Oggi è l’ultimo giorno dell’anno: ci troviamo per prendere congedo dall’anno che sta per finire.
Ognuno deve farlo da solo nelle profondità del proprio cuore. Perché ogni uomo è diverso dall’altro: l’anno vissuto da uno si distingue da quello vissuto da un altro. Dio ci conduce ciascuno per la propria strada.
Ci lasciamo un anno dietro di noi con il suo lavoro, le sue preoccupazioni, delusioni, amarezze, fallimenti, con i progetti che abbiamo formulato e non sono stati realizzati.
Però prendiamo anche congedo con un senso di gratitudine per le cose positive che abbiamo vissuto, perché Dio ha fatto anche del bene agli altri per mezzo nostro.
La riconoscenza comincia nelle piccole cose e all’inizio non è rivolta a Dio, ma alle persone, e consiste nell’attenzione che si dà a qualcuno, standogli accanto, pensando a quanto si è ricevuto.
La sapienza giudaica dice: “Non gettare una pietra nel pozzo da cui hai bevuto”.
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Nella vita normale non ci rendiamo affatto conto che l’uomo riceve molto più di quanto dia e che la vita è arricchita proprio dalla riconoscenza. Facilmente si dà esagerata importanza alle proprie azioni, dimenticando che abbiamo ricevuto da altri quello che siamo diventati.
( Dietrich Bonhoeffer )
Preghiera di ringraziamento ( cori alterni)
Tutto, Signore, proviene da te:
pericolo e difesa, luce ed ombra.
Grazie perché me l’hai rivelato
Nulla avviene da sé.
Ti ringrazio per il giorno
e per la notte
che pone fine alla giornata.
Nulla è ovvio di quanto avviene nel giorno e nella notte.
Milioni di anni sono trascorsi
prima ch’io nascessi
e milioni di anni, forse,
verranno dopo di me.
Fra questi ci sono alcune estati
in cui il sole sorge per me su questa terra.
Non è nei miei diritti
godere questo lasso di tempo.
Per questo ti ringrazio.
Tutto quel che accade è un regalo per me:
la verità che comprendo, è un dono,
l’amore che ricevo e ricambio,
la forza di vita che mi colma.
Tutto ciò che posso scoprire è tuo pensiero.
Chi me lo farebbe scoprire,
se non tu?
Tutto ciò che posso sperimentare è tuo dono.
Chi me lo farebbe sperimentare,
se non tu?
Il carico che devo portare è tua volontà,
per la quale ringrazio.
Chi me l’avrebbe messo sulle spalle,
se non tu?
Ciò che sono e ho, è tuo miracolo.
In ogni cosa vedo te all’opera.
Signore ti ringrazio perché vedo la tua volontà,
ti ringrazio con tutto il cuore
Canto: Beati quelli che ascoltano la parola di Dio e la vivono ogni giorno
Abbandonarsi alla Provvidenza (Matteo 6,25-34)
“Perciò io vi dico: non preoccupatevi troppo del mangiare e del bere che vi servono per vivere, o dei vestiti che vi servono per coprirvi. Non è forse vero che la vita è un dono ben più grande del cibo e che il corpo è un dono ben più grande del vestito?
Guardate gli uccelli che vivono in libertà: essi non seminano, non mietono e non
mettono il raccolto nei granai,eppure il Padre vostro che è in cielo li nutre! Ebbene, voi, non
siete forse molto più importanti di loro?
E chi di voi, a forza di preoccupazioni, può fare in modo di vivere anche solo un giorno più di quel che Dio ha stabilito?
Anche per i vestiti, perché vi preoccupate tanto? Guardate come crescono i fiori dei campi: non lavorano, non si fanno vestiti…Eppure vi assicuro che nemmeno Salomone, con tutta la sua ricchezza, ha mai avuto un vestito così bello! Ma se Dio veste così l’erba, che oggi è fresca nel campo e domani è buttata nel fuoco, a maggior ragione non darà un vestito a voi? Gente di poca fede!
Dunque non state a preoccuparvi troppo, dicendo “che cosa mangeremo?”o “ che cosa berremo?” o “come ci vestiremo?”; perché sono i pagani che non conoscono Dio, che cercano continuamente tutte queste cose. Il Padre vostro che è in cielo sa che avete bisogno di tutte queste cose.
Voi, invece, cercate il regno di Dio e fate la sua volontà: tutto il resto vi sarà dato in più. Perciò non preoccupatevi troppo per il domani: ci pensa lui, il domani, a portare altre pene. Per ogni giorno, basta la sua pena”.
Momento di silenzio
Preghiera finale
Signore, Tu tieni tra le mani il mondo intero
Siamo turbati per quanto succede nel mondo
e non sempre comprendiamo in qual modo dirigi il corso della storia.
Tu permetti le guerre, le divisioni, le follie degli uomini e delle nazioni.
Tu non spazzi via con un colpo di spugna la fame che regna nel mondo e neppure le sofferenze.
Signore, tienici aggrappati alla Tua parola.
Radica le tue promesse nei nostri cuori e fa
che possiamo trasmettere ad altri
la speranza che ci viene da Te.
Non permettere che il lamento
prevalga sullo stupore,
che le delusioni schiaccino l’entusiasmo.
Aiutaci a scommettere con più audacia sui giovani e fa che le nostre famiglie, attraverso il dialogo, siano un luogo privilegiato di crescita cristiana e civile.
Ravviva in ciascuno di noi la volontà di rinnovare le nostre relazioni, educaci nel costruire, con pazienza e fiducia, giorno dopo giorno,ponti di comunicazione fraterna.
Liberaci da ogni paura: aiutaci a camminare con fiducia e con gioia per le strade di questo mondo, a piantare intorno a noi alberi di solidarietà e di speranza, perché la giustizia e la pace diventino traguardo dei nostri impegni quotidiani.
Inno TE DEUM
Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
Padre nostro
preghiera a Maria
Preghiera a Maria, donna del primo passo
Santa Maria, donna del primo passo,
ministra dolcissima della grazia preveniente di Dio,
"alzati" ancora una volta in tutta fretta,
e vieni ad aiutarci prima che sia troppo tardi.
Abbiamo bisogno di te.
Non attendere la nostra implorazione.
Quando il peccato ci travolge, e ci paralizza la vita,
non aspettare il nostro pentimento.
Previeni il nostro grido d'aiuto.
Corri subito accanto a noi e organizza la speranza
attorno alle nostre disfatte.
Se non ci brucerai sul tempo,
saremo incapaci persino di rimorso.
Santa Maria, donna del primo passo,
chissà quante volte nella tua vita terrena
avrai stupito la gente per aver sempre anticipato
tutti gli altri agli appuntamenti del perdono.
Chissà con quale sollecitudine,
dopo aver ricevuto un torto
dall'inquilina di fronte, ti sei "alzata" per prima
e hai bussato alla sua porta, e l' hai liberata dal disagio,
e non hai disdegnato il suo abbraccio.