Il Vangelo d’oggi si situa al centro del messaggio Cristiano, che è fondato sull’amore e sul perdono.
Nel discorso “della pianura” Gesù insiste fortemente sull’amore, in quanto è l’elemento essenziale, il DNA del Cristianesimo.
Attraverso un fraseggiare incalzante, Gesù insiste sull’amore non solo alle persone per bene e agli amici, ma addirittura anche ai nemici, a coloro che ci fanno del male. L’amore è inteso non come sentimento, come pura emozione, bensì come atteggiamento concreto, espresso dal VERBO “AMATE”, non dal concetto astratto “AMORE”.
La vendetta contro chi ci fa del male è un atteggiamento molto naturale, che deriva anche da un senso di giustizia. Gesù ci dice di combattere questo desiderio di vendetta, addirittura benedicendo e pregando per coloro che ci fanno del male. “Benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi oltraggiano.”. L’atteggiamento d’amore verso i malfattori non si limita al pensiero e alla preghiera, ma si spinge sino all’azione concreta che va ben oltre alla logica del “DO UT DES” (= io do solo dove penso di ottenerne dei vantaggi). “Tu continua a dare a chiunque ti chiede!” Sii generoso e non badare affatto a ciò che sarai in grado di ottenere dalla tua azione.
Basandosi sul comandamento dell’amore al prossimo, che Gesù trovava in Lv 19:18 (“amerai il prossimo tuo come te stesso!”), Gesù insiste sullo stesso principio in maniera superlativa.
Gesù sottolinea inoltre, con 3 paragoni incalzanti, che il suo seguace deve andare oltre la logica del “mondo”, del dono reciproco, di fare il bene per ottenerne dei vantaggi. Questa logica, anche se può essere accettata da molti, è uno scadimento per il seguace di Cristo. “Se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, quale grazia ve ne viene?” In altre parole Gesù dice: – Voi, miei discepoli, che dite di volere seguirmi, dovete avere una qualità superiore nel vostro atteggiamento concreto di vita, un amore GRATUITO (Grazia) –.
Il motivo
Per quale motivo il seguace di Cristo deve agire così, in un modo così opposto alla logica di questo mondo? Il vangelo ci propone 2 motivi. Il motivo principale è l’imitazione di Dio. Questo Dio già nell’Antico Testamento si presentava come MISERICORDIOSO. Ps. 103:10 Egli non ci tratta secondo i nostri peccati, e non ci castiga in proporzione alle nostre colpe. Cf. Osea 11:9. Seguire questo Dio concretamente (negli atteggiamenti, nelle parole e nelle azioni) è parte del DNA dei figli di Dio. “Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro.” Questo è il motivo principale di tale atteggiamento contro corrente.
C’è poi anche un vantaggio personale che Gesù presenta ai suoi seguaci. Nei vv. 37-38, Gesù ci afferma solennemente che il nostro atteggiamento di persone che seguono Cristo nell’amore e nel perdono, riceveranno da Dio stesso una ricompensa strabiliante, perché è lui stesso il ricco datore di questa ricompensa. “Perdonate, e Dio vi perdonerà. Date, e Dio vi darà.”
Gesù non si è limitato a predicare l’amore ai nemici. Lui lo ha espresso chiaramente con l’azione. Lui diede se stesso per noi peccatori (Rom 5:8) e pregò per coloro che lo avevano crocefisso (Gesú diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno»).
I Missionari
Noi professiamo d’essere seguaci di Gesù in una maniera speciale. Noi, come missionari, siamo le “truppe di elite” di questo Regno di Dio iniziato da Cristo.
Le parole del Vangelo di oggi ci scuotono e ogni giorno ci spingono ad uscire dalla nostra tendenza naturale all’egoismo, al “quieto vivere”, al “fare come fanno tutti gli altri”, al pensare che “tanto non cambia nulla”. Spesso subiamo anche la tentazione di agire per il nostro interesse, per il nostro tornaconto, per la nostra gloria, o per ottenere gratitudine.
Le parole di Gesù ci aiutano a cambiare atteggiamento, a pregare per le persone che fanno del male, ad essere concreti nella nostra dedizione all’amore.
L’ideale che Gesù ci presenta ci può incutere timore e paura. “Come posso io donarmi totalmente a Dio da essere capace di perdonare le persone che mi fanno del male? ” Io credo che dobbiamo metterci nella DIREZIONE GIUSTA, cioè fare dei PASSI CONCRETI per realizzare questo amore. Invece di dire: “Voglio amare tutti coloro che mi hanno fatto del male”, posso dire: “Oggi voglio pregare per quella persona che mi ha fatto del male o farle un saluto.” È un piccolo passo verso l’ideale, verso la sequela di Cristo. Ogni passo concreto ci aiuta ad avvicinarci all’ideale.
Gesù, che ci ha chiamato a seguirlo, ci dice: – Seguimi in un atteggiamento di donazione, senza misura. Dona te stesso in pieno. Non contare le “grane” che puoi avere. Abbi un atteggiamento d’amore, di perdono, di generosità, e allora sarai veramente mio amico, vivrai autenticamente come un figlio di Dio, e riceverai una ricompensa “smisurata” da parte di Dio–.
1 Sam 26,2.7-9.12-13.22-23;
Sal 102;
1 Cor 15,45-49;
Lc 6,27-38