Per noi, figli e figlie prediletti della Consolata, è importante questa festa? È tutto! No, non voglio dirvi che vi prepariate; sono certo che siete tutti ben disposti a fare bene la novena e a celebrare con entusiasmo la festa. Il cuore dice ciò che bisogna fare per una madre! (Così vi voglio, 218)
Il 20 giugno è un giorno speciale per i Missionari e le Missionarie della Consolata perché si celebra la festa più importante dell'Istituto: la festa della Madonna della Consolata, nostra patrona. Nella comunità locale di Buenaventura la festa è stata preparata spiritualmente con una novena animata dalle piccole comunità della parrocchia di San Martino di Porres. Durante la novena si è riflettuto molto sui volti sofferenti e bisognosi di Consolazione perché la Colombia e il mondo intero stanno attualmente vivendo momento difficili: le difficili conseguenze della pandemia di Covid-19 tutt’altro che debellata, e, in Colombia, la dura esperienza dello sciopero nazionale durato quasi un mese. In questa novena abbiamo pregato per la salute dei malati e per la pace per Buenaventura e tutto il Pacifico colombiano, che ha recentemente sperimentato una recrudescenza della violenza.
“Se celebriamo con intensità di amore tutte le feste della Madonna, quanto più questa che è la “nostra” festa, nostra cioè in modo tutto particolare”. (ibid 218). Queste Parole dell’Allamano si sono tradotte, nella parrocchia di San Martino di Porres, in una eucaristia arricchita da elementi propri della cultura afro-colombiana che hanno sottolineato il dialogo tra fede e cultura necessario per vivere una fede autentica in uno spazio umano e culturale che si vuole evangelizzare.
Le piccole comunità, i ministeri parrocchiali e i parrocchiani in generale hanno partecipato come protagonisti e la celebrazione è stata presieduta dal padre Leovilgildo Carlos Ussene IMC che ha sottolineato il ruolo della Consolata nell'annuncio di Gesù Cristo all'umanità.
Noi Missionari della Consolata, che siamo a Buenaventura da quattro anni, abbiamo una comunità composta da tre missionari: due sacerdoti e un seminarista. A lei nostra patrona chiediamo di benedire questa città e tutto il pacifico colombiano e di consolare le persone che ci vivono anche per mezzo del nostro impegno nella pastorale afro colombiana della diocesi.