Mi pare che questa domenica ci proponga due aspetti importanti su cui riflettere.
1 – L’invito della liturgia a centrare il nostro pensiero e speranza sulla realizzazzione della promessa di Gesú: la promessa che vi ho annunciato. Giovanni Battista battezzó con l’acqua, ma voi sarete battezzati nello Spirito Santo… Vi manderó quello che mio Padre vi ha promesso..
2 – Il secondo aspetto é la celebrazione della GORNATA MONDIALE DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE SOCIALE. Essi devono essere strumenti di formazione (sottolineando specialmente la relazione tra i MCS e la formazione dei ragazzi e adolescenti oltre che la autoformazione degli stessi operatori dei MCS). Tutti conosciamo la dipendenza sempre piú forte che esiste tra i mezzi di comuncazione masiva, ognuno di noi e la societá in generale. Il mondo virtuale é entrato pienamente nella nostra vita e con lui tutte le sue conseguenze: valori, controvalori, esigenze, libertá, schiavitú…
Che relazione puo esistere tra ció che dice la liturgia sulla promessa dello Spirito Santo e il mondo umano-tecnico della comunicazione? Se i MCS, oltre che collaborare al divertimento e al riposo, servono anche per la formazione, per facilitare le realzioni interpersonali, per superare le barriere del tempo e dello spazio, per la conoscenza mutua tra i popoli, allora la relazione con il dono dello Spirito é essenziale. Gesú ha detto che lo Spirito Santo é colui che ci fará capire tutta la veritá e con la sua forza, dovremo essere suoi testimoni in Gerusalemme, in tutta la Giudea e Samaria, fino ai confini della terra.
Se vogliamo oggi continuare con il mandato di Gesú, i cristiani tutti e la chiesa, nelle sue molteplici istituzioni, non possiamo dimenticarci o lasciar da parte i MCS.
In una occasione Gesú disse: quello che vi dico nell’oscuritá, ripetetelo in pieno giorno; e ció che ascoltate all’orecchio, proclamatelo dai tetti. Oggi il privato é molto ridotto. La curiositá é aumentata. Non ci sono limiti tra la sfera personale, familiare e ció che é di dominio pubblico L’esito dei vari programmi dedicati al grande fratello-gran hermano (o programmi simili)… nel mondo, sono una espressione del potere della comunicazione e la capacitá che questa ha di formare, in una certa linea, la societá. Per questo il Papa invita “i responsabili dell’industria di questi mezzi perché formino e motivino i produttori affinché salvaguardino il bene comune, difendano la veritá, proteggano la dignitá umana individuale e promuovano il rispetto per i bisogni della famiglia. Tutti i programmi, incluso quelli di animazione e video giochi, che esaltano la violenza o riflettono comportamenti antisociali o quelli che, con la scusa del divertimento, banalizzano la sessualitá umana, sono perversi, soprattutto quando si tratta di programmi per bambini e adolescenti”.
Paolo, nella seconda lettura (nell'anno "A" in alcune nazioni), dice: il Dio di nostro Signore Gesú Cristo, vi conceda uno spirito di sapienza e di rivelazione che vi permetta di conoscerlo nella veritá.
La vera sapienza sa distinguere tra il bene e il male ed é capace di servirsi di tutti i mezzi a disposizione (anche quelli supermoderni), ma allo stesso tempo non si lascia schiavizzare da loro.
Sia il contenuto della liturgia come quello della giornata mondiale dei MCS ci pongono molti interrogativi. Guardandoci attorno, crediamo veramente che Cristo ha relizzato la sua promessa e ci ha mandato il suo Spirito? Ma soprattutto: come ci siamo lasciati guidare dal suo Spirito? Qual é il messaggio che, come cristiani, offriamo all’uomo di oggi? Gesú dice: nel suo nome (di Cristo) si deve predicare a tutti i popoli la conversione per il perdono dei peccati. Da quali peccati si deve convertire la nostra societá e ognuno di noi?
Dal peccato di non praticare alcune norme o da una mentalitá di indifferenza verso i valori permanenti (umani e cristiani)? Dal desiderio di migliorare la vita economica e professionale o da un sentimento di egoismo che chiude ogni possibilita di solidarietá verso chi ha bisogno? Dall’errore di cercare paradisi artificiali e piacere rapido o da una “cultura della morte” che non ha nessun rispetto della vita in nessuna delle sue tappe?...
Con la sua ascensione il Signore ci ha lasciato la responsabilitá di continuare la sua misione: costruire il suo regno, predicare i valori del regno (como ricordiamo nei misteri della luce).
Quando il Papa é arrivato in Brasile il 9 maggio per la riunione del CELAM i MCS sottolineavano che il Papa arriva in mezzo a una forte polemica esistente in America Latina sull’aborto e le famiglie alternative. Tutti i Paesi latinoamericani stanno preparando leggi sulla acettazione di queste situazioni. La Chiesa, nella persona del Papa, é presentata come colei che non vuole il bene delle persone, che vuol bloccare le necessarie riforme per la salvaguardia della salute delle persone, chiusa ai progressi moderni…
Tra i valori del regno, sarano incluse anche queste nuove prospettive? Ci troviamo, come cristiani, in una situazione non facile. Si intrecciano realtá diverse: lo Spirito che Gesú ci manda, la Parola annunciata dalla chiesa oggi, i mezzi di comunicazione di massa, le aspirazioni dell’uomo moderno. Come mettere insieme tutto questo senza rinunciare ai veri valori e senza demonizzare il nuovo?
La risposta dovremo darla ogni giorno con la nostra vita e il nostro impegno. Uno sforzo non indifferente ma che sarà sostenuto dalla promessa del Signore di essere con noi sempre fino alla fine del mondo.
At 1,1-11;
Sal 46;
Eb 9,24-28; 10,19-23;
Lc 24,46-53