XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Pubblicato in Domenica Missionaria

Finalmente soltanto la versione di Dio, senza ricatti di origine e genere

 

2  Mac 7,1-2. 9-14. Quello che sta succedendo delude chi ha sempre creduto che il buono vince e il cattivo perde.

2 Ts  2,16-3,5. I cambiamenti culturali, politici e storici facevano pensare che si stesse passando per una crisi tremenda perché già non bastavano le antiche spiegazioni dottrinali.  

Lc  20,27-38. I Sadducei erano una classe importante e conservavano la linea tradizionale delle credenze popolari: né risurrezione, né angeli, né cielo. Dio proteggeva la tua vita solo qui.

 

Quello che insegna Gesù riguardo alla vita futura è ancora attuale perchè noi parliamo dell’aldilà con la clausola “nel caso che” e non ci sentiamo proprio sicuri di niente. Gesù ci fa capire che sarà una vita differente dopo una trasformazione totale e radicale. Sarà una vita di pienezza vissuta in Dio. Sono parole belle che però ancora ci lasciano dei vuoti di comprensione. Gesù spiega dicendo che quello che manca alla vita nostra in dimensione umana solamente verrà da Dio per assumere una vita divina totale e piena. E’ la forma solidale più immaginativa che possa accadere. Quando muoio quello che mi manca di vita me lo dà Dio. Anche qui non viviamo da soli ma per persone, per cose, per progetti, per lavoro, per missione, per un obiettivo. E ci modelliamo secondo quei parametri. Il fatto della risurrezione ci porta questa novità: vivere per Dio. La nostra risurrezione è quella di Gesù, già avvenuta e allora San Paolo lo suggerisce nella lettera ai Romani. (Rm 14,7-9). “Nessuno vive per se stesso e nessuno muore per se stesso; ma se viviamo per il Signore viviamo; se moriamo per il Signore moriamo. Nella vita e nella morte siamo del Signore”. E’ quello che suggerisce Gesù. E’ la sua verità che ci rende liberi da chi ci regala un sorriso o un pezzo di pane con la pretesa di schiavizzarci in qualche modo per un sostegno o un favore.. Almeno un cristiano dovrebbe essere il promotore della assoluta libertà per raggiungere la pace, il rispetto, la serenità, la tenerezza, la dolcezza della vita piena d’amore da ricevere e da dare.

Allora esiste un’altra vita? Sono convinto che sia un modo di parlare. Esiste una sola vita che noi possediamo e viviamo incompleta e parziale. E proprio perché c’è una sola vita e la viviamo incompleta siamo pieni di frustrazioni e infelicità. Ma il regalo di Gesù è farci vivere e morire per Dio che è un altro modo di vivere e morire non un’altra vita e un’altra morte. C’è una sola vita ed è quella che ci ha dato Dio. L’abbiamo malridotta e ferita e strapazzata un poco o molto che sia. Allora la redenzione è rimetterci a posto la vita e tutte quelle belle cose che ci sono mancate, rifarcele avere per arrivare finalmente a vivere bene e pienamente.

 

Il nostro vivere diventa meraviglioso se torniamo a viver alla Dio. Vuol dire vivere in modo differente la mia unica vita. Gesù risuscitando risuscita anche la mia vita ma liberandola e risanandola. Allora saremo capaci di amare con tutto il cuore, con tutta l’anima con tutta la mente; cosa che adesso non riusciamo e abbiamo bisogno di tutti i cinque sensi materiali e lasciamo da parte i sensi spirituali. Saremo liberi di amare con l’amore riservato a Dio. 

 

 

 

Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:12
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