Lo spogliarono delle sue vesti

Pubblicato in Preghiera missionaria

L'ingiustizia sociale


I. IL TUO VOLTO SIGNORE, CI CHIAMA

Volto dell’uomo, trafitto dal dolore,
Volto di Dio, traboccante di compassione.
Volto dell’uomo, umiliato e schernito
Volto di Dio, di perdono e di pietà.
Volto dell’uomo, abbrutito e sfigurato
Volto di Dio, di vittoria e libertà.
Volto dell’uomo, disperato e addolorato
Volto di Dio, di pace e amore.
.
SALUTO
Presidente
Il Signore
che guida i nostri cuori nell’amore
e nella pazienza di Cristo,
sia con tutti voi.
E con il tuo spirito.
Silenzio.

ORAZIONE
Preghiamo.
O Padre,
che hai glorificato tuo Figlio Gesù Cristo
nella sua beata passione
e lo hai costituito Signore
nella sua risurrezione dai morti,
donaci di poter contemplare nel suo Volto glorioso
il volto ferito di ogni uomo sulla terra.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

II. DAVANTI AL TUO VOLTO
Presentiamo al Signore le sofferenze dell’umanità
MONIZIONE

Con lo sguardo rivolto al Signore e con la sua stessa compassione nel cuore, presentiamo
ora a Lui il grido dei tanti poveri emarginati della nostra società.
PREGHIERA LITANICA

Preghiamo insieme e diciamo: Noi speriamo in te, Signore.
Oppure: Ti preghiamo, Signore.
Davanti al tuo Volto portiamo:
– chi ha perso il lavoro e si sente nella solitudine nella ricerca di una
nuova occupazione
– coloro che si adoperano per la giustizia sui luoghi di lavoro
– coloro che come imprenditori vogliono resistere all’illegalità e al ricatto
– i giovani che con fatica stanno studiando e desiderano costruirsi un futuro
professionale
– le persone immigrate con le loro famiglie, quando sono feriti nella loro
dignità di esseri umani
– coloro che lavorano nei tribunali e lottano perché la verità emerga nei
giudizi
– chi si adopera perché siano emanate delle leggi giuste e capaci di contribuire
alla costruzione del bene comune
– i popoli più poveri che stanno lottando per essere protagonisti del loro
sviluppo
– la preoccupazione per il creato che rischia di essere profondamente
danneggiato dall’opera umana.

Preghiamo.
Disponi, o Dio, il nostro cuore all’ascolto della tua Parola
e fa’ che sia per tutti noi luce nelle tenebre,
certezza di fede nel dubbio,
fonte inesauribile di consolazione e di speranza.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

III. IL TUO VOLTO CI PARLA


PRIMA LETTURA Gen 18,16-33 Sterminerai il giusto con l’empio?
Dal libro della Genesi
Gli ospiti di Abramo si alzarono e andarono a contemplare Sòdoma
dall’alto, mentre Abramo li accompagnava per congedarli.
Il Signore diceva: «Devo io tener nascosto ad Abramo quello che sto per
fare, mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e
in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra? Infatti io l’ho
scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui ad
osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il
Signore compia per Abramo quanto gli ha promesso».
Disse allora il Signore: «Il grido contro Sòdoma e Gomorra è troppo
grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se
proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo
voglio sapere!». Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma,
mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore.
Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto
con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi
sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta
giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l’empio,
così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il
giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il Signore:
«Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo
a loro perdonerò a tutto quel luogo».
Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io
che sono polvere e cenere... Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno
cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non
la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque».
Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno
quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta».
Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno
trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta».
Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno
venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti».
Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola;
forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo
a quei dieci». Come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne
andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.

Salmo 1
Rit. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio (CdP 134)
Oppure: Il giusto che pone la speranza nel Signore, sarà beato
(CdP 83)
Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti;
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.
È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono;
e tutto quello che fa, riesce bene.
Non così, non così i malvagi: ma come pula che il vento disperde;
perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio,
né i peccatori nell’assemblea dei giusti,
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.

ACCLAMAZIONE AL VANGELO
Alleluia, alleluia.

Cristo per noi si è fatto obbediente fino alla morte
e alla morte di Croce.

Alleluia.
VANGELO Mc 15,16-21 Salve, re dei giudei
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Dal vangelo secondo Marco.
Gloria a te, o Signore.
Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono
tutta la truppa. Lo vestirono di porpora, intrecciarono una
corona di spine e gliela misero sul capo. Poi presero a salutarlo: «Salve,
re dei Giudei!». E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano
addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. Dopo essersi
fatte beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare
le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. Costrinsero
a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene
che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo.
Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo.

IV. CONTEMPLANDO IL TUO AMORE
PREGHIERA: AL MISERICORDIOSO
O Dio, tu sei il misericordioso, che hai pietà dei poveri.
Questa terra, chiamata a diventare un giardino,
è una casa di dolore, di miseria e di ansia.
Ma Tu hai misericordia di tutti, o Signore.
Hai misericordia per la difficoltà di troppe vite sfruttate e calpestate.
Hai misericordia di chi crolla sotto il peso dell’ingiustizia,
di chi è stanco e non lotta più per la giustizia degli oppressi.
Tu hai misericordia di chi non trova lavoro,
e di chi guadagna poco e non riesce a vivere.
Tu hai misericordia di chi non ha la libertà,
ed è schiavo di sistemi impietosi di oppressione e sfruttamento.
Tu hai pietà dei soldati costretti a combattere,
e dei prigionieri, custoditi come bestie.
Signore, la terra è ancora troppo piena di violenti, di criminali e di aguzzini:
abbi pietà di loro!
Chi infatti ha più bisogno di pietà, se non chi più odia ed è incapace di amare?
Tu hai pietà di chi, fra i potenti, non capisce e non fa niente,
e di chi tra i maltrattati non ha pazienza ed è violento.
Tu sei il misericordioso,
e hai pietà anche dei tuoi cristiani,
che parlano di te, ma non compiono la tua volontà.
Tu hai pietà di noi, che non siamo all’altezza del tuo amore.
Tu che sei il misericordioso,
e hai tanto amato il mondo da mandare a noi il tuo Figlio,
guardaci con misericordia
e rendici tuoi imitatori,
per Cristo nostro Signore.
Amen.

Oppure:

LITANIA AL COMPASSIONEVOLE
Gesù, volto della misericordia divina Kyrie, eleison
Gesù, redentore nostro
Gesù, vincitore della morte
Gesù, clemente con i peccatori
Gesù, nostra riconciliazione
Gesù, nostra vita
Gesù, nostra speranza
Gesù, parola che salva
Gesù, mano tesa ai peccatori
Gesù, luce che vince la tenebra
Gesù, che hai risuscitato il figlio della vedova di Naim
Gesù, che hai richiamato in vita l’amico Lazzaro
Gesù, che hai perdonato i tuoi crocifissori
Gesù, che hai vinto la morte con la tua risurrezione
Gesù, che ora vivi glorioso alla destra del Padre
Gesù, lampada che risplende nella Gerusalemme celeste
Gesù, che chiami tutti noi al tuo regno di amore.

V. COINVOLTI NEL SUO SGUARDO
ORAZIONE DEL SIGNORE

Celebrante
Affidiamo ora al Signore, ogni nostra preghiera e con confidenza diciamo:

PADRE NOSTRO.

ORAZIONE

Padre misericordioso,
che nel comandamento dell’amore
hai posto il compendio e l’anima di tutta la legge,
donaci un cuore attento e generoso
verso le sofferenze e le miserie dei fratelli,
per essere simili a Cristo
buon samaritano del mondo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.

BENEDIZIONE E CONGEDO
Il Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro,
che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia,
una consolazione eterna e una buona speranza,
conforti i vostri cuori e li confermi
in ogni opera e parola di bene.
Amen.
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
Amen.
Andate e testimoniate e annunciate a tutti la speranza in Cristo risorto.
Rendiamo grazie a Dio.

Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:07

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