Nm 11,25-29. L’ideale sarebbe tutto un popolo di profeti. La nomina di collaboratori non scarta altri carismi e altri ministeri.
Gc 5,1-6. Senza dubbio Dio attuerà a favore dei poveri e saranno corrette le situazioni ingiuste. Gli esempi correnti di ingiustizia che San Giacomo fa risaltare sono chiari e attuali.
Mc 9,38-43. 45-47. Qualche volta sentiamo dire che è assurdo essere papista più del Papa. Ancora una volta gli Apostoli decidono senza consultare Gesù e dimostrano di essere lontani dal suo stile.
La parola “collaborazione” viene dal greco “sinergia” e traduce l’idea di “lavorare con” e descrive l’azione di due o più cause che assieme producono un effetto migliore. Per lavorare assieme è necessario avere armonia, intesa, spirito di amicizia e fraternità. Sono questi i sentimenti che dirigono mani, piedi e occhi. Possiamo parlare di attività, sviluppo progressivo, visione, prospettiva. Sono le funzioni principali e indicano dinamismo, diligenza, sollecitudine. Gli Apostoli lamentano che altri gruppi promuovano sollecitudine pastorale, ispirandosi a Gesù Cristo. Pretendono che non venga tollerata la concorrenza. Dobbiamo ostacolare un impegno giusto e lodevole solamente perché fuori della nostra giurisdizione? Che un altra comunità voglia essere generosa e caritativa ci toglie qualcosa? Giovanni informa che “glielo abbiamo impedito”. In altre parole dice che hanno neutralizzato le mani (l’attività), i piedi (la sollecitudine) e gli occhi (l’attenzione) degli altri che non erano autorizzati. In questo modo hanno giustificato un antagonismo proprio della casta che invece è diventato scandalo perché impedisce il fare e il volere onesto e in buona fede che non va contro quello che vuole Gesù. Allora la mano, il piede e l’occhio considerati prerogativa unica di un gruppo definito, diventano scandalo e non hanno più motivo positivo ma diventano inciampo e ostacolo e perdono il diritto di essere impegnati per il Regno. Con soddisfazione notiamo che Gesù non è d’accordo con questa mentalità gelosa e rivale e chiarisce un fatto importante da tenere sempre presente: uno che faccia il bene è sempre un collaboratore. Piuttosto dobbiamo evitare di dare scandalo, diventando la pietra che ostacola il camminare. La parola “scandalo” si usava per descrivere un trabocchetto che avvia al fallimento. Ti do la mano ma per portarti verso un pericolo; ti metto il piede per farti cadere; ti mostro una meta senza farti sapere che è pericolosa e può danneggiarti.
Bisogna dialogare e accettare la identità che i popoli hanno concordato sulla cultura per riuscire ad innestarla nella vita cristiana che ha costruito la Chiesa, in tanti anni, con tanti studiosi, con tanti teologi, con tanta filosofia e tanta teologia. Gli stessi vangeli registrano la risposta della fede all'insegnamento di Gesù e alla testimonianza dei primi apostoli che si viveva in differenti comunità cristiane. Il Vangelo è una versione di vita che parte da Gesù. Ma gli hanno dato corpo, segni, sensi, oratoria, logica, parola, ragionamento, mezzi comunicativi. Ogni tanto c'era bisogno di discutere e discernere la teologia ortodossa per definire cosa si doveva insegnare e credere. Vuol dire che prima di mettere la norma dialogavano.