 
Vangelo  Gv 20, 1 -9
Egli doveva risuscitare dai morti.

Dal vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.




SERVIRE LA VITA

Alla fine della morte non vi è la morte,
ma la vita.
Alla fine del servizio non vi è il fallimento,
ma la Risurrezione.
Alla fine del cammino dei discepoli
vi è la festa della vita.

Servire, non è più vivere di sé, ma di Cristo,
è fare l'esperienza che la vita è l'assoluto,
è rinunciare a voler accaparrare tutto per sé stessi.
Quando la vita viene dal basso
si congela in innumerevoli prescrizioni,
si sviluppa in tecniche di salute
per il mio completo benessere.

Servire la vita che viene dall'alto,
è ricevere se stessi ogni mattina
come un dono di Dio,
è meravigliarsi di questa vita che germoglia
nella primavera nascente,
è impegnarsi a dare da vivere una vita
che vale la pena di essere vissuta.

Canto RESURREZIONE

Che gioia ci hai dato, Signore del cielo, / Signore del grande universo!
Che gioia ci hai dato, vestito di luce, / vestito di gloria infinita!  (2 volte)
    Vederti risorto, vederti, Signore, / il cuore sta per impazzire.
    Tu sei ritornato, tu sei qui tra noi / e adesso ti avremo per sempre. (2 volte)
Chi cercate, donne, quaggiù? Chi cercate, donne, quaggiù?
Quello ch'era morto non è qui, / è risorto, sì, come aveva detto anche a voi.
Voi gridate a tutti che è risorto Lui, / tutti che è risorto Lui.
    Tu hai vinto il mondo, Gesù! Tu hai vinto il mondo, Gesù!
    Liberiamo la felicità! / E la morte no, non esiste più, l'hai vinta tu.
    Hai salvato tutti noi, uomini con Te, / tutti noi uomini con Te.
Che gioia ci hai dato!  Signore del cielo.
Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:07

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