XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Pubblicato in Domenica Missionaria

visto

Che sarà l'unica cosa necessaria?

 

 

Ger 23,1-6. Il profeta si lamenta dei pastori irresponsabili. Le vittime sono persone affidate con tutte le regole ben chiare e dettagli ben specificati per raggiungere il bene e il benessere.

Ef 2,13-18. La società accettava tranquillamente le separazioni: tra gentili e giudei, tra uomini e donne, farisei e pubblicani, laici e sacerdoti. Da tutte le parti c'erano muri. In Gesù tutti si incontrano.

Mc 6,30-34. I discepoli riferiscono sulla missione. La consegna era di presentare un vangelo che impegnava tutti a un cambiamento fondamentale giustificato dall’amore Divino.

 

Siamo invitati a riflettere valutando l’esperienza degli Apostoli che fanno pratica di missione. Al ritorno c’è la revisione con Gesù. Il percorso sarà stato sentiero anche per incontrare il Vangelo? Gli incontri, il dialogo, le riflessioni portavano il segno caratteristico di Gesù e lo presentavano? Facevano vedere il Vangelo come cammino per crescere, per conoscere di più, per alimentare la speranza e avere un cuore forte ed arrischiarsi ad essere discepoli franchi e chiari, gioiosi e ottimisti, animatori e testimoni della verità piena di amore? Quando gli itinerari sono troppo definiti, con tutti i dettagli già previsti, non c’è più spazio per accogliere nel territorio profondo della identità personale, la famosa libertà di essere come vorrebbe Gesù, e graduare tutta l’esistenza secondo la Parola di Cristo. Il credente è invitato ad aprirsi all’altro, a superare le barriere congiunturali e costruire la propria vita comunitaria in modo fraterno. Niente di più difficile. Per far questo bisogna essere disposti a dialogare. Lo vediamo ogni giorno che è molto difficile il dialogo in famiglia tra sposi, tra fratelli, tra genitori e figli. Non si è più fortunati nelle comunità religiose diventate diversamente solitarie dove sono molti i fratelli e sempre meno gli amici. Le parole più comuni sono: separato, lontano, distante, in disparte, estraneo, remoto, ritirato.

Essere servitore di Gesù deve far vedere l’immagine e somiglianza con Gesù. Però uno se non impara a dialogare e non si apre al colloquio, si paralizza in una stanza virtuale, insonorizzata, e diventa una conchiglia senza accesso. Se continuiamo in trincea significa che il nostro servizio non ha connessioni con la fonte e la nostra fede rimane senza amore di Dio. Al contrario se regolarmente torniamo alla fonte originale, al discernimento con Gesù, alla preghiera con lui, prendiamo coscienza che Gesù non è così come facciamo credere con i nostri comportamenti. Dialogo cristiano è soprattutto e primariamente dare il benvenuto e entrare assieme nell’amore di Dio, e diventare esperienza condivisa con dialogo sincero.

 

Si sbriciola la rappresentazione di un Dio impassibile, isolato nella propria beatitudine, protetto da una devozione che pensa ancora ai sovrani e alle maestà da proteggere mantenendo lontani i sofferenti che chiedono compassione e misericordia. Viene proprio da dire: che sfortuna grande essere così lontani da Dio e così vicini agli incaricati.. Sulla croce Gesù ci rivela fin dove può arrivare l’amore di Dio per noi. In effetti l’amore di Dio prende il colore di tutti le situazioni dell’essere creato. C’è in Dio dolore come c’è amore. Non è un dolore che disfa o priva di qualche cosa, ma un dolore per amore che vuole identificarsi con l’essere amato.

Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:12
Altro in questa categoria: XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO »

Gli ultimi articoli

Missionari laici della Consolata in Venezuela

16-07-2024 Missione Oggi

Missionari laici della Consolata in Venezuela

Prima di tutto vogliamo essere grati a Dio, alla Chiesa e ai Missionari della Consolata; la gratitudine è la nostra...

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

16-07-2024 Notizie

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

Una regione del Paese africano alla mercé della guerriglia islamista C’era ottimismo a Maputo, la capitale mozambicana. La guerriglia a Cabo...

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

15-07-2024 Missione Oggi

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

La Corte di Giustizia dello Stato del Paraná (Brasile) ha tenuto dal 3 al 5 luglio l'incontro sulla Giustizia Riparativa...

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

14-07-2024 Missione Oggi

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

I rappresentanti dei popoli nativi dell'Amazzonia peruviana, insieme ai missionari, si sono riuniti nella Prima Assemblea dei Popoli Nativi, che...

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

13-07-2024 Notizie

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

La comunità di Casa Generalizia a Roma festeggerà, il 18 luglio 2024, il 25° anniversario di ordinazione sacerdotale di padre...

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

13-07-2024 Allamano sarà Santo

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

L'11 maggio 1925 padre Giuseppe Allamano scrisse una lettera ai suoi missionari che erano sparsi in diverse missioni. A quel...

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

11-07-2024 Allamano sarà Santo

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

In una edizione speciale interamente dedicata alla figura di Giuseppe Allamano, la rivista “Dimensión Misionera” curata della Regione Colombia, esplora...

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

10-07-2024 Domenica Missionaria

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

Am 7, 12-15; Sal 84; Ef 1, 3-14; Mc 6, 7-13 La prima Lettura e il Vangelo sottolineano che la chiamata...

"Camminatori di consolazione e di speranza"

10-07-2024 I missionari dicono

"Camminatori di consolazione e di speranza"

I missionari della Consolata che operano in Venezuela si sono radunati per la loro IX Conferenza con il motto "Camminatori...

onlus

onlus