XIX Domenica Tempo Ordinario

Pubblicato in Domenica Missionaria

 “Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo Regno”. Lc.12,32-48.

 

Il Vangelo di questa Domenica, ci offre tanti spunti, ma fermiamoci sul contenuto della frase iniziale di Gesù: ”Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno”. Gesù sottolineava prima: “Non temete coloro che uccidono il corpo”..(Lc.12, 4..).

> Ora ci sono 2 generi di timori: il timore di Dio; e il timore degli uomini o delle cose.

Timore di Dio, o timore religioso. Questo si presenta in due forme.

a. E’ il sentimento del divino o del soprannaturale: il fatto che Dio è Dio e noi siamo uomini;quello che ha provato Abramo, Mosè, Maria SS. gli Apostoli, s. Paolo:”Non temere, sono Io, il tuo Dio”.

Oppure il timore di Dio che è connesso con il peccato, il sentimento di colpa o di rimorso, che appare dopo il male commesso, (es. Adamo, dopo il peccato).

/ Nel NT. “temere Dio” vuol dire “amare Dio”, e ciò porta ad evitare il peccato, perché “nell’amore non c’è timore..chi teme non è perfetto nell’amore”(I Gv.4,18).

2. Timore degli uomini o delle cose.

E’ la paura come reazione ad una minaccia al nostro essere e quindi l’istinto fondamentale alla conservazione; è una minaccia al corpo, alla libertà, ai programmi, allo stare bene, e soprattutto è paura della morte. Giovanni Paolo II ha scritto:”L’uomo d’oggi sembra essere minacciato da ciò che produce,.. e pertanto vive sempre più nella paura ..e teme che i suoi prodotti possono diventare mezzi  e strumenti di autodistruzione”.(Redemptor hominis).

> Gesù ha dato un nome alle principali nostre paure: il domani(“che mangeremo?”); il mondo e i potenti(“coloro che uccidono il corpo”.). Su ognuna di queste paure, Gesù ha pronunciato il suo “non temete”. Ma la cosa che ci deve far paura è il peccato.

/ Viviamo purtroppo tempi difficili, e la vita diventa più complicata per le paure: paura nel viaggiare, nel passeggiare, conflitti internazionali e nazionali, rapinatori ad ogni angolo di strada, violenze, terrorismo, guerre; paura nel mangiare cibi inquinati,.. E tuttavia abbiamo Gesù che ci dice sempre: ”Non abbiate paura”!..

/ Gesù è l’uomo libero da paure. Il potere religioso e politico si allarma a suo riguardo e poi lo elimina perché Gesù è troppo libero! Il potere umano si è sempre retto sulla paura.

Un imperatore romano diceva:” Mi odino purchè mi temano”!

Pertanto o sarà il Vangelo a liberare il nostro cuore, o sarà l’infarto!..

> Parlando ancora di paura, ci sono 3 specie di persone avvinte dal timore:

Coloro che non amano e non temono Dio, e vivono come se Dio non esistesse. Costoro non hanno fede né speranza, e la loro fiducia sta in quanto possiedono, e lottano per esso, per il potere e il dominio. La loro vita è una guerra continua e una insicurezza(es.il ricco stolto della Dom.scorsa).

b. Coloro che temono Dio, ma non lo amano. Costoro non sono veramente felici, e vivono nel timore e paura continua, senza speranza nell’oggi, nel domani e nel futuro.

c. Coloro che amano Dio e il loro timore consiste nel non amarlo abbastanza.. Costoro sono veramente felici perché vivono nell’amore. Vivono sotto la protezione di Dio, sotto la sua ombra. Amano Dio e sanno di essere riamati da Lui, e perciò la loro speranza e fiducia è soddisfatta. Non temono l’oggi o il domani, non temono gli uomini, le cose, il mondo, perché credono nelle parole di Gesù che ha detto:” Avrete molte tribolazioni su questa terra, ma abbiate coraggio, Io ho vinto il mondo”(Gv.16,33).

> Ci consolano in questo, le parole di s. Paolo:”Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame(il “che mangeremo”), la nudità(il “che vestiremo”), il pericolo, la spada?..Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori, per virtù di colui che ci ha amati”(Rom.8,35.37). La liberazione non è dunque un’idea o una tecnica, ma una Persona: Gesù che ci ha amati. Il solvente di ogni paura è Gesù. La paura è mancanza o perdita di libertà interiore e Gesù è venuto a chiamarci a libertà: ”Non abbiate paura – ci dice ancora – Io ho vinto il mondo”. E Gesù ha vinto anche la cosa che fa più paura al mondo: la morte. “Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla..”(Lc. 12,4-5).

> Gesù ci invita a stare, in pratica, pronti per il suo ritorno, non ad accumulare beni peribili e rapinabili, ma in atteggiamento di vigilanza. E’ certo che a coloro che hanno ricevuto di più, Dio richiederà di più nel giorno del giudizio. L’essere trovati impreparati o peggio infedeli alla missione ricevuta, implica un venire severamente puniti e prendere il posto tra coloro che vengono esclusi dal Regno di Dio.

> Tante paure e ansietà sono legate all’ossessione della sicurezza materiale, alla mania di accumulare tesori, denaro.  L’avaro è sempre ansioso: prima, è in ansia per procurarsi i beni: poi, quando se li è procurati, è in ansia per conservarli!. Il denaro, dice un proverbio “è un sangue che si cava difficilmente”; è “un cattivo padrone, ma un buon servitore”(Pio XI).

Gesù ci dice che:”Dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore”.

> La povertà è il contrario del possesso, è legata al dono. Il possesso è rivolto alle cose, mentre il dono è in ordine alle persone, ed è strettamente legato all’amore. Chi ama dona, anzi si dona. Il primo ad amare e a donarsi è Dio stesso. Diceva Gandhi: ”Povertà è presentarsi a Dio con le mani vuote e in un atteggiamento di completo abbandono”.

 Possiamo sempre trasformare il male in bene, aiutare altri a liberarsi dalla paura. La cosa peggiore sarebbe affezionarsi alle proprie paure e nevrosi, e al peccato!..

>  Nella “civile e quasi cristiana” Italia, ove il benessere sta spazzando via ogni vestigia di povertà materiale e spalanca un baratro di povertà spirituale e di sete di Dio, anni fa, una coppia di fidanzati di Roma(16 e 22 anni di età), decisero di farla finita, d’accordo tutti e due, annegando nel Tevere, come reazione al tenore di vita della società moderna, gaudente e vuota di valori morali!(Ag.1983).

E che dire della pedofilia e della distruzione dei valori della famiglia, quella concepita da Dio?..

> L’altra radice di tante paure è la mancanza di fiducia in Dio: cioè è la poca fede.

Gesù è sempre con noi, se apriamo bene gli occhi della fede e della speranza!.

/ Pertanto qual è la vera felicità che i giovani chiedono oggi? In realtà la sete di Dio diventa sempre più acuta, e i testimoni autentici sono sempre più rari. Il numero dei suicidi e omicidi in Italia è in aumento!. Il fenomeno ci rende inquieti e pensosi: come mai questo in una società opulenta, dove l’organizzazione sociale si industria di rendere la vita “godibile” nel benessere sfacciato?

> Chiediamoci un po’: io, tu, noi, che apporto diamo alla società odierna per renderla migliore nei valori morali? Che testimonianza diamo al mondo di ciò che diciamo di credere? Facciamo noi ora qualcosa oppure aspettiamo che altri facciano?..

/ Offriamo al Signore le nostre paure e le nostre ansie e timori, complessi e depressioni, e diciamogli: liberaci o Signore, da ogni male, soprattutto dal cancro della paura e della poca fiducia in Te. Solo chi attende il Signore è capace di apprezzare il momento presente, di conoscerne il significato e la ricchezza, perché sa collocarlo nella giusta prospettiva della venuta del Signore.

> S. Giovanni Maria Vianney(il Santo Curato d’Ars), diceva: “Il bel compito dell’uomo è “pregare e amare”. Se voi pregate e amate, ecco, questa è la felicità dell’uomo sulla terra”.

/ Gesù in questa Eucaristia viene proprio a liberarci da questa cappa di piombo, di quanto ci portiamo dentro, e nutrendoci bene di Lui, ci aiuta a liberarcene. La Madonna ci aiuti.

 

Ultima modifica il Lunedì, 01 Agosto 2016 16:43
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