BATTESIMO DI GESÙ

Pubblicato in Domenica Missionaria

battesimo_gesu_rupnik

Si aprirono i cieli

Is 42,1-4.6-7

At 10,34-38

Mt 3,13-17

  

Oggi si parla del Battesimo di Gesù. Gesù all’età di trent’anni, ritenuto il figlio del falegname (Lc 3,23) lasciò la sua casa di Nazaret salutando con rincrescimento sua madre per iniziare la sua vita pubblica.

Per primo si portò da Giovanni che stava battezzando presso il fiume Giordano. Si sposta da nord a sud del paese, dalla Galilea al corso inferiore del fiume Giordano, espressamente per farsi battezzare da Giovanni.

Quando giunse, si mise tra gli uomini che aspettavano di entrare nel fiume per pentirsi dei loro peccati e ricevere il battesimo di Giovanni. Giovanni quando lo vide gli disse “tu vieni a me! sono io che ho bisogno del tuo battesimo” (disse la lucerna al sole, la voce alla parola, l’amico allo sposo, il maggiore tra i nati di donna al primogenito di ogni creatura, colui che esultò nel seno di sua madre a colui che fu adorato già dal seno di sua madre, il precursore all’aspettato: colui che fu aspettato e che apparirà - san G. Nazianzeno).

Giovanni oppone delle obiezioni, voleva impedirglielo; la risposta di Gesù rasserena Giovanni e lo aiuta ad entrare nella logica divina, tanto diversa da quella umana; insegna a Giovanni a fare ciò che Dio vuole “lascia fare per ora poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia” – Gesù dice “adempiamo ogni giustizia” unendo sé a Giovanni nell’attuazione della volontà divina. Gesù intendeva compiere un gesto di umiltà e solidarietà con tutti gli uomini “peccatori”, Lui che è l’unico “senza peccato” (Gv 8,46).

Era nel disegno di Dio che Gesù debba ricevere il battesimo, con questo rito si aprono i cieli e lo Spirito discende su di Lui.

E Gesù scese nel fiume (il fiume infinito che letifica la città di Dio, la sorgente interminabile che dà vita a tutti gli uomini scese nel fiume Giordano, il sole di giustizia viene lavato dalle acque del Giordano, il fuoco è immerso nell’acqua, Dio viene santificano dall’opera di un uomo). Gesù scese nell’acqua e Giovanni attinse l’acqua e la versò sulla testa di Gesù (il Giordano, fiume dei Patriarchi, i cammelli che stanno sulle sue sponde, il tempio di Gerusalemme, e i cedri del Libano sembrano attenti). Scese nel Giordano per lavare il peccato del mondo, Egli è l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. È venuto per compiere l’impresa divina di cancellare con la grazia il male dal mondo.

 

Il suo primo passo è di andare da Giovanni tra i penitenti. Il suo primo atto pubblico rappresenta in un certo senso il suo programma di vita; Gesù prende sin dall’inizio il posto che manifesta la sua missione: essere tra noi poveri peccatori, come se fosse uno di noi, e assume su di sé il peso dei nostri errori e dei nostri peccati “Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo” (Gv 1,29).

Nel Giordano Cristo mischiandosi con “tutto il popolo” (Lc 3,21) prende il suo posto in mezzo ai peccatori per i quali alla fine affronterà la morte in riscatto di tutti, morte che egli definirà il battesimo che aspettava per sé (Mc 10,38).

Il battesimo di Gesù è un avvenimento importante nella sua vita, tutti e quattro gli evangelisti ne parlano, e quando si elesse Mattia al posto di Giuda “bisogna dun50 que che tra coloro che ci furono compagni per tutto il tempo in cui il Signore Gesù ha vissuto in mezzo a noi, incominciando dal Battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di tra noi assunto in cielo, uno divenga, insieme a noi, testimone della sua risurrezione” (At 1,21).

Il battesimo è il suo “sì” all’opera della nostra salvezza – il battesimo è l’inizio del suo viaggio, viaggio che culminerà sul Calvario – prima del Battesimo Gesù visse nel silenzio della casa di Nazaret, dopo il battesimo inizia il suo apostolato.

 

Anche per Gesù il battesimo è una immersione nell’acqua, come per tutti gli altri, e più ancora nella completa volontà di Dio, come Lui solo poteva fare. Immergendosi nell’acqua per farsi battezzare Gesù manifesta la sua intenzione di affrontare la morte per vincere il peccato, e uscendo dall’acqua preannuncia la risurrezione che seguirà alla sua passione.

I cieli si aprono: Gesù ci ha aperto i cieli che erano stati chiusi dal peccato originale, incomincia l’era della grazia, il mondo divino viene a contatto scoperto con il mondo dell’uomo, è l’inaugurazione dei nuovi tempi che vedranno infittire il dialogo tra cielo e terra e ascolteranno le ultime proposte dell’amore salvifico di Dio.

Lo Spirito Santo scese su di Lui sotto forma di colomba (la tenerezza del Padre che si piega sul Figlio): lo Spirito Santo stava dall’eternità con Gesù, stava con lui nella casa di Nazaret, ma ora scende in modo straordinario su Gesù, perché incomincia a predicare il Vangelo, a compiere i miracoli, ad aver potere nel dire e nel fare davanti a Dio e agli uomini. E lo Spirito Santo viene su di Lui perché Egli lo possa comunicare a tutti i credenti.

E una voce venne dal cielo e riempì tutta la vallata del Giordano: “Questi è il mio Figlio prediletto nel quale mi sono compiaciuto”: è la voce di Dio Padre che proclama apertamente al mondo che Gesù di Nazaret è il suo Figlio divino e il Messia sofferente, in Lui si è compiaciuto per la sua obbedienza e prontezza nel dire di sì all’opera della nostra salvezza. La teofania che corona il Battesimo di Gesù nel Giordano è la proclamazione divina che indica chi sia effettivamente colui che tutti vedono accomunato ai peccatori.

 

In questo evento si rivela dunque la santissima Trinità. Tre persone divine presenti e operanti nell’umiltà della natura umana di Gesù, che si fa solidale con i peccatori per divenire il loro Salvatore.

Giovanni conclude la sua opera di preparazione con il battesimo di acqua, e Gesù inizia ufficialmente la sua vita pubblica, legato profondamente agli uomini e intimamente legato al Padre e allo Spirito.

 

San Tommaso d’Aquino “volle essere battezzato per consacrare con il suo battesimo il battesimo con il quale noi saremmo stati battezzati” – anche in una lezione si legge “con le acque santificate del fiume Giordano Gesù nel fonte battesimale riformò nuovamente la nostra natura umana che era decaduta”.

Nel battesimo ci investe la salvezza operata da Gesù. Con il battesimo si diventa figli di Dio e da quel momento Egli si chiama Padre.

Nel battesimo Dio diventa Padre e la relazione con Lui è quella di un figlio con il suo padre.

Al momento del nostro battesimo anche su di noi il cielo si è aperto, e Dio ci ha accordato la stessa compiacenza che nutrì per suo Figlio, e questo amore non solo mai ce lo toglie, fossimo pure colpevoli, ma lo conserva e lo rinnova – “rammentati Signore, quel momento in cui ti sei chinato verso di me. Vedi bene quel che sono, allora rendimelo quel momento e fanne la mia eternità” (J. Green).


 

Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:12
Altro in questa categoria: VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO »

Gli ultimi articoli

Missionari laici della Consolata in Venezuela

16-07-2024 Missione Oggi

Missionari laici della Consolata in Venezuela

Prima di tutto vogliamo essere grati a Dio, alla Chiesa e ai Missionari della Consolata; la gratitudine è la nostra...

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

16-07-2024 Notizie

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

Una regione del Paese africano alla mercé della guerriglia islamista C’era ottimismo a Maputo, la capitale mozambicana. La guerriglia a Cabo...

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

15-07-2024 Missione Oggi

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

La Corte di Giustizia dello Stato del Paraná (Brasile) ha tenuto dal 3 al 5 luglio l'incontro sulla Giustizia Riparativa...

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

14-07-2024 Missione Oggi

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

I rappresentanti dei popoli nativi dell'Amazzonia peruviana, insieme ai missionari, si sono riuniti nella Prima Assemblea dei Popoli Nativi, che...

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

13-07-2024 Notizie

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

La comunità di Casa Generalizia a Roma festeggerà, il 18 luglio 2024, il 25° anniversario di ordinazione sacerdotale di padre...

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

13-07-2024 Allamano sarà Santo

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

L'11 maggio 1925 padre Giuseppe Allamano scrisse una lettera ai suoi missionari che erano sparsi in diverse missioni. A quel...

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

11-07-2024 Allamano sarà Santo

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

In una edizione speciale interamente dedicata alla figura di Giuseppe Allamano, la rivista “Dimensión Misionera” curata della Regione Colombia, esplora...

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

10-07-2024 Domenica Missionaria

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

Am 7, 12-15; Sal 84; Ef 1, 3-14; Mc 6, 7-13 La prima Lettura e il Vangelo sottolineano che la chiamata...

"Camminatori di consolazione e di speranza"

10-07-2024 I missionari dicono

"Camminatori di consolazione e di speranza"

I missionari della Consolata che operano in Venezuela si sono radunati per la loro IX Conferenza con il motto "Camminatori...

onlus

onlus