Prega per noi, Vergine Consolata.
Intercedi per il tuo popolo.
Preghiamo:
O Dio, che per mezzo di Maria hai voluto dare al tuo popolo la vera consolazione, Gesù Cristo, concedi a noi che la veneriamo col titolo di Consolata, di collaborare insieme con lei all’opera della redenzione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
LA PAROLA DELL’ALLAMANO
«La devozione dell'Allamano alla SS. Vergine è provata abbondantemente dall'opera che egli svolse per lo splendore del Santuario della Consolata, come pure dal grande sviluppo che diede alla sua devozione in Torino, in Piemonte, e con le missioni in tutto il mondo. Ogni giorno lo si vedeva recitare il Rosario, e ricordo che quando lo accompagnavo a S. Ignazio, mi faceva continuamente recitare con lui, lungo la strada, il Santo Rosario. Sul suo esempio, io ogni mattina anch'io recitavo il Rosario. Dimostrava grandissima gioia quando poteva constatare che le feste in onore della Madonna riuscivano grandiose e solenni, e rallegrate da grande concorso di fedeli. Si può dire che il culto alla Vergine SS. Della Consolata fu il motivo dominante di tutta la sua vita» (Testimonianza di Cesare Scovero, domestico del fondatore)
PREGHIAMO
Santa Maria, donna dell'ultima ora, quando giungerà per noi la grande sera e il sole si spegnerà nei barlumi del crepuscolo, mettiti accanto a noi perché possiamo affrontare la notte. Liberaci dallo sgomento del baratro. Pur nell'eclisse, donaci trasalimenti di speranza. Infondici nell' anima affaticata la dolcezza del sonno.
Fa', ti preghiamo, che la nostra morte possiamo viverla così.
Santa Maria, donna dell'ultima ora, Ti preghiamo: disponici al grande viaggio. Aiutaci ad allentare gli ormeggi senza paura. Sbriga tu stessa le pratiche del nostro passaporto. Aiutaci a saldare, con i segni del pentimento e con la richiesta di perdono, le ultime pendenze nei confronti della giustizia di Dio. Procuraci tu stessa i benefici dell' amnistia, di cui egli largheggia con regale misericordia. Mettici in regola le carte, insomma, perché, giunti alla porta del paradiso, essa si spalanchi al nostro bussare.
Ed entreremo finalmente nel Regno, accompagnati dall'eco dello Stabat Mater che, con accenti di mestizia e di speranza, ma anche con l'intento di accaparrarci anzitempo la tua protezione, abbiamo cantato tante volte nelle nostre chiese al termine della Via Crucis: «Quando corpus morietur, fac ut animae donetur paradisi gloria. Amen».