XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Pubblicato in Domenica Missionaria

Finisce la storia comincia la somiglianza e l’applicazione

 

Dn  12,1-3. Anche ai tempi di Gesù un settore giudeo non credeva nella resurrezione. Ricordiamo che quando arriva Gesù cambia la sorte. Gesù esige che la Pasqua completa sia da credere e vivere.

Eb  10,11-14.18. Con Gesù è iniziato un mondo nuovo, il Regno di pace, di amore, di verità, di santità e di giustizia. Tutto è in funzione di questo progetto. Diamo solo per i morti e niente per la creatura che vive, soffre e si dispera?  

Mc  13,24-32. Gesù parla della fine. Ricorda ai discepoli che tutto finisce: quello che vedono, quello che vivono, quello che sopportano. Esiste solo la fine della Storia che scriviamo noi. Non finisce la storia vera quella che scrive Gesù.

 

Tutti i testi parlano di avvenimenti apocalittici riducibili a due descrizioni: ''tempi difficili'' e ''grande tribolazione''. Non é un finale imposto ma preparato e accumulato da tanta cattiveria, egoismo e odio. Però non basta fare penitenza e sacrifici perché siano perdonati i peccati. Mi viene da pensare che nessuno diventa buono per il perdono dei peccati. Uno diventa buono se fa il bene se fa crescere la propria vita verso una statura di generosità caritatevole e misericordiosa. Quando un ammalato guarisce poi bisogna dargli un periodo notevole per ricuperarsi. La seconda lettura tratta dalla lettera agli Ebrei dice chiaramente che quando il perdono è stato concesso non si offrono più sacrifici per i peccati. I sacrifici debbono continuare ma per le persone in carne e ossa, per gli ammalati e per i poveri, per gli oppressi e i diseredati. Quindi bisogna capovolgere tutta la mentalitá. Il perdono é stato dato e con un sostegno eterno, con un fondo che non finisce mai: l’amore di Gesù Cristo. La Messa per i morti continui pure ma per fare comunione e rinsaldare le memorie affettuose e l’offerta vada ai poveri, ai progetti per aiutare a ricostruire il mondo frantumato dei poveri. Con Gesù si affaccia l’altra parola, quella definitiva, quella chiara, limpida, vera, conclusiva. A conclusione di tutta l’esperienza provata la parola, il Verbo venne proposto al consenso della piena di Grazia, di Maria di Nazareth. Grazie a Lei la parola si fece carne, per dare inizio alla nuova umanità con lettura differente, con grammatica totalmente aggiornata per favorire il discorso mai pronunciato prima e diventare linguaggio comprensibile per tutti. Ecco allora il Vangelo può essere trasformato per proporre e insegnare la nuova forma di vita per tutta l’umanità, per ogni circostanza culturale e sociale; ed è possibile adattarlo a tutti gli elementi che fanno comprendere tutti i discorsi. E si potrà dire in tutte le lingue e  in tutte le culture: mi importa che tu sia guarito, accompagnato, sostenuto, aiutato, salvato.

 

Il Vangelo diventerà vocabolario comune e la sua carità sostenibile a tutte le latitudini perché finalmente Gesù sarà conosciuto e la sua parola proclamata fedelmente in tutti i discorsi. La cosa più stupenda e incoraggiante è che siamo autorizzati a mettere senza limite le parole di Gesù, della sua tenerezza, della sua misericordia, commozione e solidarietà; ma anche dei suoi comandamenti, del suo ‘’ma io vi dico’’, nella nostra evangelizzazione: schemi di lavoro, progetti, piani; perché crediamo che le sue parole si possono dare come proposta di formazione vantaggiosa anche alle memorie culturali ricuperate e alla identità troppo tempo rimasta incerta.

 

 

 

Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:12
Altro in questa categoria: XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO »

Gli ultimi articoli

Missionari laici della Consolata in Venezuela

16-07-2024 Missione Oggi

Missionari laici della Consolata in Venezuela

Prima di tutto vogliamo essere grati a Dio, alla Chiesa e ai Missionari della Consolata; la gratitudine è la nostra...

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

16-07-2024 Notizie

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

Una regione del Paese africano alla mercé della guerriglia islamista C’era ottimismo a Maputo, la capitale mozambicana. La guerriglia a Cabo...

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

15-07-2024 Missione Oggi

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

La Corte di Giustizia dello Stato del Paraná (Brasile) ha tenuto dal 3 al 5 luglio l'incontro sulla Giustizia Riparativa...

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

14-07-2024 Missione Oggi

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

I rappresentanti dei popoli nativi dell'Amazzonia peruviana, insieme ai missionari, si sono riuniti nella Prima Assemblea dei Popoli Nativi, che...

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

13-07-2024 Notizie

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

La comunità di Casa Generalizia a Roma festeggerà, il 18 luglio 2024, il 25° anniversario di ordinazione sacerdotale di padre...

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

13-07-2024 Allamano sarà Santo

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

L'11 maggio 1925 padre Giuseppe Allamano scrisse una lettera ai suoi missionari che erano sparsi in diverse missioni. A quel...

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

11-07-2024 Allamano sarà Santo

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

In una edizione speciale interamente dedicata alla figura di Giuseppe Allamano, la rivista “Dimensión Misionera” curata della Regione Colombia, esplora...

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

10-07-2024 Domenica Missionaria

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

Am 7, 12-15; Sal 84; Ef 1, 3-14; Mc 6, 7-13 La prima Lettura e il Vangelo sottolineano che la chiamata...

"Camminatori di consolazione e di speranza"

10-07-2024 I missionari dicono

"Camminatori di consolazione e di speranza"

I missionari della Consolata che operano in Venezuela si sono radunati per la loro IX Conferenza con il motto "Camminatori...

onlus

onlus