Riconoscere le grandi cose di Dio per noi.
Bar 5,1-9. Sembra che tutto sia stato già deciso, decretato e sentenziato. Il Profeta avvisa che Dio ha una versione differente. Con chi stiamo? Con i poderosi o con Dio?
Fil 1,4-6.8-11. I Filippesi hanno accettato la versione di Dio presentata dall’apostolo. Adesso si tratta di continuare la lettura della Parola e assumere i valori del Vangelo: camminare, vivere, uscire dal proprio universo mentale ed entrare nella visione di Gesù.
Lc 3,1-6. Nel mondo tutto è sotto controllo e non c’è nessun territorio senza autorità: incaricato, direttore o comandante. È la versione sociale, politica e religiosa che tutti debbono accettare. San Giovanni Battista invita a convertirsi e propone un battesimo di penitenza, parola che va intesa come ‘’cambiamento di mentalità’’: mai più senza giustizia, solo con furbizia, senza compassione.
Quando tutto il mondo sembrava già organizzato e non mancava governatore da nessuna parte e perfino la religione era perfettamente ordinata e oltre ai sommi Sacerdoti c'erano 24 turni di Sacerdoti semplici e una infinità di ministranti, i famosi Leviti, si poteva pensare che mancasse qualcosa? Nel Vangelo abbiamo letto che proprio a quel punto ''arrivò la Parola di Dio nel deserto a Giovanni figlio di Zaccaria e allora''….''E allora…''. Mai una parola così corta provocò una storia così lunga. È la storia dei buoni, degli onesti, dei giusti che dalla Parola di Dio, ''allora'' cambiano, si convertono, si modificano, si rettificano. Si aggiustano alla voce di Dio e la confrontano con la voce degli altri anche se sono Tetrarchi, Monarchi o Presidenti. Rivediamo i conti delle nostre opere, parole e omissioni davanti a Dio. Ci siamo tutti? Ci sono dei vuoti, delle cancellature? Oggi la Parola di Dio invita alla conversione per cambiare e in riga con il Vangelo ricevuto, con il Battesimo, con il nostro posto nella Chiesa. Continua vacante la nostra presenza? Rimandato l'impegno? Ci dicono:‘’Convertitevi e credete nel Vangelo''. Ma anche per favore ''che si veda la salvezza'': sentieri diritti, buche tappate, montagne livellate. Nel Battesimo i nostri peccati sono stati cancellati per far posto alla Grazia, il Dono di Dio, la Santificazione, la qualità, il Carisma. Nell'Antico Patto il dono era celeste e per ottenerlo bisognava andare in Cielo. Con Gesù, la Grazia di Dio Padre entra nel mondo, nelle nostra casa, nella nostra vita, nella comunità. Il carisma cristiano è quello che ci fa vivere la fede, la speranza e la carità. Possiamo riaggiustarlo tutto ancora una volta con la Grazia. Se accettiamo lo ricuperiamo tutto quanto 'graziato''. Se siamo indecisi e non affidiamo niente al potere santificante della Grazia allora la risposta è semplice: tutto resterà senza Grazia, ossia dis-graziato. Rimarrà senza Grazia la vita, la famiglia, la casa, l'apostolato, il campo, il lavoro, il presente, il futuro, tutti i nostri tesori.
L’Avvento è la grande opportunità di rimettere a posto tutto con la Grazia perchè nuovamente tutto sia buono, santo, giusto e di Dio. Certo sono un albero senza frutti buoni ma mi hanno insegnato che se mi innesto nell’albero buono divento buono anch’io; perciò mi innesto, mi metto in comunione con il virgulto che nasce e siccome c’è la promessa, la trasformazione avviene di sicuro e anche nel mio tronco spunterà un virgulto nuovo. Tutto è davanti a me e parto da Gesù non dal mio passato, non dal mio amore ma da quello di Gesù, non dalla mia cronaca ma dal suo vangelo.