Attorno alla Parola: XXXII domenica – anno B

Pubblicato in Domenica Missionaria
{mosimage}Anche la vedova di Zarepta della prima lettura aveva un giorno condiviso tutto quello che restava per vivere lei e il figlio, insieme al profeta Elìa ricercato e fuggiasco per il nome di Dio. Anch’ella faceva parte del ceto povero ed abbandonato. Elìa chiede alla vedova una grande fiducia in Dio. La vedova all’estremo delle scorte e delle forze condivide quello che ha totalmente abbandonandosi al suo Dio e alla promessa del profeta.

“La farina non venne mai a mancare”. L’abbandono in Dio e la generosità delle due vedove confermano il giudizio di Gesù sul valore essenziale dell’interiorità dell’offerta e mettono in risalto l’importanza del sacrificio interiore e personale e la totalità che comporta.

Contesto evangelico e liturgico portano la nostra riflessione al sacrificio di Gesù. Gesù ha donato se stesso in sacrificio fino alla morte (totalità, sacrificio gradito al Padre e nella pienezza di amore i per i fratelli , interiorità).


Additando il gesto della vedova, Gesù non esplicita nessun insegnamento morale: elemosina, intenzione, giudizi temerari, fiducia in Dio…, ma punta decisamente sul significato di totalità nella fede e nell’amore.

Non è un pio esempio di raccomandazione, ma un invito autorevole a spogliarsi di tutto, tutto donando nell’autenticità dell’amore ai fratelli.

La comunità cristiana dei primi tempi ben ha compreso l’episodio della vedova convalidato dall’esempio di Gesù:”Tenevano ogni cosa in comune e chi aveva proprietà le vendeva e ne faceva parte a tutti secondo il bisogno di ciascuno”.

Forse non siamo ancora abbastanza convinti che come cristiani dobbiamo fare di più perché l’incontro con la vedova bisognosa e il povero dei nostri giorni non siano un’accusa al nostro benessere e consumismo.

Può aiutarci a riflettere e ad agire questo commento di S. Basilio Magno (effigiato nella basilica di S. Pietro): “Il pane che sopravanza sulla tua tavola è il pane dell’affamato; il vestito appeso nel tuo armadio appartiene a colui che è nudo; le scarpe che tu non porti sono le scarpe di chi è scalzo; il denaro che tieni nascosto è il denaro del povero; le opere di carità che voi non compite sono altrettante ingiustizie che voi commettete”.

Se non dai tutto non sei del Regno. Davanti agli uomini possiamo apparire uomini di chiesa pur essendo solo fanatici, osservanti mentre siamo formalisti, santi pur essendo in realtà egoisti.

Ma non davanti a Dio “scrutator cordium” e che vede nel segreto (Mt 6,6).

Il Vangelo di oggi illustra questi concetti riportando i severi giudizi di Gesù sul comportamento degli scribi e l’imprevisto giudizio sull’obolo della vedova.

Sono queste le ultime battute di Gesù con i dottori e introduco il discorso sulla fine dei Gerusalemme. Gesù si rivolge alla numerosa folla che lo ascolta volentieri.

Si tratta della vanità religiosa e dell’ipocrisìa degli uomini del tempio, ma si tratta pure dello sfatamento dei più deboli tra il popolo che si attuava di preferenza divorando “le case delle vedove”. È la parola vedove che serve di aggancio all’evangelista per richiamare l’episodio della vedova e del suo obolo.

Gli offerenti sfilano davanti alle tredici cassette poste nel vestibolo delle donne e versano le largizioni dichiarandone ad alta voce l’ammontare e la motivazione. Una vedova depone appena due lèpton, un quarto di asse, un ottavo del costo di una razione di pane distribuita quotidianamente ai poveri, 1/64 della paga di un operaio ai nostri giorni, circa 150-200 delle vecchie lire. Gesù chiama subito i suoi discepoli per segnalare il fatto e rilevare la ricchezza interiore “più di tutti”.
Ultima modifica il Sabato, 07 Febbraio 2015 21:54

Gli ultimi articoli

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

16-07-2024 Notizie

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

Una regione del Paese africano alla mercé della guerriglia islamista C’era ottimismo a Maputo, la capitale mozambicana. La guerriglia a Cabo...

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

15-07-2024 Missione Oggi

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

La Corte di Giustizia dello Stato del Paraná (Brasile) ha tenuto dal 3 al 5 luglio l'incontro sulla Giustizia Riparativa...

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

14-07-2024 Missione Oggi

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

I rappresentanti dei popoli nativi dell'Amazzonia peruviana, insieme ai missionari, si sono riuniti nella Prima Assemblea dei Popoli Nativi, che...

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

13-07-2024 Notizie

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

La comunità di Casa Generalizia a Roma festeggerà, il 18 luglio 2024, il 25° anniversario di ordinazione sacerdotale di padre...

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

13-07-2024 Allamano sarà Santo

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

L'11 maggio 1925 padre Giuseppe Allamano scrisse una lettera ai suoi missionari che erano sparsi in diverse missioni. A quel...

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

11-07-2024 Allamano sarà Santo

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

In una edizione speciale interamente dedicata alla figura di Giuseppe Allamano, la rivista “Dimensión Misionera” curata della Regione Colombia, esplora...

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

10-07-2024 Domenica Missionaria

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

Am 7, 12-15; Sal 84; Ef 1, 3-14; Mc 6, 7-13 La prima Lettura e il Vangelo sottolineano che la chiamata...

"Camminatori di consolazione e di speranza"

10-07-2024 I missionari dicono

"Camminatori di consolazione e di speranza"

I missionari della Consolata che operano in Venezuela si sono radunati per la loro IX Conferenza con il motto "Camminatori...

Un faro di speranza per le persone che vivono per strada

10-07-2024 Missione Oggi

Un faro di speranza per le persone che vivono per strada

I Missionari della Consolata dell'Argentina accompagnano le “Case di Cristo” a “Villa Soldati” Nel cuore di Villa Soldati, a Buenos Aires...

onlus

onlus