Attorno alla Parola: II domenica di quaresima

Pubblicato in Domenica Missionaria
{mosimage}La trasfigurazione è un momento importante, una svolta storica nella vita pubblica di Gesù maestro. La sua singolarità e la sua misteriosa grandezza ne fanno un episodio unico nel vangelo, di eccezionale portata, evidenziato da tutti e tre gli evangelisti. Per ben capire l’avvenimento, lo situiamo nel contesto storico geografico, facendo attenzione ai passi che lo precedono e a quelli che lo seguono. Ai piedi del monte Ermon, Pietro pronuncia la solenne professione di fede e dopo sei giorni di cammino ecco al monte Tabor la grande manifestazione. Dopo l’epifania del Tabor, Gesù lascia le folle restie al suo insegnamento e si dedica con maggior intensità alla formazione dei dodici che lo seguono.

Da questo momento inizia il grande viaggio verso Gerusalemme che dopo quaranta giorni si concluderà con la passione sul monte santo. E durante il viaggio Gesù prepara quei dodici focosi galilei allo scandalo della passione, preannunziata per ben tre volte. L’episodio della trasfigurazione, con la sua sfolgorante manifestazione e la sua prospettiva dolorosa, costituisce come uno spartiacque tra il progressivo sviluppo della fede che culmina nella confessione di Pietro e il progressivo avvicinarsi alla passione, che culmina nella glorificazione del Cristo. Marco situa la trasfigurazione al centro dei suoi 650 versetti: rappresenta un momento storico, emblematico.


La trasfigurazione è un momento significativo per lo spazio in cui avviene: li portò su un alto monte a pregare e una nube luminosa li avvolse. Monte e nube: due segni biblici, che intendono definire dove ha luogo e come si manifesta la divinità. La nube, luminosa giorno e notte, nel cammino nella tenda, nel tempio è segno della presenza divina. Una nube avvolge Maria all’avvento del Cristo, una nube avvolge Gesù sul Tabor e sul monte degli ulivi. La montagna, l’Oreb – Sinai è lo spazio ove dio stabilisce la sua alleanza con Mosè, con Elia. Sull’Oreb, per tre volte, la voce di Dio scuote il cuore di Abramo: sacrificami tuo figlio, il tuo unico figlio, il figlio che ami. E sul Tabor, dopo la prospettiva della passione, risuona la voce del Padre: il mio Figlio prediletto, in lui mi sono compiaciuto. E sul monte degli ulivi, Gesù conclude la sua missione inviando gli apostoli alle genti.

La trasfigurazione è un momento emblematico: di fianco a Gesù splendente vi sono Mosè ed Elia che parlano della sua dipartita, esodo, passione. È necessario soffrire per entrare nella gloria. Stolti, non capite questo, dirà ai discepoli di Emmaus. Associamoci con serenità e fiducia alla sua passione, invitano le nostre Costituzioni (33).

La trasfigurazione è un momento impegnativo. Culmine di tutto il racconto è la voce che esce dalla nube. La voce del Padre è segno di autenticità divina; lo è stata al battesimo, lo sarà a Gerusalemme:Questi è il mio figlio in cui mi sono compiaciuto, ascoltatelo.

Ascoltatelo: è l’ascolto biblico, che vuol dire obbedire, cioè adesione, nel gioioso convincimento che quando l’uomo ascolta entra nell’ambito della luce e diventa, come scrive Lutero di Maria, vangelo di grazia. Dalla parola ascoltata, scrive Magrassi, il cristiano riceve orientamento e sostegno e riesce a dare un significato più profondo al suo agire: lampada ai miei passi la tua parola, mi fa vivere, mi illumina.

Chi si chiude alla Parola come il faraone, indurisce il cuore: sclerocardia, dice l’originale greco. E un cuore sclerotico, non più docile all’ascolto, rallenta il flusso vitale, impoverisce lo spirito, provoca una caduta di tensione verso il bene, apatia, morte.

L’ascolto della Parola del Figlio di Dio ha la capacità di trasfigurare, rende l’animo gioioso, sereno, cordiale, disponibile a gesti di perdono, di riconciliazione, di bontà, di fraternità, di solidarietà.

Una capacità però che nasce da un ascolto non distratto, che penetra il significato della Parola di Dio, che come Maria la sviscera nel suo cuore.

Scrutamini scripturas, invitava il fondatore; afferrare il senso letterale, penetrarne lo spirito.


La trasfigurazione avviene nel tempo della preghiera; ce lo dice Luca e lo conferma Pietro: sulla montagna santa per pregare… e mentre pregava… trasfigurazione, metamorfosi nel testo greco. L’uomo della preghiera va al di là delle cose contingenti, le cambia di aspetto. La preghiera ci aiuta a scoprire la cifra d’eternità insita nella storia umana e le vicende terrene si trasfigurano. In un romanzo di Bellow, romanziere ebreo-canadese, il protagonista confessa: “quasi giornalmente provo una fortissima impressione di eternità”. Ecco il miracolo della preghiera viva: farci cogliere negli stracci della vita un’impressione di eternità, un presagio di Dio. Nel turbamento di Maria e nel tormentato discernimento di Giuseppe, nell’angoscia dei due genitori di Gesù, nell’assurdo susseguirsi di situazioni tragiche, come è stato possibile il cammino difficile di questa coppia voluta dal Padre eterno per realizzare il mistero dell’incarnazione?

Giovanni Paolo II osservava: “La fede di Maria si incontra con la fede di Giuseppe e insieme camminano nella loro peregrinazione di fede, obbedendo alla voce dell’angelo. Fiat, dice Maria, si faccia di me quello che hai detto e parimenti, Giuseppe, fece come l’angelo gli aveva ordinato: “Prese con sé la sua sposa”.
Ultima modifica il Sabato, 07 Febbraio 2015 21:54

Gli ultimi articoli

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

16-07-2024 Notizie

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

Una regione del Paese africano alla mercé della guerriglia islamista C’era ottimismo a Maputo, la capitale mozambicana. La guerriglia a Cabo...

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

15-07-2024 Missione Oggi

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

La Corte di Giustizia dello Stato del Paraná (Brasile) ha tenuto dal 3 al 5 luglio l'incontro sulla Giustizia Riparativa...

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

14-07-2024 Missione Oggi

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

I rappresentanti dei popoli nativi dell'Amazzonia peruviana, insieme ai missionari, si sono riuniti nella Prima Assemblea dei Popoli Nativi, che...

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

13-07-2024 Notizie

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

La comunità di Casa Generalizia a Roma festeggerà, il 18 luglio 2024, il 25° anniversario di ordinazione sacerdotale di padre...

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

13-07-2024 Allamano sarà Santo

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

L'11 maggio 1925 padre Giuseppe Allamano scrisse una lettera ai suoi missionari che erano sparsi in diverse missioni. A quel...

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

11-07-2024 Allamano sarà Santo

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

In una edizione speciale interamente dedicata alla figura di Giuseppe Allamano, la rivista “Dimensión Misionera” curata della Regione Colombia, esplora...

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

10-07-2024 Domenica Missionaria

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

Am 7, 12-15; Sal 84; Ef 1, 3-14; Mc 6, 7-13 La prima Lettura e il Vangelo sottolineano che la chiamata...

"Camminatori di consolazione e di speranza"

10-07-2024 I missionari dicono

"Camminatori di consolazione e di speranza"

I missionari della Consolata che operano in Venezuela si sono radunati per la loro IX Conferenza con il motto "Camminatori...

Un faro di speranza per le persone che vivono per strada

10-07-2024 Missione Oggi

Un faro di speranza per le persone che vivono per strada

I Missionari della Consolata dell'Argentina accompagnano le “Case di Cristo” a “Villa Soldati” Nel cuore di Villa Soldati, a Buenos Aires...

onlus

onlus